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Modulazione ormonale di testosterone in Pentravan® nel trattamento della menopausa
"Modulazione ormonale di testosterone in Pentravan® nel trattamento della menopausa" è l'articolo pubblicato nella rubrica di Galenica di Nuovo Collegamento n. 3 del 2014. Autore il Prof. Hugo Maia Filho, medico ginecologo, Presidente della Sobrage (Sociedade Brasileira de Ginecologia Endocrina).
L'articolo spiega quali sono i vantaggi dell’utilizzo di testosterone nel trattamento della menopausa, ma soprattutto gli studi già effettuati ed alcuni ancora in fase di pubblicazione sulla somministrazione vaginale di un preparato di testosterone in Pentravan®.
Modulazione ormonale
di testosterone in Pentravan®
nel trattamento della menopausa
GGALENICA
diHugo Maia Filho, Ginecologo - presidente della SOBRAGE- Sociedade Brasileira de Ginecologia Endócrin
I
l testosterone è il principale ormone androgeno utilizzato nel
trattamento della menopausa. Uno studio clinico su una preparazione
a base di testosterone in Pentravan®, somministrato
a livello vaginale, ha permesso di dimostrare un efficace assorbimento
sistemico di testosterone con un andamento di tipo pulsatile.
Pentravan® è l’innovativo veicolo in crema, a matrice liposomiale,
sviluppato da Fagron per garantire la somministrazione
transdermica degli attivi. La somministrazione a livello della mucosa
vaginale di una preparazione a base di Pentravan® permette
l’assorbimento sistemico degli attivi in maniera rapida e con un
andamento che mima il naturale ciclo circadiano ormonale. Questo
ciclo è caratterizzato da un andamento sinusoidale della concentrazione
ematica degli ormoni e dall’alternarsi delle seguenti
fasi: fase crescente, picco massimo (detto acrofase), fase decrescente
e picco minimo.
Perché somministrare testosterone in menopausa?
Con il termine menopausa si indica la fine della funzione riproduttiva
della donna, indotta dalla progressiva riduzione dell’attività
ormonale. La donna, con il trascorrere dell’età, va incontro a
cambiamenti fisici e psicologici che sono principalmente causati
da un aumentato stress ossidativo. Infatti, con l’avanzare dell’età
si ha un declino dei livelli periferici di estrogeni e testosterone e un
incremento di LH (Luteinizing hormon), FSH (Follicle-stimulating
hormone) e SHBG (Sex Hormone Binding Globulin). Inoltre, vi è
una diminuzione della concentrazione di
insulin like growth factor-1 (IGF-1) e deidroepiandrosterone
(DHEA). Le conseguenze
cliniche di questi deficit, relativi
all’età, sono variabili e possono indurre:
ridotta sintesi proteica, diminuzione della
massa magra e della massa ossea, aumento
della massa grassa, insulino resistenza,
rischio cardiovascolare, sintomi
vasomotori, affaticamento, depressione,
anemia, calo della libido e declino delle
funzioni immunitarie. Tutti questi sintomi
sono legati all’invecchiamento generale
dei tessuti, quasi sempre correlato
ad uno stato di infiammazione cronica
lieve. Per quanto riguarda l'alterazione
della regolazione dei processi infiammatori,
con l'invecchiamento aumentano
i livelli di citochine pro-infiammatorie,
indipendentemente dalla presenza di
patologie. Uno dei fattori maggiormente
coinvolti nel processo infiammatorio è
la proteina NF-kb, importante fattore di
trascrizione per l’espressione di numero
se citochine infiammatorie tra cui TNF-α
(Tumor Necrosis Factor alfa) ed IL-1β
(Interleukin-1 beta). L’ormone chiave in
grado di contrastare questo processo infiammatorio
è il testosterone, l’ormone
androgeno per antonomasia, e normalmente
presente anche nel corpo della
donna. La produzione endogena di testosterone
femminile ha un picco tra la
quarta e la quinta decade della vita, seguito
da un lento e progressivo declino. 
Il testosterone agisce a livello dei processi
infiammatori, bloccando il fattore
NF-Kb con un meccanismo di inibizione
di traslocazione dal citoplasma al DNA
nucleare, ed è anche associato ad un’aumentata
attività apoptotica da parte
dei macrofagi. I macrofagi svolgono un
ruolo chiave, ancora oggetto di studi da
parte della comunità scientifica, nell’insorgenza
di patologie come Alzheimer,
osteoporosi, sarcopenia, disturbi cardiovascolari,
sindrome metabolica e
resistenza all’insulina. Queste cellule
avviano il processo infiammatorio in
seguito all’attivazione del fattore NF-Kb
portando alla produzione di TNF-α ed interleuchine.
Quindi il testosterone, bloccando
il fattore NF-Kb, arresta il processo
infiammatorio attivato da parte dei
macrofagi. Oltre agli effetti benefici sui processi infiammatori, il
testosterone in menopausa è anche associato ad una aumentata
produzione di estrogeni a livello endogeno. Infatti, la produzione
di estrogeni, a partire da androgeni, ad opera dell’enzima aromatasi,
aumenta in menopausa in tessuti come cervello, ossa, pelle,
vagina ed endotelio, e non interessa seno ed utero sani. Inoltre,
sia il testosterone tal quale, sia gli estrogeni prodotti nei tessuti a
partire dal testosterone, possono ridurre l’infiammazione con un
importante beneficio del benessere femminile.
Studio clinico Testosterone in Pentravan®
È stato condotto uno studio presso il Dipartimento di Ginecologia,
Ostetricia e Riproduzione umana dell’Università di Bahia,
Salvador, Brasile, su 26 donne in menopausa con sintomi legati
a deficit da androgeni. Lo studio prevedeva la somministrazione
di 3 mg/die di testosterone formulato in Pentravan® (3 mg/ml).
Sono stati rilevati i livelli ematici di testosterone a 3, a 12 e a
24 ore dalla somministrazione. La concentrazione plasmatica di
testosterone ha raggiunto il picco di assorbimento dopo 3 dalla
somministrazione ed ha registrato una caduta vicino ai livelli
basali entro le 12 ore. Dopo tre mesi dall’inizio del trattamento i
livelli di glucosio, colesterolo totale, e colesterolo LDL sono risultati
generalmente ridotti (Figura 2) rispetto ai valori medi basali
delle pazienti, ma soprattutto è risultato sensibilmente ridotto il
livello di PCR (Proteina C Reattiva), proteina generalmente prodotta
dall’organismo durante gli stati infiammatori ed utilizzata
per valutare la presenza e l’entità della risposta flogistica (Fig. 3). 
Conclusioni:
Pentravan® è un veicolo a base di liposomi
che garantisce la somministrazione
di ormoni per via transdermica.
L’applicazione del veicolo a livello della
mucosa vaginale favorisce un assorbimento
degli ormoni che mima il naturale
ciclo circadiano ormonale.
La somministrazione per via vaginale
della formulazione di testosterone
in Pentravan® (3 mg/die) raggiunge il
picco di assorbimento dopo 3 ore e registra
una caduta vicino ai livelli basali
entro le 12 ore. Inoltre, si è dimostrata
sicura ed efficace nel trattare i sintomi
della menopausa e nel ridurre i livelli
ematici di glucosio, PCR, colesterolo
totale e colesterolo LDL.
Bibliografia
Maia H Jr, Maia R, Franca C.E., Casoy J. “Pulsatile administration
of testosterone by the vaginal route using
Pentravan.” 17th Word congress on controversies in
Obstetrics, Gynecology & Infertility (COCI), Proceeding
– Monduzzi editoriale 2013: Code 891, p. 181 - 184
Questa sperimentazione ha dimostrato che la somministrazione
di testosterone in Pentravan® per via vaginale è estremamente
efficace nel contrastare i sintomi della menopausa, ed ha come
effetti un miglioramento della vita sessuale (come riportato
dall’88% del campione), una bassa incidenza di effetti collaterali e
soprattutto nessuna variazione dei livelli di estradiolo nel sangue. 


 
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