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Vetoryl: dosaggio trilostano per cani e gatti
Vetoryl: dividerlo con assoluta precisione per la salute dell'animale, grazie al Farmacista
Vetoryl: dividerlo con assoluta precisione per la salute dell’animale, grazie al Farmacista

Il tuo gatto ha bisogno del Vetoryl (trilostano), ma il dosaggio delle capsule del farmaco è troppo alto? Non riesci a dividerle correttamente? Come Medico Veterinario non hai altre possibilità terapeutiche? Grazie al lavoro del Farmacista e ai laboratori galenici di alcune Farmacie di Farmagalenica, puoi ottenere il Vetoryl con la dose terapeutica, precisa al milligrammo calcolata sul peso dell’animale e non sul contenuto di una singola capsula.
Il Vetoryl capsule (principio attivo trilostano) è un farmaco industriale presente in commercio usato per il trattamento della sindrome di Cushing nell’animale, una malattia legata all’eccessiva produzione (e conseguente alta concentrazione nel sangue) di particolari ormoni, i glucocorticoidi, secreti dalle ghiandole surrenali, le cui cause dipendono da un’alterazione funzionale delle stesse.
Il Vetoryl, assunto a vita, riesce a far ritornare l’equilibrio ormonale.

Il Vetoryl esiste in commercio in dosi da 10mg, 30mg e 60mg: se il medico veterinario ritiene che il dosaggio del Vetoryl presente in commercio sia troppo elevato per il tuo gatto, il Farmacista può ripartire il farmaco in capsule più piccole, partendo dalla scatola industriale acquistata dal paziente con regolare ricetta veterinaria.
E’ necessario presentare in farmacia una regolare ricetta medico veterinaria in copia unica non ripetibile che riporti la/e confezione/i di Vetoryl da vendere; il paziente acquista il farmaco (pagandolo normalmente, per intero) e lo riconsegna al Farmacista affinché lo ripartisca nella dose indicata dal Veterinario in ricetta (es. il Vetoryl industriale 30 capsule da 60 mg può essere trasformato dal farmacista in Vetoryl galenico in capsule da 12mg oppure 20mg oppure 43.8mg).
Ovviamente il dosaggio varia in base all’età e al peso dell’animale ed il numero di capsule da realizzare dipende dalla durata della terapia decisa dal veterinario, che va perciò indicata in ricetta.

Si tratta quindi di una ripartizione del farmaco industriale, non l’allestimento ex-novo del medicinale in quanto il trilostano è una molecola veterinaria coperta (ancora) da brevetto: dal punto di vista brevettuale del farmaco, con la ripartizione del Vetoryl industriale, infatti, non vi è alcuna violazione a riguardo in quanto la vendita dello stesso avviene come per qualsiasi altro medicinale, quindi l’azienda farmaceutica che lo ha sviluppato e prodotto continua ad avere l’esclusiva di sfruttamento e di commercializzazione.

Il Farmacista, partendo dalle capsule originali, tramite calcoli stechiometrici e l’uso di opportuni diluenti e attrezzature, “ricostruisce” nuove capsule contenenti l’esatta dose da somministrare al cane o al gatto, evitando pericolose divisioni a occhio da parte del proprietario, che non garantiscono una corretta somministrazione, ma anzi possono creare seri problemi di salute.
Il Vetoryl così ripartito si somministra per via orale una volta al giorno, unitamente al cibo.
Altre informazioni su dosaggio, indicazioni ed effetti collaterali sono disponibili consultando il foglietto illustrativo qui.

Vetoryl 30cps 10mg
Galenica
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Nota
Scheda puramente informativa non indicativa della disponibilità o commerciabilità del prodotto. Contattaci per i dettagli
Principio attivo
Trilostano

Classificazione ATC
Preparati Ormonali Sistemici,Escl.Ormoni Sessuali E Insuline (H)
Corticosteroidi Sistemici (H02)
Preparati Antisurrenalici (H02C)
Anticorticosteroidi (H02CA)
Trilostano (H02CA01)

Nome specialità
VETORYL 10 MG

Principi attivi
Trilostano.

Composizione
Amido di mais; lattosio monoidrato; magnesio stearato. Guscio della ca psula: gelatina biossido di titanio (E171); ossido di ferro giallo (E1 72); ossido di ferro nero (E172). Grigio inchiostro: biossido di titan io (E171); ossido di ferro nero (E172); glassa della gomma lacca.

Indicazioni
Per il trattamento dell'iperadrenocorticalismo di origine ipofisaria o surrenale (morbo e sindrome di Cushing) nel cane.

Controindicazioni
Non impiegare in animali che soffrono di malattie epatiche primitive e /o di insufficienza renale.

Posologia
Dose media iniziale di 6 mg per kg peso corporeo una volta al giorno, insieme al cibo. La dose va, quindi, titolata in base alla risposta in dividuale, determinata mediante monitoraggio. Le dosi iniziali raccoma ndate per l'uso sono le seguenti. Peso corporeo da 3 a <10 kg: 30 mg ( dosaggio: 3-10 mg/kg); peso corporeo da 10 a <20 kg: 60 mg (dosaggio: 3-6 mg/kg); peso corporeo da 20 a <40 kg: 120 mg (dosaggio: 3-6 mg/kg) ; peso corporeo >=40 kg: 120-240 mg (dosaggio 3-6 mg/kg). Negli studi clinici, la maggior parte dei cani risultava alla fine stabilizzata a dosi di 2-10 mg/kg/die. Nel caso in cui i sintomi non vengano adeguata mente controllati alla fine di un intervallo interdose completo di 24 ore, bisogna considerare l'aumento della dose giornaliera, incrementan dola il meno possibile e suddividendola in una dose mattutina e una se rale. Non dividere ne' aprire le capsule. In un ristretto numero di an imali, puo' essere necessario un dosaggio sensibilmente superiore ai 1 0 mg/kg di peso corporeo al giorno. In queste situazioni, deve essere condotto un adeguato monitoraggio supplementare. La capsula da 10 mg d eve essere impiegata nei cani che richiedono dosi particolarmente picc ole di trilostano e per rendere possibili gli aggiustamenti del dosagg io. MONITORAGGIO: vanno prelevati campioni per le indagini biochimiche (inclusa la determinazione degli elettroliti) e per un test di stimol azione con ACTH prima del trattamento e poi a 10 giorni, a 4 settimane , a 12 settimane, e successivamente ogni 3 mesi, dopo la diagnosi iniz iale e dopo ogni aggiustamento della dose. I test di stimolazione con ACTH devono assolutamente essere condotti 4-6 ore dopo la somministraz ione, per consentire un'accurata interpretazione dei risultati. In occ asione delle scadenze temporali sopra riportate, va effettuata anche u na valutazione periodica della progressione clinica della malattia. Ne l caso di un test di stimolazione con ACTH negativo durante il monitor aggio, il trattamento va interrotto per 7 giorni e quindi ripreso a do si inferiori. Ripetere il test di stimolazione con ACTH dopo altri 14 giorni. Se il risultato e' ancora negativo, interrompere il trattament o fino alla ricomparsa dei segni clinici di iperadrenocorticalismo. Ri petere il test di stimolazione con ACTH dopo un mese dalla ripresa del trattamento. Non impiegare in cani che pesano meno di 3 kg.

Conservazione
Non conservare a temperatura superiore a 25 gradi C. Tenere gli astucc i blister nell'imballaggio esterno di cartone.

Interazioni
La possibilita' di interazioni con altri medicinali veterinari non e' stata specificamente studiata. Poiche' l' iperadrenocorticalismo tende a comparire in cani anziani, molti di essi riceveranno un trattamento concomitante. Negli studi clinici, non si e' osservata alcuna interaz ione. Se il trilostano viene impiegato assieme a diuretici risparmiato ri di potassio o ad ACE-inibitori, va considerato il rischio di svilup pare un'iperpotassiemia. L'uso concomitante di tali farmaci va sottopo sto a un'analisi del rapporto rischio/beneficio, poiche' sono stati ri portati alcuni casi di morte (anche di morte improvvisa) in cani tratt ati contemporaneamente con trilostano ed ACE inibitori.

Effetti indesiderati
La sindrome da sospensione di corticosteroidi o l'ipocortisolemia vann o distinte dall' ipoadrenocorticalismo, mediante valutazione degli ele ttroliti sierici. Possono comparire segni associati ad ipoadrenocortic alismo iatrogeno, quali debolezza, letargia, anoressia, vomito e diarr ea, in particolare se il monitoraggio non e' adeguato. Tali segni sono in genere reversibili entro un periodo di tempo variabile successivo alla sospensione del trattamento. Possono comparire anche crisi addiso niane acute (collasso). In cani trattati con trilostano, si sono osser vati letargia, vomito, diarrea e anoressia senza evidente ipoadrenocor ticalismo. In cani sottoposti al trattamento, e' stata occasionalmente riportata una necrosi surrenalica, che puo' condurre ad ipoadrenocort icalismo. Il trattamento con il prodotto puo' smascherare una disfunzi one renale subclinica. Il trattamento puo' smascherare un'artrite, a c ausa della riduzione dei livelli di corticosteroidi endogeni. In un nu mero ridotto di casi, e' stata riportata la morte improvvisa durante i l trattamento. Altre rare reazioni avverse di grado lieve comprendono atassia, scialorrea, aerofagia, tremori muscolari e alterazioni cutane e.
Preparazioni Galeniche
La preparazione galenica in campo veterinario permette di:
– Allestire molecole orfane ( cioè non più in commercio ).
– Associare più principi attivi.
– Evitare l’uso di eccipienti al quale il “ paziente “ è allergico.
– Preparare prodotti estemporanei che altrimenti sarebbero instabili.
– Rendere disponibili principi attivi farmaceutici, al momento non
reperibili sul mercato italiano, ma descritti nelle farmacopee dei paesi
dell’Unione Europea e perciò autorizzati sia alla produzione sia al
commercio in Italia.
– Rendere appetibili principi attivi non graditi ai “ pazienti “.
– Allestire preparati in forme farmaceuiche non disponibili in commercio.
– Allestire preparati in dosaggi personalizzati.
Di fianco l’elenco di forme farmaceutiche con relative formulazioni che vengono allestiti più frequentemente nel nostro laboratorio.
Prima della produzione per molti di questi è necessaria la presentazione di una ricetta medica veterinaria
Forme farmaceutiche Appetibili
Presentano notevoli vantaggi: sono gradevoli per i nostri amici animali, facilitano la somministrazione da parte dei proprietari e aiutano nel lavoro del medico veterinario.
Sono stati individuati aromi diversi per ogni animale: caso limite, si può arrivare a utilizzare le crocchette preferite dell’animale da trattare.
Capsule
Paste
Compresse
Polveri
Il metodo più classico di utilizzo delle capsule prevede l’apertura della stessa, il riversamento della polvere su un piccolo contenitore e l’aggiunta di una quantità di acqua pari a quella che è possibile contenere nel corpo della capsula. Amalgamando la massa con uno stuzzicadenti o il semplice dito, si formerà una polpettina: si può anche aprire la capsula e riversarla direttamente sul cibo (meglio se umido)
Alfuzosina Famotidina
Alluminio idrossido Fenossibenzamina
Amitriptillina
Amlodipina
Atenololo
Betanecolo
Bromocriptina
Bromuri
Clindamicina
Codeina
Danazolo
Diltiazem
Doxiciclina
Enrofloxacina
Famotidina
Fenossibenzamina
Fluoxetina
Fluvoxamina
Metronidazolo
Mianserina
Piroxicam
Ranitidina
Sildenafil
Sucralfato
Tiamazolo (Metimazolo)
Tilosina
Tinidazolo
Trilostano
Gelatine
Questa è una formula farmaceutica relativamente nuova in campo veterinario. La particolarità della preparazione sta nel fatto che la gelatina patina in bocca , riuscendo così a nascondere i sapori meno graditi dei principi attivi. I principi attivi utilizzabili sono quelli già in elenco per le compresse, capsule e paste.
Creme
Sono a volte di difficile impiego in quanto l’animale tende a leccare via il farmaco. L’utilizzo delle creme permette tuttavia un’applicazione su una superficie circoscritta del principio attivo, limitando gli effetti collaterali ed esercitando un’azione mirata.
Dimetilsufossido 50% crema
Metronidazolo e sulfadiazina unguento
Prilocaina e lidocaina crema anestetica
Sulfadiazina argentica e desametasone sodico crema
Colliri
Data la delicatezza e sensibilità delle mucose con cui vengono a contatto, queste forme farmaceutiche deve possedere speciali caratteristiche fisiche e chimiche che le rendono particolarmente ben tollerate.
Nel formulare questi preparati, poniamo una particolare attenzione al ph, isotonicità e viscosità dell’allestito.
Ciclosporina
Desametasone 0,1%
Edta 1%
5- fluorouracile
Miconazolo
Tacrolimus
Antineoplastici
Sono allestimenti di preparati di farmaci critici e ad elevato rischio, in quanto citotossici e potenzialmente teratogeni, cancerogeni e mutageni.
Abbiamo escluso la preparazione di terapie iniettabili in quanto la stabilità è limitata, preferendo la forma in capsule anche per una maggiore facilità di eventuali terapie domiciliari.
Azatioprina
Ciclofosfamide
Clorambucile
Idrossiurea
Lomustina
Talidomide
Spesso, per mancanza del principio attivo, dobbiamo ripartire farmaci ad uso umano.
Shampoo
Vengono allestiti, su prescrizione veterinaria, diversi tipi di shampoo medicati, utilizzati in casi di particolari problemi cutanei (infezione della pelle, cute troppo secca o troppo grassa, allergie etc), specifici per la patologia da trattare.
Acido salicilico e benzalconio cloruro
Chetoconazolo
Clorexidina e miconazolo
Fluconazolo
Perossido di benzoile
Selenio solfato
Gel Transgemini in PLO
Pluronic Lecithin Organogel
I sistemi PLO sono dei veicoli transdermici utilizzati per somministrare i farmaci attraverso la pelle quando altri metodi non sono pratici, con effetti quasi immediati.
Gel di PLO possono essere formulati per contenere combinazioni di ingredienti senza effetti collaterali indesiderati. Inoltre, questi sistemi sono compatibili con una vasta gamma di agenti terapeutici (sia lipofili che idrofili).
Amitriptillina
Amlodipina
Buspirone
Enalapril
Fluoxetina
Ketoprofene
Metamizolo (tiamazolo)
Piroxicam
Prazosin
Sciroppi e Soluzioni Orali
La somministrazione è piuttosto semplice, poiché può essere applicato sia sull’alimento sia direttamente all’interno della bocca. In quest’ultimo caso ci si avvale di una siringa ( senza ago ) contenente la quantità di farmaco prescritta ed iniettandolo direttamente in bocca.
Betanecolo
Calcitriolo
Cloramfenicolo
Domperidone
Lansoprazolo
Meloxicam
Metronidazolo
Nistatina
Omeprazolo
Pergolide
Piridostigmina bromidrato
Piroxicam
Potassio Bromuro
Ranitidina
Sulfonamide
Pirimetamina
Soluzioni Otologiche
Le soluzioni in gocce auricolari che attualmente allestiamo nel nostro laboratorio possono essere utilizzate per molteplici patologie, sfruttando diverse azioni quali:
antinfiammatoria, battericida, anestetizzante, lenitiva, igienizzante e ceruminolitica
Edta – tris
Gentamicina / Betametasone / miconazolo
Ketoconazolo- norfloxacina
Clorexidina – miconazolo
Neomicina – tiabendazolo – desametasone
Acido salicilico – acido lattico

 
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