DIETA PER AVERE UN FIGLIO MASCHIO

A.ALIMENTI PERMESSI

SALE: salare gli alimenti al massimo

BEVANDE: Tè, caffè. Nescafè, succhi di frutta freschi o in bottiglia. Bevande gasate: Coca Cola, Schweppes, ecc. L’unica marca di acqua minerale concessa è Vichy Saint Yorre in Francia (essendo molto ricca di sodio, ha un corrispondente nell’italiana San Narciso) . Vino, birra, sidro, aperitivi.

LATTE/ FORMAGGI: Burro salato e semisalato, panna, creme e budini senza latte. Besciamella senza latte

CARNI: tutte le carni, tutti i salumi, carne in scatola.

PESCI: Tutti i pesci, ma soprattutto quelli seccati, salati (baccalà, stoccafisso), affumicati (aringa) e in scatola (sardine, salmone, tonno, sgombro).

UOVA : utilizzate per la preparazione di altri piatti, sono concesse una o due volte alla settimana (pasticceria, pasta all’uovo, creme, salse, budini senza latte )

CEREALI : Riso, pasta, semolino, cornflakes.

PANE: Pane comune, fette biscottate, biscotti secchi (senza latte, verificatene la composizione), crackers e salatini ( senza formaggio).

VERDURA: Tutte le verdure fresche, in scatola o surgelate ad eccezione delle verdure elencate nella lista degli alimenti proibiti. Tutti i seguenti legumi secchi : fagioli secchi,
piselli spaccati, fave, lenticchie, mais in chicchi, ecc.

PASTICCERIA: Brioches, pane all’uvetta, madeleines, biscotti.

FRUTTA: Tutta la frutta. Tutti i succhi di frutta. E’ permessa la seguente frutta secca: prugne, uva passa, datteri, fichi secchi, castagne e marroni, albicocche.

ALTRI ALIMENTI: Zucchero, miele, marmellate e gelatine di frutta. Sorbetti alla frutta. Grassi: tutti gli oli e le margarine che non contengono latte. Olive, cetriolini. Minestre pronte in busta o in scatola.


B: ALIMENTI PROIBITI

BEVANDE: Latte di qualsiasi tipo (intero, scremato). Cioccolato, tutte le acque minerali eccetto la Vichy Saint Yorre ( San Narciso in Italia N.D.T.).

LATTICINI E FORMAGGI: Il latte e tutti i suoi derivati sono proibiti (formaggio, burro, yogurt, formaggini cremosi, formaggi freschi, budini al latte in commercio o fatti in casa). Gelati, sformati, panna fresca, crema Chantilly, salsa Besciamella.

PESCE: Crostacei (gamberi, granchi, aragosta, canocchie, astici).Frutti di mare (Cozze, ostriche, vongole, tartufi di mare, datteri di mare, ecc.).

UOVA: come piatto principale: omelette, uova sode, fritte, in camicia, alla coque.

PANE: Pane integrale, pane al latte, pane senza sale.

PASTICCERIA: Tutti i dolci contenenti latte, panna, o crema Chantilly. Crèpes, cialde.

VERDURA: Tutte le insalate verdi salvo la valeriana. Tutti i cavoli crudi (cavolo cappuccio bianco o rosso in insalata, ad esempio). Spinaci, bietole, crescione, dente di leone.

FRUTTA: Proibite, anche se salate, sono: noci, nocciole, mandorle, arachidi.

ALTRI ALIMENTI: Cacao, cioccolata, mostarda

 
Secondo quanto sostiene una ricerca dell’Università del Missouri, coordinata da Cheryl Rosenfeld e pubblicata su PNAS – Proceedings of the National Academy of Sciences, la dieta della futura mamma influenza il sesso del nascituro: le donne in gravidanza che seguono una dieta più calorica e fanno colazioni abbondanti infatti avrebbero maggiori probabilità di mettere al mondo un figlio maschio, rispetto alle donne in dolce attesa più attente alla linea e, direi alla salute, che scelgono cibi meno grassi.

La ricerca avrebbe mostrato come un elevato introito calorico durante la gravidanza farebbe aumentare da  dieci a undici la probabilià di avere un figlio maschio ogni venti nascite. Come spiega la Rosenfeld:

Dai dati emerge che diete ad alto contenuto calorico e che prevedono prime colazioni costanti e abbondanti favoriscono la nascita di maschietti mentre le diete a basso contenuto calorico tendono a favorire le femminucce


D’altra parte già qualche tempo fa Joseph Stolkowski, fisiologo dell’Università di Parigi IV, aveva messo a punto una dieta ad hoc per determinare il sesso del nascituro che, sperimentata alla Maternità di Port Royal e alla Maternità Sacré Coeur di Montréal in Canada, avrebbe permesso di conseguire il risultato sperato addirittura nell’80% dei casi. Queste diete, da seguire per almeno due mesi prima del concepimento, si basano sul presupposto scientifico che la dieta sia in gardo di provocare modificazioni metaboliche tali da rendere membrana dell’ovulo più permeabile agli spermatozoi portatori di certi cromosomi piuttosto che di altri.

In quel caso lo studioso dell’Università di Parigi consigliava di aumentare il consumo di alimenti ricchi di sodio e potassio per avere un figlio maschio, e di alimenti ricchi di cloro e magnesio per avere una femmina. Peccato però che esagerare con cibi ricchi di sodio e potassio conduca al rischio di ipertensione, mentre una dieta ricca di cloro e magnesio può determinare insufficienza renale e ipercalcemia.
l metodo di scelta del sesso mediante l'alimentazione è di origine veterinaria. Il dottor Stolkowski sarebbe riuscito, nell' 80% dei casi, a selezionare il sesso dei bovini, modificando l'apporto di certi sali minerali, mediante l'alimentazione. Egli si ispirava a dei lavori di molti anni prima (1933) effettuati su larve di vermi marini, e quindi su girini di rospo:
- nelle acque artificialmente arricchite di potassio, nascevano per la maggior parte maschi;
- nelle acque arricchite di sostanze alcalino-terrose, e in particolare di calcio, le femmine ritornavano in vantaggio numerico;
- nelle acque ionicamente equilibrate, vi era una equivalenza numerica fra i due sessi.
Ioni e vitelli.
Apparve in seguito che la concentrazione degli ioni che era meno importante del rapporto tra questi ioni: potassio/calcio + magnesio. La correlazione tra questi lavori e quelli del dottor Stolkowski ebbe come punto di partenza una fattoria in cui i bovini partorivano invariabilmente il 90% di maschi e nella quale i campi circostanti che erano stati concimati con potassio. Uno studio più approfondito rivelò anche l'influenza del sodio nella selezione dei maschi e del calcio e del magnesio nella selezione delle femmine.
Applicazione all'uomo.
Estrapolato all'uomo da un ginecologo canadese, il metodo di Stolkowski darebbe luogo ad un 80% di successi se la dieta viene applicata con estremo rigore. Alcuni grandi ospedali hanno creato dei servizi di consulenza specifici per questa tecnica, in modo da aiutare le coppie la cui discendenza sia minacciata dalla presenza di una malattia ereditaria legata al sesso.
Il principio.
-per avere un maschio: sarebbe necessaria una alimentazione ricca di sodio e di potassio e povera di calcio;
-per avere una femmina: sarebbe necessaria una dieta povera di sodio e potassio ma ricca di calcio.
La realizzazione.
Se il principio è semplice, la realizzazione non è agevole; questa dieta è particolarmente restrittiva.
Quando incominciare la dieta ?
Almeno due cicli prima della data prevista per il concepimento; si tratta di una durata minima poiché è molto raro che la fecondazione avvenga esattamente nella data prevista.
Durata della dieta.
Verrà sospesa solo quando la diagnosi di gravidanza è confermata dagli esami di laboratorio.
Meccanismo d'azione.
La modificazione ionica dell'ambiente interno comporterebbe un cambiamento delle proprietà della membrana dell'ovulo e avvantaggerebbe la penetrazione degli spermatozoi maschi rispetto a quelli femmina.
Le controindicazioni .
Si dovrà essere sicuri dall'inizio che non vi è nessuna controindicazione alla dieta:
per la dieta "maschio"
-ipertensione arteriosa
-cardiopatie
-insufficienza renale
per la dieta "femmina"
-disturbi nervosi
-ipercalcemia
-insufficienza renale.
Come procedere?
Per avere un maschio
-Molto sodio: salare abbondantemente i piatti al momento della loro preparazione e consumare molti alimenti naturalmente o industrialmente salati: minestre in busta, salatini, olive, ecc.
-Molto potassio: arricchire la dieta con frutta secca (albicocche, prugne, fichi, datteri, uva) e legumi secchi (lenticchie, fagioli, ceci, ecc.). Eventualmente richiedere al medico la prescrizione di potassio......
-Calcio il meno possibile: pertanto proibizione assoluta di ogni tipo di latticino.
Per avere una femmina.
-Sodio il meno possibile: no al sale né in cucina nè sulla tavola. Alimenti privi di sodio.
-Poco potassio: nè frutta secca, nè legumi secchi, nè banane. Il sale "dietetico" ricco di potassio non può quindi essere utilizzato in sostituzione di quello da cucina.
-Molto calcio: molto latte, formaggi freschi non salati (tutti i formaggi stagionati o secchi sono ricchi di sodio). Eventualmente richiedere al medico la prescrizione di calcio......
Una preparazione accurata.
-Ogni scarto dalla dieta compromette la sua riuscita. La sua applicazione alla coppia ne facilita la realizzazione, benché l'alimentazione nell'uomo non intervenga assolutamente nel meccanismo in causa. È molto importante verificare la composizione ionica dei farmaci assunti durante questo periodo, soprattutto delle compresse effervescenti, ricche di sodio.
-I servizi che garantiscono questo tipo di consulenza consigliano di sospendere ogni forma di contraccezione orale durante la durata della dieta e di rimuovere lo IUD. Si farà allora ricorso alla contraccezione meccanica, abbinata al metodo della temperatura.
Incertezza.
Sfortunatamente questa teoria, molto interessante dal punto di vista intellettuale, è stata contrastata dai ricercatori dell' INRA che hanno avuto la malaugurata idea di volerla verificare. Sperimentandola questa volta sulle scrofe, a causa dell'elevato numero di neonati per figliata, un essi hanno ottenuto il 52% di maschi con la dieta "maschio" ed il 51% con la dieta "femmina". Ora, il tasso dei maschi tra i suini e circa lo 0,51. La conclusione formale dell' INRA è che l'alimentazione minerale della madre non influenza il sesso della discendenza. La questione è aperta......
Cosa mangiare per avere un maschietto 
frutta, tre porzioni (una porzione equivale a mezza tazza o a un frutto) a scelta tra: albicocche, avocado, ananas fresco, banana, ciliegie, fragole, lamponi, anguria, uva, melone, arancia, pompelmo, pesca, pera, mela e limoni;
verdura, tre porzioni (una porzione equivale a mezza tazza) a scelta tra: carciofi, melanzane, mais, broccoli, carote, funghi, cavolfiori, soia, spinaci, indivia, porri, pomodori, peperoni rossi o verdi;
cereali o legumi, cinque porzioni, tenendo presente che una porzione è pari a: una fetta di pane bianco, scuro o di segale, mezza tazza di corn flakes, una patata, mezza tazza di piselli o lenticchie, mezza tazza di riso o pasta;
carne o pesce, due porzioni (una porzione equivale a 60 grammi) a scelta tra manzo, vitello, agnello, maiale, coniglio, prosciutto, pesce sia fresco che surgelato, anche salato o affumicato.
VI ETATI: latte, formaggi e cioccolata, che risultano particolarmente ricchi di calcio e magnesio.
Studiarsi nel dettaglio una dieta speciale per concepire un maschietto o una femminuccia… Ricette della nonna o diete scientificamente provate? Per il dottor Papa, ginecologo-ostetrico all’ospedale Cochin di Parigi, nessun dubbio: modificare l’alimentazione consente di determinare il sesso del proprio bambino. Grazie al metodo del dottor Papa scegliere il sesso del proprio bambino è possibile. Il segreto? Una dieta alimentare pro-femmina o pro-maschio da adottare prima del concepimento. Ciò che mangia la mamma prima di restare incinta, infatti, influisce sul sesso del bambino.
Ma in che modo quello che mangiamo può avere una tale influenza? Concretamente, cosa bisogna mangiare per dare una spintarella alla natura? E per la dieta pro-femmina? Ma la mamma che segue la dieta pro-femmina potrà comunque mangiare le sue cinque porzioni di frutta e verdura al giorno?  
Dott. Papa, ginecologo: nella grande maggioranza dei casi, le donne che partoriscono solo femmine e quelle che partoriscono solo maschi (tre, quattro, cinque, sei figlie femmine, oppure tre, quattro, cinque, sei figli maschi) hanno abitudini alimentari spontanee diverse.
Ma in che modo quello che mangiamo può avere una tale influenza?
Dott. Papa: si sa che il sesso del bambino è determinato dal cosiddetto cromosoma sessuale, portato da uno spermatozoo. Nell’uomo ci sono diversi milioni di spermatozoi e solo uno che feconda. La metà è portatore di un cromosoma X e l’altra di un cromosoma Y. Se lo spermatozoo che feconda è portatore di un cromosoma X, avremo una bambina, se è uno spermatozoo portatore di un cromosoma Y sarà un bambino.
La dieta interviene a questo livello: si produrrà una cernita e, sotto l’influenza della dieta, si farà in modo di lasciar passare solo gli spermatozoi portatori di un cromosoma Y, nel caso della dieta pro-maschio, o uno spermatozoo X, nel caso della dieta pro-femmina. Si interviene sull’equilibrio minerale. Non è tanto la dieta a essere importante, infatti, quanto i sali minerali che questa apporta.
Si tratta di quello che chiamiamo fecondazione preferenziale. L’ovulo è una cellula come le altre e comporta una membrana sulla cui superficie si trovano siti recettori, ovvero punti in cui gli spermatozoi vanno a fissarsi. Modificandone l’equilibrio minerale, i siti recettori del cromosoma X, nella dieta pro-maschietto, verranno impregnati, inibiti, e lasceranno passare solo gli spermatozoi Y al livello della membrana dell’ovulo.
Concretamente, cosa bisogna mangiare per dare una spintarella alla natura?
Dott. Papa: Nella dieta pro-maschio si dovrà aumentare l’apporto di sodio e potassio, limitando invece l’apporto di calcio e magnesio. Si potrà quindi scegliere tra vari alimenti, alcuni saranno consentiti e altri proibiti, e si dovrà seguire questa dieta per almeno due mesi e mezzo prima del concepimento. Successivamente, una volta avuta conferma della gravidanza, la si potrà interrompere. Ci si asterrà dal latte, per esempio, e dai suoi derivati. Si assumeranno quantità di calcio sufficienti a coprire il fabbisogno quotidiano, ma non di più. Non vi sono quindi rischi di carenze in particolare. E si mangeranno più alimenti ricchi di potassio, come per esempio i succhi di frutta. La frutta in generale, del resto, è una fonte di potassio molto importante. Nella dieta pro-maschio dunque si chiederà alle pazienti, alle future mamme, di mangiare tutti i giorni almeno due frutti, e di bere mezzo litro di succo di frutta al giorno.

E per la dieta pro-femmina?
Dott. Papa: Per la dieta pro-femmina praticamente bisogna fare il contrario, poiché questa volta sarà l’apporto di calcio e magnesio a dover essere aumentato. Si privilegeranno gli alimenti ricchi di calcio, come il latte. Alla futura mamma chiederemo di assumerne almeno mezzo litro tutti i giorni, più due latticini al giorno. E dato che bisognerà limitare l’apporto di potassio, in questo caso, i succhi di frutta non saranno un alimento consentito.
Ma la mamma che segue la dieta pro-femmina potrà comunque mangiare le sue cinque porzioni di frutta e verdura al giorno?
Dott. Papa: Nella dieta pro-femmina, i frutti consentiti sono mele, pere, clementine, fragole e lamponi. Perché questi frutti e non gli altri? Perché questi hanno uno scarso tasso di potassio e sodio rispetto ai tassi di calcio e magnesio. Per l’altra frutta fresca invece è vero il contrario: l’apporto di potassio è piuttosto consistente, quindi sono frutti che saranno autorizzati nella dieta pro-maschio.
Secondo le stime questo metodo è efficace nel 90% dei casi. Inoltre è completamente naturale e non comporta alcun pericolo per la salute. Per quanto riguarda il futuro papà, in teoria non è obbligato a seguire la dieta. Nella pratica, però, sarebbe meglio se facesse anche lui compagnia alla futura mamma, in attesa dell’arrivo del piccolino o della piccolina.
Quando una coppia decide di intraprendere il viaggio destinato al concepimento del proprio bambino, inizia a informarsi sul periodo dell’ovulazione, sugli integratori da prendere, calcola nei dettagli il momento migliore per concepire, misura la temperatura, segue una dieta sana…
…e se la dieta potesse interferire in qualche modo anche sul sesso del nascituro? Ve lo siete mai chieste?
In realtà i processi  biologici che avvengono per  far sì che lo spermatozoo fecondi la cellula uovo sono molteplici, ma pare da recenti studi, alcuni attribuiti al famoso studioso Joseph Stolkowski, che in  qualche modo la dieta dei genitori, ma soprattutto della madre, possa indirizzare il concepimento verso l’uno o l’altro sesso:  pare infatti che la dieta che segue la madre nei mesi precedenti il concepimento, influenzi il PH dell’ambiente e del secreto vaginale. Infatti se questo risulta poco acido è molto probabile che nasca un bel maschietto in quanto gli spermatozoi portatori del gruppo cromosomico Y vivrebbero bene in ambiente basico, al contrario, se fosse acido, favorirebbe la nascita di una graziosa femminuccia perché immobilizzerebbe gli  spermatozoi Y favorendo gli spermatozoi portatori del cromosoma X (per chiarezza vedi qui come si determina il sesso di un bambino).

A questo punto vediamo quali sono gli alimenti capaci di rendere basico o acido l’ambiente vaginale:
Del primo gruppo, ovvero dei cibi “pro maschietto” fanno parte:
Alimenti ricchi di potassio:  tutte le verdure (in particolare le verdure a foglia verde), succo d’arancia, cereali integrali, semi di girasole, menta (le foglie), patate, aglio, datteri, fichi, frutta secca, uva passa, albicocche, banane, frutti di bosco, pompelmi, arance, mandarini, meloni, mele, pesche, tutti i tipi di carne e il lievito di birra…
Alimenti ricchi di sodio:  frutti di mare, merluzzo, sardine, tonno, salmone, salsa di soya, affettati, insaccati, formaggi, pane, pizza…
Nel secondo gruppo, e quindi cibi “pro femminuccia” troviamo invece:
Alimenti ricchi di calcio:  latte, yogurt, formaggi, uova, legumi, verdure (spinaci, verze, cardi, broccoli, crescione, cipolla, alghe), crostacei e frutti di mare, frutta secca, biscotti da the, cioccolato al latte…
Alimenti ricchi di magnesio: riso integrale, frumento integrale, orzo, fagioli, noci, anacardi, piselli, mais,formaggio grana, cocco…
Alimenti ricchi di rame: Fegato di vitello e di ovino, funghi secchi, ostriche, cioccolato fondente, cacao amaro, farina di soya, calamari, semi di girasole, semi di zucca, pepe…
 Perché la dieta abbia successo, la coppia dovrebbe seguirla per  60 o più giorni prima del concepimento, (non è necessario che la segua anche l’uomo, ma se fatta in due è molto più facile essere costanti), e non basta mica soltanto la dieta!
Infatti per essere “sicuri” bisognerebbe stare attenti anche alle posizioni da tenere a letto infatti per scongiurare che lo sperma maschile sosti in ambiente troppo acido bisognerebbe eseguire la penetrazione vaginale da dietro, in questo modo gli spermatozoi si posizionano direttamente all’imbocco del collo dell’utero, al contrario per l’altro gruppo, il rapporto dovrebbe essere consumato faccia a faccia in modo che gli spermatozoi sostino più tempo in vagina dove l’ambiente è più acido…
Concludo con il mio personalissimo pensiero: ebbene che sia maschio o femmina l’importante è che sia sano!
E sarò di parte, ma quello che consiglio io è sempre di seguire un’alimentazione sana ed equilibrata perché il vostro fisico sia pronto a sostenere e favorire lo sviluppo di un bambino sano e forte all’interno del vostro grembo.

 
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