Laboratorio Galenico
Buongiorno Volevo ringraziarvi perchè l'altra sera ho mandato mio
marito ad acquistare uno sciroppo da voi per la tosse secca. Come ogni anno, mi
ritrovo con problemi di tosse secca persistente e acquisto sciroppi che non mi
hanno mai aiutato granchè. Avete proposto uno sciroppo di vostra produzione e voglio
farvi i miei complimenti....veramente eccezionale! Lo sto dicendo a tutto il
quartiere, perchè già nel giro di qualche ora stavo meglio: Veramente
eccezionale:
Grazie
Anna Pace Le cps possono essere di origine sia vegetale che animale. La cps offre il vantaggio di poter contenere al suo interno solo l'estratto secco senza l'aggiunta di eccipienti o conservanti. Le cps vegetali rispettano la dieta kosher della religione Ebraica nonchè le norme halal dettate dal profeta Maometto nel Corano. Oltre agli Ebrei ed i Mussulmani le cps vegetali abbracciano pure le norme restrittive del popolo dei Vegani sempre in aumento nonchè dei Vegetariani. Questi appena elencati sono i motivi per cui è indispensabile un laboratorio nella nostra Farmacia. Le grandi aziende non hanno ancora pensato a queste nicchie di mercato che per noi sono vitali. Non vogliamo che queste nicchie di popolazione che vivono nel nostro paese debbano rinunciare a dei dogmi dettati dai loro credi sia religiosi che alimentari. Siamo qui per soddisfare le esigenze del popolo Ebraico, del popolo Mussulmano, del popolo dei Vegani ed il popolo dei Vegetariani. Sia gli Ebrei che i Mussulmani hanno il diritto di assumere medicinali, che rispettino la casherut il halal. Questi principi sono alla base di una democrazia ed sono sanciti dalla nostra costituzione. Ad ognuno è data la possibilità di professare e di rispettare il proprio credo nel rispetto della libertà altrui. Preparati galenici dal nome di un medico della Grecia Antica Galeno, che
per primo introdusse e diffuse l'allestimento di rimedi medicamentosi
ottenuti direttamente in farmacia dal farmacista, in forma personalizzata per ogni specifico paziente.miscelando diverse sostanze di base) sta ad indicare delle preparazioni realizzate
Tali preparati possono essere distinti in due
diversi tipi:
Preparati Officinali: vengono allestiti sulla base di formulazioni registrate nella Farmacopea Ufficiale (F.U.)Preparati Magistrali: vengono allestiti in base ad una prescrizione redatta dal medico in forma di ricetta.
In farmacia possono essere allestiti tutti i tipi di farmaci, e la loro preparazione è sottoposta ad una legislazione particolarmente rigorosa, stabilita e codificata nella Farmacopea Ufficiale Italiana.
A seconnda della complessità delle preparazioni e della disponibilità o meno, da parte della farmacia, delle attrezzature e delle sostanze necessarie, i tempi
di attesa per la consegna di un preparato galenico possono risultare variabili, ma sarà sempre massimo l'impegno da parte nostra nel garantire un tempo di realizzazione il più breve possibile, nel rispetto del massimo livello di qualità richiesto
I prezzi delle preparazioni galeniche non vengono stabiliti arbitrariamente dalla farmacia ma sono rigorosamente codificati dalla legge e indicati nella Tariffa Nazionale dei Farmaci, testo redatto e pubblicato dal Ministero della Salute, direttamente consultabile in farmacia da parte di chi lo desideri.
GIURAMENTO DEL FARMACISTA
GIURO
I
Di esercitare l'arte farmaceutica in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento, in scienza e coscienza e nel rigoroso rispetto delle leggi, dei regolamenti e delle norme di deontologia professionale;
II
Di difendere il valore della vita con la tutela della salute fisica e psichica delle persone e il sollievo della sofferenza come fini esclusivi della professione, ad essi ispirando ogni mio atto professionale con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, affermando il principio etico dell'umana solidarietà;
III
Di assistere tutti coloro che ricorreranno alla mia opera professionale con scrupolo, attenzione e dedizione, senza alcuna distinzione di razza, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica e nel più rigoroso rispetto della loro dignità;
IV
Di affidare la mia reputazione esclusivamente alle mie capacità professionali e alle doti morali di cui saprò dare prova e di evitare, anche al di fuori dell'esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il prestigio, la dignità e il decoro della professione farmaceutica.
LO GIURO Le preparazioni GalenicheLa preparazione di prodotti galenici rientra tra i compiti professionali del farmacista, che ne cura la realizzazione in farmacia con l¡¯obbligo dello scrupoloso rispetto della complessa normativa che disciplina tale materia al fine di garantire l¡¯efficacia e la sicurezza del prodotto allestito. La Farmacia Tolstoi è specializzata in preparazioni galeniche.
Il termine "Preparati Galenici" (dal nome di un medico della Grecia antica, Galeno, che per primo introdusse e diffuse l'allestimento di rimedi medicamentosi ottenuti miscelando diverse sostanze di base) sta ad indicare le preparazioni realizzate direttamente in Farmacia dal Farmacista, in forma personalizzata per ogni specifico paziente.
Si eseguono :
preparazioni su ricetta del medico
(preparazioni magistrali)
preparazioni riportate sulle Farmacopee Europee
(preparazioni officinali)
Preparate tenendo conto delle esigenze del singolo individuo, le nostre preparazioni sono utili per sentirsi meglio e per prevenire eventuali disturbi come cistite, aria nella pancia, perdita di capelli, colite, acne, disturbi della menopausa, osteoporosi, stress, depressione, ansia.
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Possono servire a scopo dimagrante, energizzante ,antiradicali liberi. rilassante, depurativo, per dolori artrosici ed artritici , per potenziare la vostra memoria, proteggere occhi, pelle, capelli, unghie, dare sollievo alle gambe.
PREPARAZIONI GALENICHE E MAGISTRALI
preparazioni galeniche Milano
preparazioni galeniche Milano
In farmacia e presente un laboratorio per lallestimento di preparazioni galeniche
.possiamo
preparare capsule,tisane,pomate e creme,sciroppi,lozioni e cartine..
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Fiori di Bach
Il nostro laboratorio è stato pensato e realizzato secondo i più moderni standard imposti dallaFarmacopea Ufficiale Italiana; tutte le attrezzature sono di primissima qualità garantendo quindi la massima efficienza nelle preparazioni da noi prodotte. Con estrema cura serviamo i nostri prodotti nelle più moderne forme farmaceutiche della pratica galenica quali per esempio capsule, emulsioni, gel, pomate.Le preparazioni sono distribuite alla clientela secondo leNorme di Buona Preparazione prestando la massima attenzione alletichettatura e al lotto di provenienza delle materie prime.
Tutte le procedure effettuate per la realizzazione di un preparato galenico vengono registrate e trascritte su appositi moduli, dove in accordo con le norme di sicurezza (D.Lgs 626/24 ) e le procedure di igiene (Haccp D.Lgs. 155/97), vengono elencate le varie fasi di pesata, miscelazione, ripartizione o riempimento e confezionamento, fino allo stoccaggio del prodotto finito. Tutto ciò garantisce la rintracciabilità di ogni operazione effettuata in modo da garantire al medico prescrittore e al paziente utilizzatore finale un prodotto di qualità e altamente professionale. Il preparato galenico è frutto di unarte specifica della nostra professione, che riporta il nostro servizio a una personalizzazione del rapporto con il paziente e a una sua fidelizzazione. In particolare, ci sono alcune opportunità offerte dal preparato galenico che vanno prese in considerazione. Innanzitutto la possibilità per il medico di personalizzare la prescrizione, cosa che lindustria farmaceutica non è in grado di fare; poi la possibilità di allestire dei preparati "orfani", ovvero prodotti che le aziende produttrici hanno ritirato dal mercato perché a loro non più convenienti; e infine la possibilità per il medico di prescrivere prodotti modificando gli eccipienti in modo da eliminare quelli che possono provocare particolari intolleranze al singolo paziente Preparazioni galeniche magistrali
Le preparazioni galeniche magistrali sono quelle preparazioni che il farmacista esegue estemporaneamente in farmacia "secundum artem" seguendo la prescrizione del medico che indica espressamente qualità e quantità di ogni componente, adattando la formulazione alle specifiche necessità del suo paziente. I vantaggi delle preparazioni galeniche magistrali sono molteplici. Ne ricordiamo alcuni:
Personalizzazione del dosaggio in base alle necessità del paziente.
Possibilità di usare principi attivi difficilmente o non più reperibili ( nel caso di farmaci che risultano essere poco remunerativi per l¡¯industria farmaceutica).
Allestimento di medicinali instabili che l¡¯industria non può produrre.
Possibilità di associare più principi attivi in un¡¯unica formulazione.
Possibilità di variare gli eccipienti per pazienti intolleranti.
Risparmio sulla spesa farmaceutica (possono costare anche oltre il 20% in meno dei prodotti industriali)
Preparazioni galeniche officinali
Le preparazioni galeniche officinali sono quelle la cui composizione quali-quantitativa è espressamente prevista dal Formulario Nazionale della Farmacopea Ufficiale che riporta le note relative al modo di preparazione, all¡¯identificazione delle sostanze, alla loro conservazione e, in taluni casi, al tempo di validità terapeutica (scadenza).
Quali malattie o disturbi curano?
I campi nei quali sono prescrivibili i preparati galenici sono tantissimi, in ogni settore della medicina: dalla pediatria all¡¯otorinolaringoiatria, alla dermatologia, alla gastroenterologia, alle malattie reumatiche ed artrosiche, e così via.
Anche in questo caso il farmacista può consigliare il farmaco galenico, ed il medico ¨C la cui ricetta è necessaria in molti casi ¨C potrà indirizzare al meglio le esigenze del paziente.
Il preparato galenico assume diverse forme e caratteristiche: dalla capsula (dimagrante, lassativa, drenante, ecc.) all¡¯infuso, dalla pomata alle gocce (nasali, auricolari, dentali, ecc.), dalla crema antiscottature agli unguenti balsamici, ovviamente sempre in relazione all¡¯età ed ai bisogni del paziente.
La Farmacia Tolstoi si trova a Milano e da molti anni è un punto di riferimento in materia di prodotti galenici.
Il termine "preparati galenici" deriva dal nome di un medico della Grecia antica, Galeno, che per primo introdusse e diffuse la realizzazione di rimedi medicamentosi ottenuti miscelando diverse sostanze di base. Oggi indica invece tutte quelle preparazioni che vengono realizzate direttamente in farmacia dal farmacista.
Nel laboratorio interno alla farmacia vengono confezionati sia preparazioni magistrali che galenici officinali. I nostri farmacisti sono in grado di fornire al paziente anche le preparazioni più complesse, garantendone sempre la qualità.
Tutti i preparati rispettano infatti la normativa vigente stabilita dalla Farmacopea Italiana. Preparazioni galeniche e magistrali
Il termine galenico deriva dal nome di Claudio Galeno, medico dellantica Grecia che a cavallo tra il secondo ed il terzo secolo D.C. adoperò numerose erbe medicinali o loro estratti come farmaci.
A Galeno viene ricondotta la pratica di comporre i rimedi medicamentosi miscelando varie sostanze a concentrazioni opportune, verosimilmente adattandole al singolo malato. Il termine preparazioni galeniche vive ancora oggi per indicare quelle forme medicamentose mediante cui possono essere somministrati i principi attivi. Laggettivo galenico, secondo il suo significato tradizionale, è quindi usato in ottemperanza a qualsiasi preparazione medicamentosa, indipendentemente dal luogo di produzione (farmacia o industria) o dalla forma farmaceutica (estratto, tintura, infuso, etc.). Nella fitogalenica, le forme medicamentose sono molteplici; le più utilizzate sono la droga intera, la droga triturata, la droga polverizzata, gli infusi, gli estratti, le tinture, i distillati, le pomate ed i linimenti.
A differenza di quanto avveniva fino ad un paio di secoli fa, oggi la maggior parte delle preparazioni galeniche si trova in commercio pronta alluso, e come tale viene apprezzata per la praticità e per i rigorosi controlli qualitativi cui è sottoposta. Le preparazioni galeniche prodotte dal farmacista su indicazione del medico curante prendono il nome di preparazioni galeniche magistrali; quando invece il farmacista produce nella propria officina questi medicamenti attenendosi alle formule previste dalla farmacopea ufficiale, e commercializzandole con lo stesso nome, si parla di preparazioni galeniche officinali. Oggi, comunque, si tende ad attribuire il termine galenico alle sole preparazioni eseguite direttamente dal farmacista secondo prescrizione medica (ricetta galenica).
Galenici: medicinali preparati in farmacia.
Galenici officinali o formule officinali: medicinali preparati in farmacia in base alle indicazioni della Farmacopea Europea o della Farmacopea Ufficiale della Repubblica Italiana. In base al tipo di sostanze presenti nella formulazione, le preparazioni galeniche officinali, così come i medicinali di origine industriale, possono essere dispensate con o senza ricetta medica.
Galenici magistrali o formule magistrali: medicinali preparati in base ad una prescrizione medica destinata ad un determinato soggetto.
La Farmacia Tolstoi garantisce qualità, efficacia e sicurezza di tutte le preparazioni allestite allinterno del proprio laboratorio applicando le Norme di Buona Preparazione dei medicinali in Farmacia (N.B.P.), riportate nella Farmacopea Ufficiale. Esse riguardano tutti gli aspetti pratici e legislativi dellattività del Farmacista preparatore; in particolare, forniscono una guida indispensabile per quanto riguarda il laboratorio e la sua attrezzatura, le materie prime utilizzate, le loro caratteristiche, la loro certificazione di qualità, le operazioni di allestimento e dispensazione del medicinale
Lesperienza maturata negli anni e la costante attenzione alle innovazioni del settore, unite alla scelta dei fornitori più qualificati consentono alla Farmacia Tolstoi di soddisfare le richieste di preparazioni magistrali con sicurezza e tempestività.
Benché le preparazioni galeniche si rifacciano all'antica tradizione farmaceutica, oggi non tutte le farmacie sono dotate delle autorizzazioni ministeriali necessarie per poter eseguire tale compito. A Milano ci si può affidare alla Farmacia Tolstoi, che dispone da molti anni di un laboratorio galenico e può preparare medicinali previa presentazione della ricetta del medico. Le preparazioni galeniche sono usate per curare molte patologie che necessitano di principi attivi in diverse quantità rispetto a quella contenuta nei prodotti normalmente in commercio, oppure per la necessità di personalizzare i farmaci per allergie od altro.
Presso la Farmacia Tolstoi troverete tutta la professionalità e la competenza di cui avete bisogno per qualsiasi vostra esigenza.
Sita a Milano, la farmacia è dotata di laboratorio galenico che effettua preparazioni magistrali per conto proprio o su ricetta medica. Quindi troverete capsule, pomate, sciroppi, tisane, tinture madri, oli essenziali e anche perle di olio di pesce per il controllo del colesterolo.
Preparazioni magistrali Le Preparazioni Magistrali sono i medicinali preparati in laboratorio dal farmacista per il paziente. Questo tipo di medicinale viene utilizzato quando il paziente è particolarmente sensibile a determinati farmaci o dosaggi, per cui necessita di un trattamento personalizzato, oppure quando il farmaco ricercato non sia reperibile in commercio.
Le Preparazioni Magistrali si forniscono solo su presentazione di ricetta medica e devono rispondere a rigide norme di sicurezza e prevenzione.
Preparazioni magistrali e galeniche
Le Preparazioni Magistrali
Le preparazioni magistrali sono i medicinali fabbricati dal farmacista su misura per il paziente.
Questo tipo di medicinali è molto utile ogni qual volta ricorra uno dei seguenti casi:
- Il paziente è particolarmente sensibile ai farmaci e quindi i dosaggi devono essere particolarmente precisi e personalizzati;
- La cura è costituita da molti principi attivi che devono essere messi insieme in funzione della malattia e del malato;
- Il farmaco adatto non è reperibile in commercio.
Trattandosi di medicinali le preparazioni magistrali soggiacciono ad una rigorosa legislazione e, tranne pochi casi, richiedono sempre la ricetta medica.
Nella nostra Farmacia è possibile preparare tutti i tipi di farmaci, dai più semplici ai più complessi; il tutto con la qualità richiesta dalla normativa vigente stabilita dalla Farmacopea Italiana. Tale qualità é senz'altro paragonabile a quella fornita dall'industria.
A seconda del tipo di preparazione, del suo grado di complessità e delle attrezzature impiegate i tempi di attesa per la consegna del farmaco finito e convalidato sono variabili.
Il laboratorio della Farmacia Tolstoi può allestire preparati medicinali in forma di capsule, soluzioni, creme, unguenti, geli, cartine, paste. Tutti i preparati sono prodotti, secondo le nuove norme di buona preparazione, da personale qualificato e costantemente impegnato in corsi e seminari di formazione, per garantire un prodotto efficace, sicuro e qualitativamente accettabile.
Per diminuire l'attesa è possibile inoltrare via fax al numero 02-471303 oppure via mail a laboratorio@farmaciatolstoi.it la ricetta, che dovrà RIGOROSAMENTE essere presentata in orginale per il ritiro.
Le modalità di formazione dei prezzi delle preparazioni magistrali sono rigorosamente fissate dalla Tariffa Nazionale dei Medicinali che è un testo normativo emanato dal Ministero della Sanita. Tale testo ed ogni altro chiarimento sul prezzo può essere richiesto al farmacista al momento della prenotazione.
PRODOTTI GALENICI OFFICINALI: i prodotti galenici officinali sono delle formulazioni approvate dalla Commissione della Farmacopea Ufficiale, la cui composizione quali-quantitativa è riportata nel Formulario Nazionale. Anche in questo caso, il farmacista è responsabile solo della qualità delle sostanze utilizzate e della corretta tecnica di preparazione.
Le preparazioni galeniche officinali possono essere allestite preventivamente nella quantità necessaria a soddisfare le esigenze della farmacia per essere destinate ai pazienti che si servono di tale esercizio (galenici multipli). La loro preparazione in farmacia, pertanto, è indipendente dalla ricetta medica, che disciplina invece la loro dispensazione al pubblico. In relazione al tipo di sostanze presenti nella formulazione, i galenici officinali possono essere infatti dispensati a) senza ricetta medica b) ovvero con prescrizione medica ripetibile, c) non ripetibile o d) speciale. Il CODEX FOFI è parte integrante del Formulario Nazionale ed il farmacista è autorizzato all'allestimento in forma multipla e alla dispensazione senza obbligo di ricetta medica delle formulazioni in esso descritte.
Medicamenti e preparati galenici
I prodotti galenici sono una tradizionale forma di medicamento tramite la quale i farmacisti possono confezionare medicinali preparati su misura per i loro pazienti: anziani, bambini o altre persone affette da patologie particolari possono richiedere farmaci specifici e in dosaggi personalizzati alla Farmacia Tolstoi di Milano.
Il nostro laboratorio galenico
Il personale specializzato della Farmacia lavora nel moderno laboratorio galenico con la cura e la dedizione richieste da questo genere di professione. Il termine "galenico" deriva dal nome dello storico medico Galeno. Quelli per neonati e bambini sono tra i prodotti galenici più richiesti e, insieme agli altri articoli per l'infanzia, rappresentano una fondamentale offerta per i genitori che desiderano affidarsi alla competenza e alla serietà che da sempre caratterizzano la farmacia.
Prodotti parafarmaceutici e per la dermocosmesi
Per la clientela in cerca, invece, di prodotti parafarmaceutici, gli articoli per la pulizia e l'igiene personale, prodotti per la dermocosmesi, i prodotti per diete, per fisioterapie e tanti altri impieghi rappresentano un sicuro motivo d'interesse. Lo staff qualificato e professionale provvede anche alla misurazione della pressione sanguigna e al noleggio di strumenti e apparecchiature particolari come bombole di ossigeno, rapportandosi col cliente sempre in modo cortese e disponibile. Un aspetto fondamentale per mettere i pazienti a loro agio anche in situazioni delicate come quelle che spesso si presentano in questo genere di ambienti.
La dizione "preparato galenico" deriva dal nome di Galeno, un medico dell'antica Grecia che diffuse la pratica di comporre i rimedi medicamentosi miscelando varie sostanze di base. Le documentazioni della storia della farmacia testimoniano che sino a tutto il 18° secolo ed ai primi trent'anni del 19°, la maggior parte dei rimedi venduti in farmacia venivano composti direttamente dal farmacista, conferendo così allo stesso la figura professionale di preparatore tecnico piuttosto che dispensatore di farmaci.
Dopo la seconda guerra mondiale, con lo sviluppo dell'industrializzazione, la pratica della preparazione galenica, che da sempre costituiva l'aspetto caratterizzante la professione del farmacista, ha subìto una progressiva riduzione sino a considerarsi residuale. In effetti, la possibilità di poter disporre con immediatezza di farmaci via via sempre più numerosi, tecnicamente ineccepibili e terapeuticamente efficaci, realizzati da industrie farmaceutiche al passo con i progressi farmacologici e tecnico-farmaceutici ha indotto la classe medica a considerare elettivamente la specialità medicinale.
Ciò nonostante, il farmacista ha conservato il suo ruolo di preparatore di prodotti medicinali, seppure nell'ambito di particolari disposizioni legislative.
medicinali allestiti in farmacia
galenici magistrali: medicinali destinati a un determinato paziente e preparati in farmacia su prescrizione medica;
galenici ospedalieri: medicinali preparati nella farmacia ospedaliera e destinati a essere impiegati esclusivamente all'interno dell'ospedale;
galenici multipli: medicinali preallestiti, preparati nella farmacia aperta al pubblico o in quella ospedaliera in base alle formulazioni presenti nel capitolo Preparazioni Farmaceutiche Specifiche della F.U. XI (precedentemente facenti parte del Formulario Nazionale). Queste preparazioni sono destinate ai clienti della farmacia o all'interno dell'ospedale. Il farmacista è sempre responsabile solo della qualità delle sostanze utilizzate e della corretta tecnica di preparazione.
Le formulazioni indicate nel Formulario Nazionale, non più compreso nella F.U. XI, possono comunque essere preparate in quanto sono riportate in un testo ufficiale.
Preparazioni estemporanee
I galenici magistrali sono farmaci preparati dal farmacista in farmacia "secundum artem" su richiesta dei fruitori che presentano una prescrizione del medico, il quale indicando espressamente qualità e quantità di ogni componente per adattare la formulazione alle specifiche necessità del suo paziente, si assume le responsabilità relative all'efficacia e alla sicurezza della formulazione.
La fonte di legittimazione dell'operato del farmacista è dunque rappresentata esclusivamente dalla ricetta medica, poiché la formulazione quali-quantitativa non è codificata in alcun testo ufficialmente riconosciuto, ma è stabilita dal medico in funzione delle esigenze terapeutiche di ogni singolo paziente (personalizzazione della terapia).
Al farmacista compete il controllo della prescrizione medica per quanto riguarda esclusivamente gli aspetti tecnico-farmaceutici (compatibilità, dosaggio, ecc.) e legislativi (rispetto di specifiche norme, divieti, limitazioni, ecc.). Il farmacista è altresì responsabile della qualità delle sostanze utilizzate e della corretta tecnica di preparazione (le sostanze impiegate devono avere i requisiti prescritti nelle relative monografie riportate nella Farmacopea Ufficiale; le sostanze non iscritte in FU. devono essere comunque utilizzate dal farmacista allo stato di massima purezza, genuinità e ottima conservazione).
Il prodotto va allestito estemporaneamente, cioè al momento e pertanto non può ritenersi possibile una preparazione precedente alla prescrizione della ricetta medica.
Tutte le ricette galeniche magistrali, ripetibili o non ripetibili, hanno validità 3 mesi, ad eccezione delle prescrizioni di stupefacenti di II tabella, la cui validità è sempre di 30 giorni.
La consegna di una preparazione galenica al paziente è comunque subordinata alla complessità della preparazione stessa ed alla disponibilità da parte della farmacia sia delle attrezzature necessarie che delle materie prime. I tempi di attesa possono quindi essere diversi, ma il nostro impegno sarà sempre massimo nel garantire il tempo di attesa più breve, sempre nel rispetto delle Norme di Buona Preparazione (NBP) previste dalla Farmacopea Ufficiale della Repubblica Italiana ( F.U.I.)
La farmacia non stabilisce autonomamente il prezzo della preparazione galenica, ma segue le rigide direttive della "Tariffa Nazionale dei Medicinali e degli Onorari Professionali"; testo approvato dal Ministero della Salute in data 18/08/1993 e pubblicato sulla G.U. n°226 del 25/09/1993, consultabile in farmacia, da chiunque lo desideri, in qualsiasi momento.
Ogni ulteriore richiesta di chiarimento e di spiegazione da parte della clientela verrà prontamente soddisfatta da parte di personale laureato e altamente qualificato.
Inoltre, per ogni informazione sulla disponibilità dei prodotti necessari all'allestimento dei preparati potete contattarci
La dizione "preparato galenico" deriva dal nome di Galeno, un medico dell'antica Grecia che diffuse la pratica di comporre i rimedi medicamentosi miscelando varie sostanze di base. Le documentazioni della storia della farmacia testimoniano che sino a tutto il 18° secolo ed ai primi trent'anni del 19°, la maggior parte dei rimedi venduti in farmacia venivano composti direttamente dal farmacista, conferendo così allo stesso la figura professionale di preparatore tecnico piuttosto che dispensatore di farmaci.
La Galenica si divide in due gruppi principali:
preparati magistrali o formule magistrali: sono i medicinali preparati in farmacia in base ad una prescrizione medica destinata ad un particolare paziente; sono tecnicamente assimilabili ai preparati magistrali anche tutte le miscelazioni, diluizioni, ripartizioni, ecc., eseguite per il singolo paziente su indicazione medica.
Preparati officinali o formule officinali: sono quei medicinali preparati in farmacia in base alle indicazioni di una farmacopea dellU.E. e destinate ad essere fornite direttamente ai pazienti che si servono in tale farmacia.
Dopo la seconda guerra mondiale, con lo sviluppo dell'industrializzazione, la pratica della preparazione galenica, che da sempre costituiva l'aspetto caratterizzante la professione del farmacista, ha subito una progressiva riduzione sino a considerarsi residuale. In effetti, la possibilità di poter disporre con immediatezza di farmaci via via sempre più numerosi, tecnicamente ineccepibili e terapeuticamente efficaci, realizzati da industrie farmaceutiche al passo con i progressi farmacologici e tecnico-farmaceutici ha indotto la classe medica a considerare selettivamente la specialità medicinale. Oggi si sta assistendo ad una ripresa sempre maggiore della galenica, in particolare delle preparazioni magistrali vista la sempre maggiore esigenza di personalizzazione della prescrizione medica.
Facciamo alcuni esempi del perché oggi si ricorre al galenico magistrale:
Personalizzazione del dosaggio. Quando il dosaggio deve essere variato nel tempo o stabilito ad hoc per ogni paziente (anziani, bambini, in funzione del peso, della tolleranza individuale e altro ancora); è evidente che il farmaco industriale, commercializzato solo in dosaggi prestabiliti, non può soddisfare appieno tutte le possibili esigenze.
Medicinali difficilmente o non più reperibili. Farmaci orfani, cioè medicinali per malattie rare, o prodotti che non vengono più commercializzati perché non più remunerativi.
Medicinali instabili. Linstabilità chimica o fisica di un principio attivo non consente allindustria farmaceutica di produrre industrialmente un medicinale che lo contenga per via dei tempi legati alla commercializzazione, al contrario del preparato in farmacia che è estemporaneo e viene utilizzato subito dopo la preparazione.
Possibilità di associazione. Se motivazioni scientifiche o normative non lo sconsigliano o lo vietano, può essere utile, per ridurre il numero e la frequenza di somministrazione, associare in una stessa forma farmaceutica più principi attivi per pazienti con patologie concomitanti.
Possibilità di variare la forma farmaceutica. Il galenico consente di somministrare, per esempio, in forma di sciroppo, un prodotto che viene commercializzato solo in capsule o compresse ad un paziente che non è capace o non è in grado di inghiottirle.
Possibilità di variare gli eccipienti. Il galenico permette di modificare opportunamente gli eccipienti qualora quelli presenti nel medicinale prodotto industrialmente determinino allergie o intolleranze (tipica quella al lattosio o al glutine). Il problema riguarda anche gli integratori alimentari e i prodotti cosmetici per la presenza in questi ultimi, di sostanze farmacologicamente inattive, quali profumi o coloranti, spesso causa di allergie.
Possibilità di realizzare placebo. Sembra una eventualità rara, invece è relativamente frequente che il medico voglia ricorrere alla somministrazione di un preparato farmacolgicamente inattivo, che solo il farmacista è in grado di preparare.
Da quanto detto sopra si capisce come il concetto di galenica si è evoluto ai giorni nostri passando da una galenica di profitto ad una galenica di servizio.
Lattività del farmacista preparatore, quindi, è oggi orientata alle personalizzazione del medicinale fabbricato su misura del paziente e delle esigenze del medico prescrittore.
Lavvento delle NBP (norme di buona preparazione), inoltre, ha fatto si che anche nelle farmacie la qualità e la sicurezza dei preparati galenici sia al pari del medicinale prodotto industrialmente.
Laboratorio Galenico Magistrale
La Farmacia Tolstoi è ormai da anni un punto di riferimento per tutti quei medici che vogliano prescrivere medicinali "su misura" per i propri pazienti con formulazioni e dosi che non è possibile trovare in commercio già confezionati dall'industria farmaceutica ma che possono essere preparate appositamente per garantire il giusto farmaco alla giusta dose.
In capsule. Per facilità di assunzione e biodisponibilità dei principi attivi, sono la risposta più efficace ed immediata che molti medici prediligono. Lincapsulatrice semiautomatica, utilizzata sotto cappa ad alta assorbibilità, produce capsule di elevatissima precisione, le cuipolveri sono state perfettamente miscelate e micronizzate nellagitatore automatico, con il sistema lamellare o a biglie. Le capsule sono poi sigillate in blister con lablisteratrice automatica.
In laboratorio abbiamo più di 300 materie prime. L'esperto del settore, il Dr Sandro, è in grado di preparare, con le più moderne apparecchiature, svariati tipi di prodotto farmaceutico, personalizzando per il paziente per quel che riguarda il dosaggio e la forma farmaceutica. Per ulteriori informazioni sulle preparazioni, sulle materie prime disponibili e sui tempi di attesa delle preparazioni, contattare il responsabile del laboratorio, il Dr Sandro.
e-mail laboratorio: sandro@farmaciatolstoi.it
I nostri farmacisti preparatori
Da sempre associamo il nostro nome alla qualità dei prodotti galenici che uno staff di Farmacisti preparatori confezionano ogni giorno. Nel laboratorio sono presenti le più avanzate attrezzature per laproduzione ed il confezionamento sia di forme farmaceutiche solide (capsule, compresse e polveri in genere) che liquide(creme, unguenti, colluttori, sciroppi.).
Per sua natura il farmacista o speziale identifica, da sempre, la sua professione con quella di preparatore.
Oggi, ancora più di prima, laddove le esigenze salutistiche si sposano con una maggiore richiesta di personalizzazione del farmaco, il ruolo del farmacista preparatore assume maggiore importanza.
Lestrema professionalità del personale, e le attrezzature più moderne e sofisticate fanno si che il laboratorio della Farmacia Tolstoi risponda egregiamente alle più svariate richieste di preparazioni
I nostri preparati
Le compresse. Preferite alle capsule quandocè la necessità di somministrare in unica soluzione un quantitativo elevato di farmaci, oppure quando le capsule risultano difficilmente deglutibili; oltre a questo le compresse offrono il vantaggio di una maggiore stabilità alle temperature elevate ed una maggiore stabilità nel tempo. La comprimitrice che prepara le compresse, e che può lavorare fino ad 8 atmosfere,è una macchina di diretta derivazione di quelle industriali. Nel dosaggio necessariamente preciso dei principi attivi, e nella scelta degli eccipienti, si esplica la sapienza e la professionalità del farmacista preparatore, al fine di ottenere compresse non friabili e con il giusto grado di disgregazione per un ottimale assorbimento della medicina nellorganismo. Le compresse sono poi sigillate in blister, nella blisteratrice automatica.
Pomate e creme. La preparazione di pomate medicamentose e creme cosmetologiche, viene effettuata con ilCitoUngueator, che è un agitatore di fluidi i cui parametri: velocità, dinamicità e tempo,vengono controllati elettronicamente da un microchip, inserito nel sistema. Il confezionamento in vasetti con dispensatore o,limmissione in tubi pomata tramite lIntubettatrice termina rapidamente il processo di preparazione.
Nel rinnovato laboratorio della Farmacia Tolstoi si realizzano preparazioni galeniche e magistrali dietro presentazione di ricetta medica per numerosi disturbi:
- Preparazioni in Capsule monocomponenti
- Preparazioni dermatologiche
- Formulazioni fitoterapiche in sciroppi, gocce e capsule
Inoltre, puoi trovare linee di preparati galenici fitoterapici, cosmetici.
I Preparati Galenici sono preparazioni medicinali realizzate in farmacia da un farmacista. Si distinguono in :
Preparazioni Magistrali: allestite seguendo una prescrizione medica. In questo caso il medico può prescrivere dosaggi di principi attivi o miscele dei medesimi "personalizzati" per i singoli pazienti, consentendo a questi di accedere ad una terapia che non potrebbero seguire con farmaci standard prodotti industrialmente.
Preparati Officinali: allestiti sulla base di formulazioni riportate nelle Farmacopee Ufficiali Europee o in altri testi riconosciuti.
Questo tipo di preparazione in farmacia è soggetta a norme e procedure rigorose codificate nelle Norme di Buona Preparazione della Farmacopea Ufficiale Italiana per garantirne la qualità e la sicurezza al cliente utente.
Queste medicine e pratiche, nel loro insieme, sono di volta in volta connotate come: Complementari, non convenzionali, integrative, tradizionali, non ortodosse, olistiche, naturali, dolci, ed altro ancora. Costituiscono un insieme di terapie, talvolta considerate anche alternative, molto diffuse in Italia e nel resto del mondo. Le più conosciute sono lagopuntura e la medicina tradizionale cinese, lomeopatia, la fitoterapia, le manipolazioni osteo-articolari e la medicina ayurvedica.
2.Funzionano?
Nella maggior parte dei casi lefficacia è basata sulluso e la pratica consolidata, piuttosto che su evidenze prodotte con gli stessi metodi scientifici utilizzati per i trattamenti convenzionali.
Attualmente un numero crescente di studi ne avvalora limpiego in alcune situazioni: per esempio, lagopuntura per particolari tipi di dolore e la fitoterapia in alcune forme di depressione. In molti casi tecniche o prodotti di origine naturale possono giocare un ruolo utile nel miglioramento della qualità della vita piuttosto che per la cura delle malattie. In alcuni Paesi o Regioni sono offerte dai servizi sanitari pubblici.
3.Sono sicure?
Queste terapie sono in genere ritenute responsabili di minori effetti collaterali rispetto alle terapie convenzionali. E sbagliato, però, il concetto che i prodotti naturali (prodotti erboristici, integratori, fitoterapici, omeopatici, ecc.) siano sicuri per definizione; tutti possono provocare effetti collaterali, reazioni allergiche o possono interagire con altri farmaci. Oltretutto, per legge, non hanno un foglietto illustrativo con avvertenze o indicazioni per luso.
4.Quali sono i rischi?
La salute del cittadino può essere messa a rischio, quando queste terapie sono consigliate o prescritte in modo appropriato o senza la dovuta competenza, per uno o più dei seguenti motivi:
Assenza o ritardo di diagnosi
Ritardo o abbandono senza motivo di terapie appropriate
Sostituzione di medicinali convenzionali con preparati naturali non adeguati
Preparazioni domestiche con erbe spontanee non controllate e non sicure
Preparati contenenti piante o estratti non idonei, contaminati, adulterati o tossici
Prodotti a composizione sconosciuta o con etichette non adeguate
Assunzione di dosi non corrette
Assunzione contemporanea di prodotti naturali e farmaci di sintesi: in alcuni casi è possibile avere un aumento della tossicità dei farmaci o una riduzione della loro efficacia
5.Come informarsi?
Esistono riviste scientifiche o testi specifici dove si trovano informazioni controllate, sicure e documentate. Esistono tuttavia anche molti libri e riviste divulgative su queste terapie, che non sempre riportano dati affidabili, perché non verificati né verificabili, o comunque non documentati. Sempre più frequentemente Internet costituisce un punto di riferimento per ottenere informazioni su trattamenti medici anche non convenzionali o alternativi. Occorre però tener presente che un sito è affidabile se riporta il responsabile delle informazioni, le indicazioni per i contatti, la data di aggiornamento ed è privo di pubblicità per la vendita di prodotti.
Estratti Secchi Cinesi
I nostri estratti secchi, di marca KP, sono garantiti puri, certificati nell¡¯origine botanica ed analizzati a Bruxelles dall¡¯importatore Sinecura.
(ZI) SU ZI - Perilla frutescens (frutto)
AI YE - Artemisia argyi (foglia)
ARMILARIELLA
BA JI TIAN - Morinda officinalis (radice)
BAI BU - Stemona sessilifolia (radice)
BAI FU ZI - Typhonium giganteum (rizoma)
BAI GOU - Ginkgo biloba (seme)
BAI HE - Lilium brownii (bulbo) 0
BAI HUA SHE SHE CAO - Oldenlandia diffusa (erba)
BAI JI LI - Tribulis terrestris (frutto)
BAI JIANG CAO - Patrinia scabiosae folia (erba)
BAI JIE ZI - Brassica alba (seme)
BAI MAO GEN - Imperata cylindrica (rizoma)
BAI SHAO YAO - Paeonia lactiflora alba (radice)
BAI TOU WENG - Pulsatilla chinensis (radice)
BAI WEI - Cynanchum atratum (radice)
BAI XIAN PI - Dictamnus dasycarpus (corteccia)
BAI ZHI - Angelicae dahurica (radice)
BAI ZHU - Atractylodes macrocephala (rizoma)
BAI ZI REN - Platycladus orientalis (seme)
BAN BIAN LIAN - Lobelia chinensis (erba)
BAN LAN GEN - Isatidis tinctoria (radice)
BAN XIA - Pinellia ternata (rizoma)
BAN ZHI LIAN - Scutellaria barbata (pianta intera)
BEI SHA SHEN - Glehnia littoralis (radice)
BI XIE - Dioscorea tokoro (rizoma)
BIAN DOU - Dolichos lablab (seme)
BIAN XU - Polygonum aviculare (erba)
BO HE - Mentha haplocalyx (erba)
BU GU ZI - Psoralea corylifolia (frutto)
CANG ER ZI - Xanthium sibiricum (frutto) 0.22 21 Aggiungi
CANG ZHU - Atractylodes lancea (rizoma)
CE BAI YE - Platycladus orientalis (foglia)
CHAI HU - Bupleurum chinense (radice)
CHANG PU - Acorus gramineus (rizoma)
CHE QIAN CAO - Plantago asiatica (erba)
CHE QIAN ZI - Plantago asiatica (seme)
CHEN PI - Citrus reticulata (pericarpio)
CHI SHAO YAO - Paeonia lactiflora rubra (radice)
CHI XIAO DOU - Phaseolis calcaratus (seme)
CHONG WEI ZI - Leonurus heterophyllus (frutto)
CHUAN BEI MU - Fritillaria cirrhosa (bulbo)
CHUAN LIAN ZI - Melia toosendan (frutto)
CHUAN NIU XI - Cyathula officinalis (radice)
CHUAN XIN LIAN - Andrographis paniculatae (erba)
CHUAN XIONG - Ligusticum wallichii (rizoma)
ZZC53E CHUN GEN - Ailanthus altissima (corteccia)
ZZD04E DA FU PI - Areca catechu (pericarpio)
ZZD06E DA HUANG - Rheum palmatum (radice e rizoma)
ZZD17E DA ZAO - Ziziphus jujuba (frutto)
ZZD21E DAN DOU CHI - Glycine max (seme)
ZZD25E DAN SHEN - Salvia miltiorrhiza (radice)
ZZD28E DAN ZHU YE - Lophatherum gracile (erba)
ZZD31E DANG GUI - Angelica sinensis (radice)
ZZD32E DANG SHEN - Codonopsis pilosula (radice)
ZZD34E DENG XING CAO - Juncus effusus, (medulla)
ZZS55E DESCURAINA 0.37
ZZD38E DI FU ZI - Kochia scoparia (frutto)
ZZD39E DI GU PI - Lycium chinense (cortec.della radice)
ZZD42E DI YU - Sanguisorba officinalis (radice)
ZZD43E DING XIANG - Eugenia caryopyllata (fiore)
ZZD58E DU HUO - Angelica pubescens (radice)
ZZD59E DU ZHONG - Eucommia ulmoides (corteccia)
ZZE03E E ZHU - Curcuma zedoaria (rizoma)
ZZE10E ER CHA (HAI) - Acacia catechu (resina)
ZZF04E FAN XIE YE - Cassia angustifolia (foglia)
ZZF06E FANG FENG - Saposhnikovia divaricata (radice)
ZZF17E FU LING - Poria cocos (sclerotio)
ZZF19E FU PEN ZI - Rubus chingii, (frutto)
ZZF33E FU XIAO MAI - Triticum aestivum (frutto)
ZZG01E GAN CAO - Glycyrrhiza uralensis (radice)
ZZG04E GAN JIANG - Zingiber Officinale (rizoma)
ZZG10F GAO BEN - Ligusticum sinense (radice e rizoma)
ZZG12E GAO LIAN JIANG - Alpinia officinarum (rizoma)
ZZG13E GE GEN - Pueraria lobata (radice)
ZZG22E GOU QI ZI - Lycium chinense (frutto)
ZZG23E GOU TENG - Uncaria Sinensis (ramoscello)
ZZG24E GU SUI BU - Drynaria fortunei (rizoma)
ZZG33E GUA LOU - Trichosanthes kirilowii (frutto)
ZZG31E GUA LOU REN - Trichosanthes kirilowii (seme)
ZZG34E GUAN ZHONG - Dryopteris crassirhizoma (rizhoma)
ZZG48E GUI ZHI - Cinnamomum cassia (ramoscello)
ZZH15E HAI JIN SHA - Lygodium japonicum (spora)
ZZH17F HAN LIAN CAO - Eclipta prostrata (erba)
ZZH19E HE HUAN HUA - Albizzia julibrissin (fiore)
ZZH20E HE HUAN PI - Albizzia julibrissin (corteccia)
ZZH23E HE SHOU WU - Polygonum multiflorum (radice)
ZZH25E HE YE - Nelumbenis nuciferae (foglia)
ZZH31E HONG HUA - Carthamus tinctorius (fiore)
ZZH37E HOU PO - Magnolia officinalis (corteccia)
ZZH45E HU PO - Succinum (resina)
ZZH50E HU TAO REN - Juglanis regia (seme)
ZZH54E HUA SHI - Talcum & Kaolinum
ZZH62E HUANG BAI - Phellodendron amurense (corteccia)
ZZH68E HUANG LIAN - Coptis chinensis (rizoma)
ZZH69E HUANG QI - Astragalus membranaceus (radice)
ZZH70E HUANG QIN - Scutellaria baicalensis (radice)
ZZH74E HUO XIANG - Agastache rugosa (erba)
ZZJ05E JI XUE TENG - Spatholobum(caulis)
ZZJ10E JIANG HUANG - Curcuma longa (rizoma)
ZZJ11E JIANG XIAN - Dalbergia odorifera (legno)
ZZJ18E JIN QIAN CAO - Desmodium styracifolium (erba)
ZZJ21E JIN YIN HUA - Lonicera japonica (fiore)
ZZJ24E JING JIE - Schizonepeta tenuifolia (erba)
ZZJ26E JU HE - Citrus reticulata (seme)
ZZJ29E JU HUA - Chrysanthemum morifolium (fiore)
ZZJ32E JUE MING ZI - Cassia tora (seme)
ZZK07E KU SHEN - Sophora flavescens (radice)
ZZK09E KUAN DONG HUA - Tussilago farfara (fiore)
ZZK12E KUN BU - Laminaria japonica (tallo dell¡¯alga)
ZZL01E LAI FU ZI - Raphanus sativus (seme)
ZZL07E LI ZHI HE - Litchi chinensis (seme)
ZZL09E LIAN QIAO - Forsythia suspensa (frutto)
ZZL13E LIAN ZI - Nelumbo nucifera (seme)
ZZL16E LIAN ZI XIN - Nelumbo nucifera (plumula)
ZZL21E LIU HUANG - Sulfur
ZZL26E LONG DAN CAO - Gentiana scabra (radice)
ZZL27E LONG GU - Stegodon orientalis
ZZL28E LONG YAN ROU - Euphoria longan (arilla)
ZZL30E LOU LU - Rhaponticum seu echinops (radice)
ZZL33E LU BA ZI - Trigonella foenum-graecum (seme)
ZZL37E LU GEN - Phragmites communis (rizoma)
ZZL38E LU HUI - Aloe vera (erba)
ZZL43E LU LU TONG - Liquidambar formosana (frutto)
ZZL46E LUO SHI TENG - Trachelospermum jasminoides (caulis)
ZZM01E MA BO - Lasiosphaera fenzlii (fructificatio)
ZZM02E MA CHI XIANG - Portulaca oleracea (erba)
ZZM09E MAI MEN DONG - Ophiopogon japonicus (radice)
ZZM10E MAI YA - Hordeum vulgare (frutto)
ZZM11E MAN JING ZI - Vitex rotundifolia (frutto)
ZZM12E MANG XIAO - Mirabilitum
ZZM21E MI MENG HUA - Bubbleia officinalis (fiore)
ZZM24E MING FAN - Alunite
ZZM27E MO YAO - Commiphora myrrh (resina)
ZZM30E MU DAN PI - Paeonia suffruticosa (cortec.della radice)
ZZM32E MU GUA - Chaenomeles lagenaria (frutto)
ZZM34E MU LI - Ostrea gigas
ZZM50E MU ZEI - Equisetum hiemalie (erba)
ZZN03E NAN SHA SHEN - Adenophora tetraphylla (radice)
ZZN05E NIU BANG ZI - Arctium lappa (frutto)
ZZN09E NIU XI (HUAI) - Achyranthes bidentata (radice)
ZZN11E NU ZHEN ZI - Ligustrum lucidum (frutto)
scaphigera (seme)
ZZP04E PENG SHA - Borax
ZZP07E PI PA YE - Eriobotrya japonica (foglia)
ZZP11E PU GONG YING - Taraxacum mongolicum (erba)
ZZP15E PU HUANG - Typha orientalis (polline)
ZZQ08E QIAN CAO GEN - Rubia cordifolia (radice)
ZZQ10E QIAN HU - Peucedanum praeruptorum (radice)
ZZQ14E QIANG HUO - Notopterygium incisium (rizoma e radice)
ZZQ15E QIN JIAO - Gentiana macrophylla (radice)
ZZQ17E QIN PI - Fraxinus rhyncophylla (corteccia)
ZZQ21E QING DAI - Isatis tinctoria (pigmento)
ZZQ19E QING HAO - Artemisia annua (erba)
ZZQ22E QING XIANG ZI - Celosia argentea (erba)
ZZR05E REN DONG TENG - Lonicera japonica (ramo)
ZZR07E REN SHEN - Panax ginseng (radice)
ZZR10E ROU DOU KOU - Myristica fragrans (seme)
ZZR14E RU XIANG - Boswellia carterii (resina)
ZZR11E ROU GUI - Cinnamomum cassia (corteccia)
ZZS01E SAN LENG - Sparganium stoloniferum (rizoma)
ZZS04E SANG BAI PI - Morus alba (corteccia della radice)
ZZS06E SANG JI SHENG - Loranthus parasiticus (ramoscello)
ZZS10E SANG SHEN - Morus alba (frutto)
ZZS11E SANG YE - Morus alba (foglia)
ZZS13E SANG ZHI - Morus alba (ramoscello)
ZZS15E SHA REN - Amomum villosum (seme)
ZZS18E SHA YUAN ZI - Astragalus complanatus (seme)
ZZS00E SHAN CI GU - Tulipa edulis (bulbo)
ZZS20E SHAN DOU GEN - Sophora subprostrate (radice)
ZZS26E SHAN YAO - Dioscorea opposita (rizoma)
ZZS28E SHAN ZHA - Crataegus pinnatifida (frutto)
ZZS30E SHAN ZHU YU - Cornus officinalis (frutto)
ZZS32E SHANG LU - Phytolacca acinosa (radice)
ZZS34E SHE CHUAN ZI - Cnidium monnieri (frutto)
ZZS35E SHE GAN - Belamcanda chinensis (rizoma)
ZZS39E SHEN QU - Massa medica fermentata (erbe)
ZZS41E SHENG DI HUANG - Rehmannia glutinosa (radice)
ZZS44E SHENG JIANG - Zingiber Officinale (rizoma fresco)
ZZS46E SHENG MA - Cimicifuga foetida (rizoma)
ZZS53E SHI GAO - Gypsum fibrosum
ZZS56E SHI JUE MING - Haliotis diversicolor (conchiglia)
ZZS70E SHU DI HUANG - Rehmannia glutinosa praeparata (radice)
ZZS83E SU MU - Caesalpinia sappan (legno)
ZZS91E SUAN ZAO REN - Ziziphus jujuba spinosa (seme)
ZZS92E SUO YANG - Cynomorium songaricum (erba)
ZZT04E TAI ZI SHEN - Pseudostellaria heterophylla (radice)
ZZT05E TAN XIANG - Santalum album (legno)
ZZT06E TAO REN - Prunus persica (seme)
ZZT08E TIAN HUA FEN - Trichosanthes kirilowii (radice)
ZZT10E TIAN MEN DONG - Asparagus cochinchinensis (radice)
ZZT11E TIAN NAN XING - Arisaema consanguineum (rizoma)
ZZT23E TU FU LING - Smilax glabra (rizoma)
ZZT26E TU SI ZI - Cuscuta chinensis (seme)
ZZM36E VLADIMIRIA
ZZW01E WA LENG ZI - Arca inflata (conchiglia)
ZZW04E WANG BU LIU XIN - Vaccaria segetalis (seme)
ZZW07E WEI LING XIANG Clematis chinensis (radice)
ZZW10E WU JIA PI - Acanthopanax gracilistylus (corteccia)
ZZW12E WU JIA SHENG - Eleuterococco senticosus (radice)
ZZW09E WU MEI - Prunus mume (frutto)
ZZW17E WU WEI ZI - Schisandra chinensis (frutto)
ZZW19E WU YAO - Lindera strychnifolia (radice)
ZZW23E WU ZHU YU - Evodia rutaecarpa (frutto)
ZZX05E XI XIAN CAO - Siegesbeckia orientalis (erba)
ZZX10E XIA KU CAO - Prunella vulgaris (spiga) 0.22
ZZX11E XIAN HE CAO - Agrimonia pilosa (erba) 0.22
ZZX12E XIAN MAO - Curculigo orchioides (rizoma)
ZZX17E XIANG FU - Cyperus rotundus (rizoma) 0.21
ZZX20E XIAO HUI XIANG - Foenicul vulgaris (frutto)
ZZX23E XIE BAI - Allium chinensis (bulbo)
ZZX25E XIN YI HUA - Magnolia liliflora (fiore)
ZZX27E XING REN - Prunus armeniaca (seme)
ZZX31E XU DUAN - Dipsacus asper (radice)
ZZX37E XUAN SHEN - Scrophularia (radice)
ZZX40E XUE JIE - Daemonorops draco (resina)
ZZY05E YANG QI SHI - Actinolium (Calcium magnesium)
ZZY10E YE JIAO TENG - Polygonum multiflorum (caulis)
ZZY21E YI ZHI REN - Alpinia oxyphylla (frutto)
ZZY16E YI MU CAO - Lonurus heterophyllus (erba)
ZZY20E YI YI REN - Coix lachrymajobi (seme)
ZZY22E YIN CHAI HU - Stellaria dichotoma (radice)
ZZY23E YIN CHEN HAO - Artemisia capillaris (erba)
ZZY36E YU JIN - Curcuma aromatica (radice)
ZZY37E YU LI REN - Prunus japonica (seme)
ZZY40E YU XING CAO - Houttuynia cordata (erba)
ZZZ06E ZAO XIU - Paris polyphylla (rizoma)
ZE LAN - Lycopi lucidi (erba)
ZE XIE - Alisma plantago-aquatica (rizoma)
ZHE BEI MU - Fritillaria verticillata (bulbo)
ZHE SHI - Haematitum
ZHEN ZHU MU - Pteria margaritafera (conchiglia)
ZHI GAN CAO - Glycyrrhiza uralensis (radice)
ZHI KE - Citrus aurantium (frutto)
ZHI MU - Anemarrhena asphodeloides (rizoma)
ZHI SHI - Citrus aurantium immaturus (frutto)
ZHI ZI - Gardenia jasminoides (frutto)
ZHU RU - Bambusae (caulis)
ZI CAO - Arnebia euchroma (radice)
ZI HUA DI DING - Viola yedoensis
ZI SU YE - Perilla frutescens (foglia)
ZI WAN - Aster tataricus (radice)
Da un punto di vista chimico, gli olii essenziali sono linsieme delle sostanze volatili ricavate dalle piante per spremitura, distillazione in corrente di vapore od estrazione mediante solventi volatili.
Quelli ottenuti per distillazione si presentano spesso sotto forma liquida, di vari colori (generalmente dal giallo al bruno), quelli ottenuti mediante altri metodi sono di aspetto semi-solido.
Spesso sono costituiti da miscele di oltre 50 componenti, tra cui ritroviamo soprattutto derivati terpenici e composti organici ossigenati. In cosmetica, sono largamente impiegati come sostanze funzionali.
In farmaceutica, hanno da sempre un certo utilizzo per la preparazione di idrolati, alcolati o anche direttamente tal quali come correttivi dei caratteri organolettici. Ultimamente, sono impiegati sistematicamente anche in medicina alternativa e, in particolare, nella pratica dell aromaterapia.
Gli olii essenziali elencati di seguito sono quelli di produzione italiana. Disponiamo, inoltre, della gamma completa degli olii essenziali di importazione diretta dall'origine, per i quali sono disponibili le relative schede tecniche.
OL.ES.11 OL. ES. ARANCIO AMARO CITRUS AURANTIUM AMARA OIL
OL.ES.2 OL.ES. ACHILLEA MILLEFOGLIE ACHILLEA MILLEFOLIUM OIL
OL.ES.14 OL.ES. ARANCIO DOLCE CITRUS AURANTIUM DULCIS OIL
OL.ES.210 OL.ES. GAROFANO CHIODI PHARMA GRADE EUGENIA CARYOPHYLLUS OIL
OL.ES.177 OL.ES. LEMONGRASS
OL.ES.1 OL.ES.ABETE BIANCO ABIES PECTINATA OIL
OL.ES.4 OL.ES.AGLIO ALLIUM SATIVUM OIL
OL.ES.174 OL.ES.ANETO ANETHUM GRAVEOLENS SEED OIL
OL.ES.5 OL.ES.ANGELICA RADICI ANGELICA ARCHANGELICA OIL
OL.ES.6 OL.ES.ANGELICA SEMI ANGELICA ARCHANGELICA
OL.ES.8 OL.ES.ANICE STELLATO BADIANA ILLICIUM VERUM OIL
OL.ES.9 OL.ES.ANICE VERDE PIMPINELLA ANISUM OIL
OL.ES.17 OL.ES.BASILICO PIEMONTE OCIMUM BASILICUM OIL
OL.ES.18 OL.ES.BAY ST.THOMAS PIMENTA ACRIS OIL
OL.ES.21 OL.ES.BERGAMOTTO CITRUS AURANTIUM BERGAMIA OIL
OL.ES.19 OL.ES.BERGAMOTTO ESENTE FUROCUM CITRUS AURANTIUM BERGAMIA OIL
OL.ES.22 OL.ES.BETULLA RETTIFICATA BETULA ALBA OIL
OL.ES.23 OL.ES.BOIS DE ROSE ANIBA ROSAEODORA OIL
OL.ES.26 OL.ES.CAJEPUT MELALEUCA LEUCADENDRON OIL
OL.ES.27 OL.ES.CALAMO AROMATICO ACORUS CALAMUS OIL
OL.ES.28 OL.ES.CAMOMILLA BLEU CHAMOMILLA RECUTITA OIL
OL.ES.29 OL.ES.CAMOMILLA ROMANA ANTHEMIS NOBILIS OIL
OL.ES.30 OL.ES.CANANGA CANANGA ODORATA MACROPHYLLA FLOWER OIL
OL.ES.31 OL.ES.CANFORA CINESE 35% CINNAMOMUM CAMPHORA
OL.ES.32 OL.ES.CANNELLA CEYLON CINNAMOMUM ZEYLANICUM OIL
OL.ES.150 OL.ES.CANNELLA CEYLON FOGLIE CINNAMOMUM ZEYLANICUM LEAF OIL
OL.ES.34 OL.ES.CANNELLA CINA (CASSIA OIL) CINNAMOMUM CASSIA OIL
OL.ES.33 OL.ES.CANNELLA CORTECCIA CINNAMOMUM ZEYLANICUM OIL
OL.ES.36 OL.ES.CARDAMOMO ELETTARIA CARDAMOMUM OIL
OL.ES.37 OL.ES.CAROTA DAUCUS CAROTA OIL
OL.ES.38 OL.ES.CARVI RETTIFICATO CARUM CARVI OIL
OL.ES.40 OL.ES.CEDRO SELEZIONE CITRUS MEDICA VULGARIS PEEL OIL
OL.ES.42 OL.ES.CIPOLLA ALLIUM CEPA OIL
OL.ES.43 OL.ES.CIPRESSO CUPRESSUS SEMPERVIRENS OIL
OL.ES.44 OL.ES.CITRONELLA CEYLON CYMBOPOGON NARDUS OIL
OL.ES.46 OL.ES.CITRONELLA GIAVA CYMBOPOGON NARDUS OIL
OL.ES.47 OL.ES.CORIANDOLI CORIANDRUM SATIVUM OIL
OL.ES.49 OL.ES.CUMINO CUMINUM CYMINUM OIL
OL.ES.52 OL.ES.ESTRAGONE ARTEMISIA DRACUNCULUS OIL
OL.ES.53 OL.ES.EUCALIPTUS GLOBULUS EUCALYPTUS GLOBULUS OIL
OL.ES.54 OL.ES.FINOCCHIO AMARO FOENICULUM VULGARE OIL
OL.ES.55 OL.ES.FINOCCHIO DOLCE FOENICULUM VULGARE OIL
OL.ES.56 OL.ES.GALBANO FERULA GALBANIFLUA OIL
OL.ES.57 OL.ES.GAROFANO CHIODI EUGENIA CARYOPHYLLUS OIL
OL.ES.154 OL.ES.GAROFANO FOGLIE EUGENIA CARYOPHYLLUS LEAF OIL
OL.ES.58 OL.ES.GERANIO AFRICA PELARGONIUM GRAVEOLENS OIL
OL.ES.59 OL.ES.GERANIO BOURBON PELARGONIUM GRAVEOLENS OIL
OL.ES.167 OL.ES.GERANIO EGITTO PELARGONIUM GRAVEOLENS OIL
OL.ES.60 OL.ES.GERANIO PALMAROSA CYMBOPOGON MARTINI OIL
OL.ES.170 OL.ES.GINEPRO BACCHE JUNIPERUS COMMUNIS OIL
OL.ES.61 OL.ES.GINEPRO BACCHE RETT. JUNIPERUS COMMUNIS OIL
OL.ES.64 OL.ES.IPERICO HYPERICUM PERFORATUM OIL
OL.ES.65 OL.ES.ISSOPO HYSSOPUS OFFICINALIS OIL
OL.ES.67 OL.ES.LAURO NOBILE LAURUS NOBILIS OIL
OL.ES.69 OL.ES.LAVANDA BARREME LAVANDULA ANGUSTIFOLIA OIL
OL.ES.70 OL.ES.LAVANDA DETERPENATA LAVANDULA ANGUSTIFOLIA OIL
OL.ES.72 OL.ES.LAVANDA MIRAVALLE LAVANDULA ANGUSTIFOLIA OIL
OL.ES.73 OL.ES.LAVANDA MONTE BIANCO LAVANDULA ANGUSTIFOLIA OIL
OL.ES.76 OL.ES.LAVANDINO LAVANDA HYBRIDA OIL
OL.ES.78 OL.ES.LEGNO CEDRO CINA CEDRUS ATLANTICA OIL
OL.ES.79 OL.ES.LEGNO CEDRO VIRGINIA JUNIPERUS VIRGINIANA OIL
OL.ES.81 OL.ES.LEGNO RODIO ANIBA ROSAEODORA OIL
OL.ES.83 OL.ES.LIMETTA DISTILLATA CITRUS AURANTIFOGLIA OIL
OL.ES.84 OL.ES.LIMONE CITRUS MEDICA LIMONUM OIL
OL.ES.180 OL.ES.LITSEA CUBEBA LITSEA CUBEBA OIL
OL.ES.87 OL.ES.MACIS MYRISTICA FRAGRANS OIL
OL.ES.88 OL.ES.MAGGIORANA ORIGANUM MAJORANA OIL
OL.ES.90 OL.ES.MANDARINO CITRUS NOBILIS OIL
OL.ES.157 OL.ES.MELALEUCA - TRATREE OIL MELALEUCA ALTERNIFOLIA OIL
OL.ES.152 OL.ES.MELISSA MELISSA OFFICINALIS OIL
OL.ES.92 OL.ES.MENTA CRISPA 80% MENTHA VIRIDIS OIL
OL.ES.228 OL.ES.MENTA PIPERITA TRIRETT. PH.EUR. MENTHA PIPERITA OIL
OL.ES.94 OL.ES.MENTA PIPERITA TRIRETTIFICATA MENTHA PIPERITA OIL
OL.ES.96 OL.ES.MENTA TRIRETTIFICATA MENTHA ARVENSIS OIL
OL.ES.172 OL.ES.MIRRA COMMIPHORA MYRRHA OIL
OL.ES.99 OL.ES.MIRTO MYRTUS COMMUNIS OIL
OL.ES.101 OL.ES.NEROLY SUI FIORI CITRUS AURANTIUM AMARA OIL
OL.ES.102 OL.ES.NIAOULY Bot. MELALEUCA VIRIDIFLORA
OL.ES.183 OL.ES.NIAOULY FU MELALEUCA VIRIDIFLORA
OL.ES.103 OL.ES.NOCE MOSCATA MYRISTICA FRAGRANS OIL
OL.ES.104 OL.ES.ORIGANO ORIGANUM VULGARE OIL
OL.ES.105 OL.ES.PALMAROSA CYMBOPOGON MARTINI OIL
OL.ES.106 OL.ES.PATCHOULY PENANG POGOSTEMON CABLIN OIL
OL.ES.107 OL.ES.PEPE NERO PIPER NIGRUM OIL
OL.ES.108 OL.ES.PETITGRAIN BERGAMOTTIER CITRUS AURANTIUM BERGAMIA OIL
OL.ES.109 OL.ES.PETITGRAIN BIGARADE CITRUS AURANTIUM AMARA OIL
OL.ES.111 OL.ES.PETITGRAIN CITRONNIER CITRUS MEDICA LIMONUM OIL
OL.ES.112 OL.ES.PETITGRAIN MANDARINIER CITRUS NOBILIS OIL
OL.ES.113 OL.ES.PETITGRAIN PARAGUAY CITRUS AURANTIUM AMARA OIL
OL.ES.114 OL.ES.PINO AMERICANO PINUS PALUSTRIS OIL
OL.ES.115 OL.ES.PINO MARITTIMO PINUS PINASTER OIL
OL.ES.240 OL.ES.PINO MUGO PINUS PUMILIO OIL
OL.ES.116 OL.ES.PINO PUMILIO PINUS PUMILIO OIL
OL.ES.118 OL.ES.PINO SIBERIANO PINUS
OL.ES.119 OL.ES.PINO SILVESTRE PINUS SYLVESTRIS LEAF OIL
OL.ES.178 OL.ES.POMPELMO CITRUS GRANDIS OIL
OL.ES.122 OL.ES.ROSA BULGARA ROSA DAMASCENA OIL
OL.ES.125 OL.ES.ROSMARINO RIVIERA ROSMARINUS OFFICINALIS OIL
OL.ES.126 OL.ES.RUTA RUTA GRAVEOLENS OIL
OL.ES.127 OL.ES.SALVIA OFFICINALE SALVIA OFFICINALIS OIL
OL.ES.128 OL.ES.SALVIA SCLAREA SALVIA SCLAREA OIL
OL.ES.207 OL.ES.SANDALO AMYRIS SANTALUM ALBUM OIL
OL.ES.160 OL.ES.SANDALO DELLE INDIE SANTALUM ALBUM OIL
OL.ES.129 OL.ES.SANDALO MYSORE SANTALUM ALBUM OIL
OL.ES.130 OL.ES.SANTOREGGIA SATUREIA HORTENSIS OIL
OL.ES.132 OL.ES.SEDANO APIUM GRAVEOLENS OIL
OL.ES.133 OL.ES.SPIGO LAVANDULA SPICA FLOWER OIL
OL.ES.134 OL.ES.TAGETE
OL.ES.135 OL.ES.TANACETO TANACETUM VULGARE OIL
OL.ES.136 OL.ES.THUJA THUYA OCCIDENTALIS OIL
OL.ES.137 OL.ES.TIMO BIANCO THYMUS VULGARIS OIL
OL.ES.139 OL.ES.TIMO ROSSO THYMUS VULGARIS OIL
OL.ES.140 OL.ES.TIMO SERPILLO THYMUS SERPYLLUM OIL
OL.ES.141 OL.ES.TREMENTINA TURPENTINE
OL.ES.143 OL.ES.VALERIANA VALERIANA OFFICINALIS OIL
OL.ES.179 OL.ES.VERBENA LIPPIA CITRIODORA OIL
OL.ES.144 OL.ES.VETIVER BOURBON VETIVERIA ZIZANIOIDES OIL
OL.ES.145 OL.ES.WINTERGREEN GAULTHERIA PROCUMBENS OIL
OL.ES.146 OL.ES.YLANG YLANG EXTRA CANANGA ODORATA OIL
OL.ES.168 OL.ES.YLANG YLANG I CANANGA ODORATA OIL
OL.ES.169 OL.ES.YLANG YLANG II CANANGA ODORATA OIL
OL.ES.147 OL.ES.ZENZERO ZINGIBER OFFICINALIS OIL
Codice Nome Inci
JALU.1 ACIDO JALURONICO SALE SODICO SODIUM HYALURONATE
ACID.12 ACIDO JALURONICO SALE SODICO SOL. 0,8% SODIUM HYALURONATE
ALFA3 ALFA BISABOLOLO NATURALE BISABOLOL
ALLAN.1 ALLANTOINA ALLANTOIN
ALOE1 ALOE VERA POLVERE SPRAY DRIED ALOE BARDENSIS
AZUL.3 AZULENE INTEGRALE 100% GUAIAZULENE
BENZ.5 BENZOFENONE 3 BENZOPHENONE-3
BENZ.6 BENZOFENONE 4 BENZOPHENONE-4
BURRO3 BURRO DI KARITE' BUTYROSPERMUM PARKII BUTTER
DERMI.1 DERMIDROL SODIUM PCA
DERMI.3 DERMIDROL L LAURYL PCA
DERMI.4 DERMIDROL Z ZINC PCA
VITAM.5 DERMOL F LINSEED ACID
VITAM.4 DERMOL F ESTERE ETILICO ETHYL LINOL LINOLENATE
DERMOL1 DERMOL1 CAPRYLIC / CAPRIC TRIGLYCERIDE
FATTY.1 FATTYLAN CETEARYL ALCOHOL (25 - 50%) CETEARETH-3 (25 - 50%) HYDROGENATED LARD (25 - 50%) SODIUM LAURYL SULFATE ( 1 - 5 %)
FATTY.2 FATTYLAN VEGETALE CETEARYL ALCOHOL (25 - 50%) CETEARETH-3 (25 - 50%) HYDROGENATED VEGETABLE OIL (25 - 50%) SODIUM LAURYL SULFATE (1 - 5 %)
FLUI.2 FLUISOL 87 ETHYLHEXYL DIMETHYL PABA
FLUI.5 FLUISOL CRY OCTOCRYLENE
FLUI.4 FLUISOL MDBM BUTYL METHOXYDIBENZOYL METHANE
FLUI.6 FLUISOL OMC ETHYLHEXYL METHOXYCINNAMATE
IODO.1 IODOGENE HYDROXYPROPIL BISTRIMONIUM DIIODIDE
LINOL.1 LINOLEATO ETILE ETHYL LINOLEATE
MENTO.1 MENTOLO NATURALE CRISTALLI MENTHOL
MIRIS.1 MIRISTATO ISOPROPILE ISOPROPYL MYRISTATE (55 - 65%) + ISOPROPYL PALMITATE (25 - 40%)
OL.ES.230 OL.ES. MELALEUCA PHARMA MELALEUCA ALTERNIFOLIA OIL
PIRO.1 PIROCTONE OLAMINE PIROCTONE OLAMINE
RESI.1 RESINA 64 PVP / VA COPOLYMER
TRIC.1 TRICLOROIDROSSI DIFENIL ETERE TRICLOSAN
UBIDE.1 UBIDECARENONE UBICHINONE
VITA.1 VITABIOSOL S HYDROGENATED POLYISOBUTENE
VITAM.2 VITAMINA A PALMITATO RETINYL PALMITATE
VITAM.3 VITAMINA E ACETATO TOCOPHERYL ACETATE
Si tratta di una vasta gamma di olii vegetali raffinati di alta qualità, di grado cosmetico o farmaceutico, per i più diversi impieghi in formulazioni cosmetiche nutrienti, restitutive, emollienti, antirughe, ecc.
Gli olii di seguito elencati sono quelli di maggior consumo. Disponiamo, inoltre, della gamma completa degli olii vegetali (girasole, mais, soia, sesamo, ecc.) come pure di altri olii vegetali particolari (Neem, Argan, Pecan, ecc.), per i quali sono disponibili le relative schede tecniche.
GERM.2 GERMINOSOL - Olio Germe di Grano TRITICUM VULGARE GERM OIL
OLIO1 OLIO ARACHIDI ARACHIS HYPOGAEA OIL
OLIO79 OLIO ARGAN ARGANIA SPINOSA OIL
OLIO86 OLIO AVENA AVENA SATIVA BRAN EXTRACT
OLIO2 OLIO AVOCADO EXTRA PERSEA GRATISSIMA OIL
OLIO68 OLIO AVOCADO RAFFINATO CHIARO PERSEA GRATISSIMA OIL
OLIO71 OLIO BABASSU ORBIGNYA OLEIFERA OIL
OLIO48 OLIO BORRAGINE BORAGO OFFICINALIS SEED OIL
OLIO59 OLIO CANAPA CANNABIS SATIVA SEED OIL
OLIO7 OLIO CARTAMO CARTHAMUS TINCTORIUS OIL
OLIO8 OLIO COCCO RAFFINATO COCOS NUCIFERA OIL
OLIO69 OLIO COTONE GOSSYPIUM OIL
OLIO10 OLIO GIRASOLE HELIANTHUS ANNUS SEED OIL
OLIO11 OLIO JOJOBA SIMMONDSIA CHINENSIS OIL
OLIO80 OLIO KARITE' BUTYROSPERMUM PARKII OIL
OLIO46 OLIO KUKUI ALEURITES MOLUCCANA NUT OIL
OLIO12 OLIO LINO LINUM USITATISSIMUM OIL
OLIO45 OLIO MACADAMIA MACADAMIA TERNIFOLIA SEED OIL
OLIO13 OLIO MAIS ZEA MAYS OIL
OLIO52 OLIO MANDORLE DOLCI PRUNUS AMYGDALUS DULCIS OIL
OLIO82 OLIO NEEM MELIA AZADIRACHTA SEED OIL
OLIO18 OLIO NOCCIOLO ALBICOCCA PRUNUS ARMENIACA KERNEL OIL
OLIO19 OLIO NOCCIOLO DI PESCA PRUNUS PERSICA KERNEL OIL
OLIO21 OLIO OLIVA RAFFINATO OLEA EUROPAEA OIL
OLIO70 OLIO PAPAVERO PAPAVER RHOEAS
OLIO56 OLIO PER MALLO NOCE ARACHIS HYPOGAEA OIL
OLIO50 OLIO PRIMULA OENOTHERA BIENNIS OIL
OLIO54 OLIO PULA DI RISO ORYZA SATIVA BRAN OIL
OLIO88 OLIO RIBES NERO RIBES NIGRUM SEED OIL
OLIO25 OLIO RICINO RAFFINATO RICINUS COMMUNIS OIL
OLIO57 OLIO ROSA MOUSQUETA ROSA MOSCHATA OIL
OLIO27 OLIO SESAMO PHARMA SESAMUM INDICUM OIL
OLIO29 OLIO SOIA GLYCINE SOJA OIL
OLIO36 OLIO VINACCIOLI VITIS VINIFERA SEED OIL
L'aglio, tante qualità tutte da scoprire
Tutti hanno ben presenti le straordinarie qualità dell'aglio in cucina. Ma quanti conoscono invece le sue altrettanto straordinarie proprietà nell'ambito della salute? Alcuni degli effetti benefici dell'aglio erano già noti agli antichi Egizi che lo usavano comunemente, e in grandi quantità, come rimedio antifatica. Nel Medioevo poi, all'aglio si attribuiva addirittura il potere di scacciare il diavolo, tant'è che lo si usava nelle pozioni magiche.
Qual è il nucleo di verità delle antiche leggende? Oggi, la scienza ci dice che questa piccola pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Liliacee e originaria dell'Asia centrale, ha un influsso positivo sul sistema circolatorio. Aiuta cioè a combattere dei temuti nemici che sono, oggi più che mai, tra le principali cause dell''ictus, dell'infarto e di altre gravi malattie cardiovascolari: il colesterolo e gli altri grassi che si accumulano nel sangue. Colesterolo e grassi infatti, se presenti in grandi quantità, possono stratificarsi, con il tempo, sulla superficie interna dei vasi sanguigni dando origine alle cosiddette placche aterosclerotiche.
II sangue, ostacolato da queste formazioni, scorre più lentamente e con difficoltà mentre il cuore, per far giungere ossigeno sufficiente agli organi e ai tessuti, è costretto a sovraccaricarsi di lavoro, con tutto ciò che questo comporta: affaticamento e conseguente rischio di malattie.
La situazione peggiora ulteriormente se anche le piastrine, ovvero le particelle responsabili della coagulazione del sangue, cominciano ad aggregarsi: il sangue infatti aumenta di densità e circola ancora più lentamente. Naturalmente, per combattere in modo radicale questi problemi, bisognerebbe cambiare abitudini alimentari e stile di vita; può però venirci in aiuto una pianticella di uso quotidiano: l'aglio.
Il bulbo fresco dell'aglio infatti contiene una particolare sostanza che si chiama alliina.
La molecola dell'alliina sì trasforma rapidamente in un'altra sostanza, I'allicina, che ha la preziosa proprietà di ridurre la quantità di grassi e di colesterolo presenti nel sangue e di impedire l'aggregazione delle piastrine. Inoltre, l'allicina dilata i vasi sanguigni, riducendo la pressione arteriosa. Il sangue può tornare così a fluire liberamente e il cuore non deve affaticarsi.
L'aglio dunque fa decisamente bene. Ma questo che cosa implica? Che per conservarci in salute dobbiamo mangiare ogni giorno spaghetti aglio e olio o bruschette? Per la fortuna di tutti coloro che a tavola non hanno una passione sfrenata per l'aglio la risposta è no. Numerosi studi clinici hanno evidenziata infatti che l'aglio esercita i suoi effetti benefici sull'organismo anche se assunto sotto forma di estratto secco. Una piccola dose quotidiana (500, 600 milligrammi) presa per almeno tre mesi consecutivi, è più che sufficiente per esercitare una buona protezione cardiovascolare, purché però l'estratto sia, come si dice in linguaggio tecnico, titolato in alliina minimo 1%.
Questa frasetta, che troverete probabilmente scritta in piccolo sulla confezione, contiene in realtà un'informazione di grande importanza: indica infatti la percentuale di alliina presente nell'aglio secco, e cioè la percentuale della sostanza in cui (attraverso l'allicina che è il suo diretto derivato) sono effettivamente concentrate le doti salutistiche dell'aglio. Un aglio senza alliina non servirebbe a niente. Anzi, perché l'aglio passa esercitare la sua azione benefica in modo ottimale, la percentuale di alliina non deve essere inferiore all'1%.
Di fatto però, nell'aglio secco, questa percentuale non è fissa, ma può variare da estratto a estratto. Quindi fate attenzione quando scegliete il vostro aglio: non prendete il primo che vi capita, ma chiedete consiglio al farmacista e soprattutto leggete bene le indicazioni scritte sulla confezione. Ricordatevi che se acquistate un tipo d'aglio povero di alliina rischiate poi di doverne consumare una quantità spropositata per poter godere dei suoi benefici. E se in un primo momento vi sembrerà anche di risparmiare, scoprirete con il tempo di aver speso invece molto di più: perché i risultati tarderanno ad arrivare e dovrete insistere con la terapia più del necessario. Un altro suggerimento: attenzione all'estratto secco di aglio inodore e insapore. Forse qualcuno ve lo consiglierà facendovi balenare davanti l'illusione che i benefici dell'estratto secco di aglio possano essere disgiunti dalle sue caratteristiche meno gradevoli (almeno per alcuni). In realtà non è così: l'allicina, e cioè, come abbiamo visto, la sostanza che deriva direttamente dall'allíina, è anche responsabile del caratteristico profumo della nostra pianta. Quindi, se vi capita di assaggiare un estratto secco di aglio inodore e insapore, vuol dire che 1¡¯allicina è assente, oppure è troppo poca o si è deteriorata, e quindi siamo in presenza di un aglio, per così dire, non "attivo" Oppure, vi può succedere di trovarvi in presenza di un aglio dove l'allicina c'è, ma in percentuale insufficiente. Anche in questo caso la cura potrebbe non dare i risultati sperati, a meno che, per introdurre un quantitativo di allicina sufficiente, non trangugiate metà della confezione del prodotto!
Questa soluzione, oltre che scomoda, è poco conveniente sul piano economico. Infatti spesso accade che prodotti diversi a base di aglio presentino prezzi molto simili, indipendentemente dal contenuto di sostanze attive. È molto importante quindi scegliere con attenzione il prodotto e, soprattutto, non pensare che tutti gli estratti di questa pianta siano ugualmente efficaci.
Un aglio veramente efficace, dove l'allicina sia presente nella giusta percentuale, ha inoltre altre preziose proprietà, oltre a quella di proteggere le nostre vene e le nostre arterie. L'allicína infatti esercita anche un'efficace azione disinfettante contro i virus, i batteri e i funghi presenti nell'intestino e nelle vie urinarie. Che dire di più? L'aglio è un alimento sano e può essere consumato da tutti, a qualsiasi età.
Sono veramente pochi i casi in cui lo si sconsiglia e che qui ricordiamo per scrupolo: è meglio non assumere aglio in presenza di ulcera gastrica e duodenale, se si stanno già assumendo farmaci anticoagulanti (l'aglio infatti, come abbiamo visto, aiuta a rendere il sangue più fluido) e, naturalmente, in presenza di particolari intolleranze.
ACNE
Bardana, Carciofo estratto secco
Una o due capsule di entrambi prima dei pasti
ACIDI URICI
Tarassaco, Betulla estratto secco
Una o due capsule dell'uno o dell'altro al giorno
AEROFAGIA
Verbena e Finocchio estratto secco miscelati al 50%
2- 3 capsule dopo pranzo e dopo cena per un mese e poi al bisogno
AFTA
Estratto alcolico concentrato di Propolis
Toccature due volte al giorno con l?estratto puro
ALITOSI
Finocchio estratto secco
2 capsule al giorno dopo i pasti principali
AFFATICAMENTO
fisico e mentale
Ginseng estratto secco
Guaran? estratto secco
Eleuterococco estr. secco
2 capsule a colazione
2 capsule a colazione
2 capsule al giorno
ALLERGIE
Ribes nero estratto secco
1 capsula al mattino
1 capsula al pomeriggio
ANEMIA
Fieno greco estratto secco
Guaranà, Pappa reale e Lecitina di soja
1 capsula ad ogni pasto
2 capsule ad ogni pasto
ANSIA
Valeriana estratto secco
Escolzia estratto secco
Passiflora tintura madre
2 capsule mattina e pomeriggio
2 capsule mattina e pomeriggio
30 gocce tre volte al giorno
ARTRITE
Aloe vera estratto secco
Artiglio del diavolo est. sec.
2/3 capsule al giorno
2/3 capsule al giorno
ARTROSI
Artiglio del diavolo est. sec.
Ribes nero estratto secco
Equiseto estratto secco
2 capsule al giorno
2 capsule al giorno
2 capsule al giorno
ASMA BRONCHIALE
Ribes nero estratto secco
Passiflora tintura madre
2 capsule mattino e pomeriggio
50 gocce due volte al giorno
Coadiuvante Tradizionale
PIANTA O DERIVATO
Modalità di somministrazione
BRONCHITE
Sciroppo di Propolis e Piante balsamiche
2/3 cucchiai al giorno
AZOTEMIA iperazotemia
Betulla tintura madre
50 gocce due volte al giorno
CALCOLI BILIARI
Carciofo estratto secco
Tarassaco estratto secco
2 capsule prima di ogni pasto
CALCOLI URINARI
Betulla macerato idralcool.
Uva ursina macerato idral.
50 gocce due volte al giorno
CAPELLI (caduta)
Equiseto estr. secco
Ortica macerato idralcolico
2 capsule a colazione
40 gocce tre volte al giorno
CISTITE
Mirtillo estratto secco
2 capsule al giorno
COLESTEROLO
Carciofo tintura madre
Tarassaco estratto secco
Uva ursina estratto secco
30 gocce tre volte al giorno
2 cps prima dei 3 pasti
COLITE
Aloe vera succo
Psillio estratto secco
Un cucchiaio scarso prima dei tre pasti
3 cps al giorno ai pasti
CONVALESCENZA
Eleuterococco estr. secco
Avena macerato idralcolico
2 cps mattina e pomeriggio
40/50 gocce a colazione
COUPEROSE
Centella estratto secco
Mirtillo estratto secco
3 cps al giorno lontano dai pasti
DECALCIFICAZIONE
Equiseto estratto secco
4 cps al giorno
DEPRESSIONE
Iperico estratto secco
Ginseng tintura madre
2 capsule al giorno
40 gocce a colazione
DIABETE
Gymnema estratto secco
Garcinia estratto secco
Olivo estratto secco
3 capsule, una per tipo, tre volte al giorno
DISSENTERIA
Mirtillo estratto secco
2 cps 3 volte al giorno
Coadiuvante Tradizionale
PIANTA O DERIVATO
Modalità di somministrazione
DIGESTIONE lenta
Ananas estratto secco
Carciofo estratto secco
1 cps dopo i tre pasti
EMORROIDI
Centella estratto secco
Mirtillo estratto secco
Gel composto uso locale
3 cps al giorno
3 cps al giorno
applicare 2 volte al dì
ERITEMA solare
Carota estratto secco
Arnica gel esterno
2 cps più volte al giorno
3 o più applicazioni al giorno
FARINGITE
Propolis estratto secco
Propolis estratto glicerico
2 cps tre volte al giorno
un cucchiaino per collutorio 3 volte al dì
FRAGILITA? capillare
Centella estratto secco
Mirtillo estratto secco
3 cps al giorno
GAMBE pesanti
Vite rossa estratto secco
Amamelide macerato idralc.
3 cps al dì ai pasti
30 gocce 3 volte al dì
GASTRITE
Aloe vera succo
Un cucchiaio prima dei tre pasti e uno prima di coricarsi
GONFIORI addominali
Carbone attivato
Finocchio estratto secco
3 cps al giorno dopo i pasti
INFLUENZA
Echinacea estratto secco
Salice bianco estratto secco
2 cps due volte al giorno
INSONNIA
Escolzia estratto secco
Valeriana estratto secco
1 cps 3 volte al dì
2 cps prima di coricarsi
INSUFFICIENZA biliare
Tarassaco estratto secco
2 cps prima dei tre pasti
INVECCHIAMENTO precoce
Gingko biloba estratto secco
2 cps 3 volte al giorno
IPERTENSIONE
Aglio estratto secco
Biancospino estratto secco
Olivo estratto secco
2 cps ad ogni pasto
IPOTENSIONE
Guaranà estratto secco
Eleuterococco estratto secco
3 cps al giorno ai pasti
MAL DI GOLA
Propolis estratto secco
Propolis estratto glicerico
2 cps tre volte al giorno
un cucchiaino per collutorio 3 volte al dì
MAL DI PANCIA
Valeriana estratto secco
Melissa macerato idralcolico
2 caps al bisogno
40 gocce più volte al dì
MAL DI TESTA
Lavanda macerato idralcolico
Arpagophytum estratto secco
50 gocce 3 volte al dì
1 cps 3 volte al dì
MEMORIA (diminuzione)
Gingko biloba estratto secco
3 cps al giorno ai pasti
MENOPAUSA
Salvia estratto secco
Passiflora estratto secco
3 cps al giorno ai pasti
MESTRUAZIONI irregolari
Calendula estratto secco
3 cps al giorno
METEORISMO
Carbone attivato
Finocchio estratto secco
3 cps ai pasti
NERVOSISMO (adulti)
Escolzia estratto secco
Melissa estratto secco
Passiflora estratto secco
3 cps al giorno
OSTEOPOROSI
Equiseto estratto secco
3 cps al giorno
PALPITAZIONI
Biancospino estratto secco
3 cps al giorno
ORTICARIA
Ribes nero estratto secco
3 cps al giorno
PROSTATA (prostatite)
Uva ursina estratto secco
Zinco,Selenio
3 cpse al giorno
PRURITO
Ribes nero estratto secco
3 cps al giorno
PSORIASI
Escolzia estratto secco
Bardana estratto secco
Cardo mariano estratto sec.
3 cps al dì ai pasti
Sclerosi Multipla e Patologie Neuromuscolari
PREPARAZIONI SPECIALI
Il nostro Laboratorio Galenico ormai da diversi anni collabora attivamente per la terapia della Sclerosi Multipla e le Patologie Neuromuscolari.
Siamo specializzati nella preparazione di:
4-AMINOPIRIDINA esempio di prescrizione (PDF)
NALTREXONE (LDN) capsule esempio di prescrizione (PDF)
NALTREXONE soluzione (2,5mg/ml) dosaggi (PDF) esempio di prescrizione (PDF)
3,4-DIAMINOPIRIDINA esempio di prescrizione (PDF)
ACIDO LIPOICO (TIOTTICO)
D,L-FENILALANINA
ACIDO NERVONICO
ACIDO GAMMA AMMINO BUTIRRICO (GABA)
MAGNESIO CHELATO e CALCIO CARBONATO
L-ACETILCARNITINA esempio di prescrizione (PDF)
GLUTATIONE L RIDOTTO e VITAMINA C
DANTROLENE SODICO (ex Dantrium) esempio di prescrizione (PDF)
N-ACETILGLUCOSAMINA
EPIGALLOCATECHINGALLATO
Il dosaggio e il numero di capsule/flaconicini sono indicati dallo specialista in base alle necessità individuali.
Le Materie Prime che utilizziamo sono di esclusiva produzione Europea e il Certificato di Analisi ne garantisce la qualità.
Gli Eccipienti utilizzati seguono le direttive indicate dalla sperimentazione (AVICEL per LDN capsule).
Il Dott. Roberto Marrocchesi ci illustra qualche ricetta speciale ricavata dalla dietetica cinese che può risultare utile per tonificare l'energia.
IL CIBO CHE TONIFICA
La fertilità femminile ha regole precise e trionfa col tempo degli ormoni delle belle curve e della pelle liscia, tra pubertà e metà dei vent¡¯anni, ma ha ancora delle chances, sempre più declinanti però, fino ai quarantacinque circa. Quella maschile ha durata maggiore, ma non è immune da inconvenienti e non solo legati all¡¯età.
INFERTILITA' NELL'UOMO
Partiamo da quest¡¯ultima,,riconosciuta meglio solo in tempi recenti, forse per la minor disponibilità maschile ad ammettere che qualcosa non va nell¡¯ambito del più virile tra i molti motivi d¡¯orgoglio.
Si tratta di un Vuoto di Reni, di Qi, di Yin o di Yang, visibile in gambe stanche, scarsa motivazione, indifferenza ¨C non impotenza! ¨C sessuale, lingua sottile e patinata. I medici parlano di oligospermia, non motilità, scarsità di liquido seminale ¡
Il Qi renale si esaurisce con abusi di sé non solo nel sesso ma pure nel lavoro smodato, negli eccessi di vita notturna, nell¡¯esposizione al freddo, comprese bibite e cibi gelidi, e indulgenza eccessiva al dolce. Ci sono molte erbe e composti di origine animale per tonificare rene yin e rene yang in MTC, come il leggendario corno di cervo, ma vorrei proporre un¡¯antica ricetta di fungo Cordyceps Militaris (non ve lo direi se non l¡¯avessi trovato e provato, è quello che ha fatto vincere non poche medaglie agli atleti maschi e femmine cinesi alle Olimpiadi).
RICETTA TONIFICANTE: ZUPPA DI CARPA E FUNGO CORDYCEPS
Il fungo Cordyceps Militaris è noto per il suo potente effetto tonificante dell¡¯energia renale; in Italia si trova in farmacia. Se ne usano 10g/die nella ricetta, da ripetersi una volta la settimana, o 2-3 g/die in capsule di fungo intero, per periodi prolungati.
Preparazione: pulire le interiora conservando lische, testa e pinne, di una grossa carpa, o abalone o tinca di fiume. Unirvi a tocchetti grandi, carota, porro e rapa circa 3 tazze. Con 2 cucchiai di Miso d¡¯orzo e alcune fettine di zenzero fresco come unico condimento, coprire abbondantemente con acqua e cuocere a pressione per un¡¯ora o più, poi aprire, unirvi il fungo essiccato(da 10 a 30g secondo dimensioni pesce ed effetto desiderato) e sobbollire altri 15 minuti. Aggiustare il sapore, non con olio o grassi, e servire caldo. Del pesce si mangia tutto, anche le lische e pinne, ormai teneri.
Altra possibile sindrome d¡¯infertilità è la prostatite, oggi presente in uomini anche giovani. In Medizina Tradizionale Cinese si chiama Umidità-Calore al Riscaldatore Inferiore, con sete, lingua grassa e gialla, urine cariche e feci odorose. Qui la strategia consiste in cereali freschi e tanta verdura, divieto di salume e farinacei da forno (caldi e umidi!). Lunga accurata masticazione, evitare di mangiar molto a cena, specie se a tarda ora. Salume, formaggi secchi e ricchi come parmigiano o gorgonzola, carni affumicate sono i peggiori nemici della prostata!
RISTAGNO DI QI NEL FEGATO (MASCHILE/FEMMINILE)
Una delle più comuni cause di questo problema nelle donne è il sintomo detto Endometriosi, una condizione più o meno grave in cui il tessuto uterino è iperplastico e fuoriesce dall¡¯utero. Questa condizione è associata, in Medicina Tradizionale Cinese, ad altre sindromi quasi sempre compresenti.
RISTAGNO DEL SANGUE ¨C MUCOSITA¡¯
Con questo nome si evidenziano fenomeni per cui il sangue ¡°si blocca nei Meridiani¡± mentre il secondo detto anche Catarro altro non è che liquidi condensati a causa di alimentazione grassa e piena di latticini. La donna è molto più vittima di questo accumulo ¡°umido¡± perché esso tende a ristagnare in basso nel ventre, dove la femmina umana ha le gonadi interne.
L¡¯approccio dietetico per Mucosità, Sangue e Fegato in ristagno sarà comprensiva di cibi dotati di movimento e leggerezza, quali spezie erbacee o da radici come zenzero, salvia e rosmarino, proteine vegetali anche di derivazione dalla soia (i cui isoflavoni sono preziosi in forma di Tofu, Tempeh e soprattutto Natto per le donne in menopausa) e cibi più ¡°mobili¡± come il pesce.
RICETTA: STUFATO DEI TRE LEGUMI
Si cuociono in tegame dopo ammollo prolungato fagioli neri (di soia ancor meglio) Azuki e Ceci.
Per favorire la cottura si mette qualche cm di alga kombu o kelp, un paio di funghi shitake e si cuoce per lungo tempo, finché diventa tutto tenero, in acqua abbondante. Si completi la cottura e la salatura a tre quarti del tempo con aggiunta di verdure a piacere ¨C meglio carota, porro e finocchio, molto zenzero in fettine e salsa di soia.
Naturalmente, per una terapia efficace è necessario un piano complessivo non solo dietetico che contempli esercizi, massaggi, agopuntura, stile di vita, uso di erbe e quant¡¯altro occorra per la remissione completa.
Il Codice deontologico della professione di Farmacista all art. 7 prevede che:
La preparazione galenica di medicinali è prerogativa esclusiva del farmacista in farmacia.
Il farmacista, nella preparazione dei medicinali in farmacia, è tenuto a osservare le procedure di allestimento previste dalla normativa, al fine di garantirne la qualità come presupposto di efficacia e sicurezza.
La preparazione galenica, che può sembrare a prima vista solo un ritorno al passato, ha al contrario una sua precisa collocazione e importanza in quanto consente al paziente di disporre di un medicinale personalizzato quando, per diversi motivi, lindustria farmaceutica non sia in grado di soddisfare una sua particolare esigenza.
Le ragioni che portano il medico a prescrivere un galenico magistrale sono diverse:
il dosaggio deve essere variato nel tempo o stabilito ad hoc per paziente, in particolare, negli anziani, nei bambini, in funzione del peso o della tolleranza individuale, nell'animale;
il principio attivo è chimicamente o fisicamente instabile e non consente la realizzazione industriale, al contrario del preparato in farmacia che è estemporaneo e viene utilizzato subito dopo la preparazione;
si vuole ridurre il numero e la frequenza delle somministrazioni, per aumentare la compliance di pazienti con patologie concomitanti;
la forma farmaceutica adatta non è reperibile sul mercato;
il farmaco è un farmaco orfano;
il paziente risulta allergico o intollerante a componenti presenti nel farmaco industriale, ad esempio il lattosio;
è necessario allestire sacche nutrizionali personalizzate, per pazienti non in grado di alimentarsi per via naturale, oppure miscele antiblastiche.
La farmacia Tolstoi da sempre considera la Galenica uno strumento indispensabile e distintivo dellattività del Farmacista e la promuove con lallestimento di preparati magistrali e multipli, quest'ultimi in vendita esclusiva ai suoi clienti, seguendo le monografie contenute nella Farmacopea Ufficiale della Repubblica Italiana, nella Farmacopea Europea o in quella di un altro Stato Membro.
Risponde inoltre allobbligo della formazione permanente e dellaggiornamento professionale continuo al fine di adeguare costantemente le proprie conoscenze al progresso scientifico, all'evoluzione normativa, ai mutamenti dell'organizzazione sanitaria e alla domanda di salute dei cittadini.
Il farmacista si impegna a:
non utilizzare principi farmacologicamente attivi che non siano descritti in un Testo Ufficiale o in un codice autorevole comunitario o che non siano presenti in una specialità medicinale autorizzata alla commercializzazione in Italia o in un altro paese comunitario e che non siano ammessi dalla normativa vigente;
non utilizzare sostanze sintetiche o naturali presenti nella formulazione di una specialità medicinale soggetta a provvedimento di revoca dell'autorizzazione all'immissione in commercio per motivi di salute pubblica;
non utilizzare piante medicinali e loro derivati semplici o complessi, le cui caratteristiche farmacologiche e tossicologiche non siano esaurientemente accreditate dalla letteratura scientifica;
segnalare tempestivamente agli organi competenti eventuali reazioni indesiderate e non previste connesse all'uso di preparati allestiti in farmacia;
promuovere un costante aggiornamento professionale inteso ad approfondire l'evoluzione tecnica e normativa correlate al settore galenico, mantenendo contatti con la Facoltà di Farmacia;
realizzare la qualità farmaceutica anche per le preparazioni appartenenti ad altre categorie a valenza salutare;
assumere iniziative intese a migliorare il livello di conoscenze relative all'impiego dei preparati galenici da parte della collettività, impegnandosi a collaborare con le rappresentanze locali delle associazioni tra malati e delle autorità civili;
tendere a una costante e incisiva collaborazione con i medici prescrittori di galenici in termini di complementarietà delle distinte formazioni accademiche, specialmente dal punto di vista tecnologico.
GALENICI OFFICINALI E PREPARAZIONI A BASE DI PIANTE AD ATTIVITÀ SALUTARE
Biancospino, Camomilla, Passiflora, Valeriana Estratti Fluidi 30 ml gocceBiancospino, Passiflora e Valeriana estratti secchi 60 cpsCollodio allacido salicilico con acido lattico FN 20gDiclofenac 1% gel BP 100 gEchinacea Purpurea 5% T.M. crema H.A.B. 10g-50gIsoflavoni di Soia 40% estratto secco 30 capsuleIsoflavoni di Soia 40%,passiflora,luppolo estratto secco 30cpsMinoxidil 2% lozione BP 100 g e 200 gMiscela Tre Oli 200 gOlio canforato 20% OAB 100 gOlio di Mandorla 250 mlOlio di Ricino 50 g e altre grammature Sciroppo di Gemme di Pino 250 mlSciroppo regolatore intestinale 150 gUrea 20% unguento 30 g (previa ordinazione)Vaselina Bianca 100 g in vasetto o tuboZinco ossido unguento FU XII 100 gZinco ossido unguento FU XII 50 g
OLI ESSENZIALI ED AROMATERAPIA
33 oliAnice StellatoArancio AmaroArancio DolceBenzoino resinaBergamottoCamomillaCannella ScorzeCapejut (canfora)CardamomoChiodi di GarofanoCitronellaEucaliptoGelsominoGeranio d'AfricaIncensoLavandaLimoneMandarinoMelaleuca (Tea Tree)Menta piperitaMirra resinaMuschio biancoNiaoulyPino mugoPino silvestrePompelmoRosaRosmarinoSalvia officinalisSandaloSenapeVanigliaYlang ylang
ESTRATTI FLUIDI 30, 50, 125, 250, 500, 1000 ML
AloeAnanasBardanaBiancospinoBiancospino (Crataegus Oxyacantha)BoldoCamomillaCarciofoCardo MarianoCrema al Pantenolo (DEXPANTENOLO CREMA FUXII)50gDroseraEquiseto (Coda Cavallina)GrindeliaMalvaOrticaPassifloraPilosellaPino silvestre gemmeRosa caninaSalvia officinalisSciroppo bambini 250 gSennaTarassacoValerianaVioletta del Pensiero
TINTURE MADRI 30, 50, 125, 250, 500, 1000 ML
ArnicaArtiglio del DiavoloCalendula officinalisEchinacea angustifoliaEchinacea PurpureaPassiflora incarnataPropolisRosa caninaSalvia officinalisTilia tomentosaUncariaUva ursina
MACERATI GLICERICI 30, 50, 125, 250, 500, 1000 ML
Betula verucosa 1DHRibes nigrum 1DHTilia tomentosa 1DH
FITOTERAPIA
Bardana composta tisana 100g: tarassaco radice 30%,bardana radice 20%,cicoria radice 30%,liquirizia radice 20%Piante varie taglio tisanaPropolis colluttorio spray 30 mlTisana T42 100g: senna 30%,frangula 30%, anice frutti 20%, liquirizia radice 20%
¡°Essere farmacisti¡±, nei secoli scorsi, era intimamente connesso alla preparazione dei medicinali: un compito che ha dato lustro e importanza al ruolo stesso del farmacista.
La crescita del numero di preparazioni giornaliere è stata sostenuta con investimenti in attrezzature all¡¯avanguardia che permettono la realizzazione di qualsiasi preparazione magistrale, ossia di medicinali su misura per il paziente.
È bene ricordare, a tal proposito, che si tratta, nella maggior parte dei casi, di veri e propri medicinali che vengono preparati solo ed esclusivamente dietro presentazione di ricetta medica e con tecniche a salvaguardia della qualità richiesta dalla normativa della Farmacopea Italiana: solo i prodotti erboristici possono essere preparati senza ricetta medica.
Il galenico magistrale, infatti, non deve essere considerato un medicinale analogo a quelli industriali ma un presidio prescritto dal medico per le specifiche esigenze del paziente.
1,3-butandiolo acido ascorbico (L) Ph.Eur.
1-metilpirrolidone acido aspartico Ph.Eur.
2-amino5-nitrotiazolo acido azelaico
2-ottildodecanolo Ph.Eur. acido benzoico Ph.Eur.
3,4-diaminopiridina acido borico polvere Ph.Eur.
3,5-diiodotirosina(L).2H2O acido borico scaglie FU
4-aminopiridina acido carminico
5-idrossibutirrato sodico acido cis-retinoico
5-fluorouracile acido citrico alimentare
5-idrossitriptofano(L) acido citrico anidro
5-methoxytryptamine acido citrico monoidrato Ph.Eur.
7-keto-dhea acido cloridrico concentr. Ph.Eur.
8-idrossichinolina solfato acido cloridrico diluito Ph.Eur.
11-alfaidrossiprogesterone acido cogico
17-alfa-estradiolo acido deidrocolico FU leggero
19-nor-androstenedione acido deidrocolico FU pesante
abete bianco O.E. acido deossicolico
ac.8-idrossi-7-iodo-5-chinolinsolfato acido diallilbarbiturico
acacia fiori TT acido dietilbarbiturico
acai berry acido ditiodipropionico
acarbosio acido etilsoamylbarbiturico
acebutololo cloridrato acido fenico liquido
aceclidina cloridrato acido fenilchinolincarbonico
acemoll L acido ferulico-trans
acemulgor A acido fitico soluzione 40%
acemulgor lam acido fluoridrico sol. 40%
acerola E.S. 50% Vit. C acido folico Ph.Eur.
acesulfame k acido formico 85%
acetanilide acido formico 99%
acetazolamide Ph.Eur. acido fosforico concentrato Ph.Eur.
acetil (L) carnitina cloridrato acido fumarico
acetil-N-glucosammina-D acido gallico
acetilcisteina Ph.Eur. acido gamma amino butirrico (GABA)
acetilmetionina (DL) acido glicolico
acetilresorcina acido glicolico 15% sol. tampon.
Acetiltannino acido glicolico 30% sol. tampon.
aceto di sidro di mele acido glicolico 50% sol. tampon.
aceto di vino acido glicolico 70% sol. tampon.
aceto ftalato di cellulosa soluzione acido glutammico Ph.Eur.
acetone Ph.Eur. acido jaluronico sale sodico polv.
acetone tecnico acido jaluronico sol. 0,8%
achillea E.F. acido ketoglutarico
achillea E.S. acido lattico Ph.Eur.
achillea O.E. acido linoleico coniugato liquido
achillea TT acido linoleico polvere (CLA)
aciclovir Ph.Eur. acido lipoico
acido 18-beta-glicirretico acido maleico
acido 18-beta-glicirretinico acido malico
acido 5-amino-levulinico acido malonico
acido 5-aminosalicilico Ph.Eur. acido mandelico
acido acetico glaciale Ph.Eur. acido nalidixico Ph.Eur.
acido acetilsalicilico Ph.Eur. acido nervonico 85%
acido adipico acido nicotinico Ph.Eur.
acido alfa-chetoglutarico acido niflumico
acido alginico Ph.Eur. acido nitrico 67%
acido oleico Ph.Eur.
Pagina 2acido orotico adenosina
acido ossalico adonide E.F.
acido p-aminobenzoico adonide pianta TT
acido pangamico adonide tintura
acido perclorico 0,1 N ADP sale sodico
acido picrico polvere adrenalina polv.
acido picrico soluzione 1.2% agar Ph.Eur.
acido pirogallico agarico bianco
acido piruvico agaricus blazei E.S.
acido retinoico-13-cis Ph.Eur. aglio E.F.
acido retinoico-trans Ph.Eur. aglio E.S.
acido salicilico Ph.Eur. aglio invecchiato E.S.
acido silicico polvere pura aglio polvere
acido silicico soluzione aglio ursino TT
acido solforico 96% RPE agnocasto E.F.
acido solforico commerciale litro agnocasto E.S. 0.5% in agnuside
acido solforico puro Ph.Eur. agnocasto E.S. 5% vitexina
acido solforico tecnico agnocasto frutti polvere
acido solfosalicilico agrimonia E.F.
acido sorbico Ph.Eur. agrimonia E.S.
acido squarico dibutilestere agrimonia pianta polvere
acido squarico dietilestere agrimonia TT
acido stearico Ph.Eur. agrimony
acido succinico agro secco sidro mele
acido tannico Ph.Eur. AI YE (Artemisia argyi) E.S.
acido tartarico Ph.Eur. aimalina
acido tioctico alanina Ph.Eur.
acido tioglicolico 80% albicocca O.E.
acido trans-retinoico albumina di latte 70-75%
acido tricloroacetico albumina di latte concentrata 80%
acido trijodotiroacetico albumina d'uovo
acido undecilenico Ph.Eur. albumina tannato
acido ursodesossicolico Ph.Eur. alchechengi frutti TT
acido usnico alchemilla alpina
acitretina alchemilla E.F.
aconito alchemilla E.S.
aconito E.F. alchemilla pianta TT
aconito polvere alchilamidobetaina 30%
aconito tintura alcoli di lanolina crema base
acqua aromatica fiori arancio alconil detergente/LISOFORMIO
acqua aromatica rosa alcool amilico
acqua coobata di lauroceraso alcool benzilico Ph.Eur.
acqua distillata amamelide alcool canforato
acqua distillata camomilla fiori alcool cetilico Ph.Eur.
acqua distillata per prepar.iniett. FU alcool cetostearilico emuls.
acqua ossigenata 10vol. FU alcool cetostearilico Ph.Eur.
acqua ossigenata 130 vol. alcool denaturato 90.1°
acqua preservata alcool etilico 20°
acqua purificata Ph.Eur. alcool etilico 25°
acqua sterile iniettabile alcool etilico 30°
acque varie o aromatizzate alcool etilico 35°
acriflavina neutra alcool etilico 40°
active seaweed w alcool etilico 45°
adatoda E.F. alcool etilico 50°
adatoda E.S. 0.5% alcaloidi alcool etilico 55°
adenosin trifosfato sale sodio alcool etilico 60°
Pagina 3alcool etilico 65° aloe vera succo liquido
alcool etilico 70° aloperidolo Ph.Eur.
alcool etilico 75° alprazolam Ph.Eur.
alcool etilico 80° altea E.F.
alcool etilico 85° altea E.S.
alcool etilico 90° altea foglie e fiori
alcool etilico assoluto altea foglie TT
alcool etilico buongusto altea radice polvere
alcool etilico denaturato assol. 99,9% altea radice TT Ph.Eur.
alcool iso-butilico RPE altea T.M.
alcool isopropilico Ph.Eur. amamelide E.F.
alcool isopropilico RPA amamelide E.G.
alcool miristico amamelide E.S. 1% tannini
alcool n-butilico amamelide E.S. 8-12% tannini
alcool oleilico amamelide foglia polvere
alcool saponato amamelide foglia TT Ph.Eur.
alcool stearilico Ph.Eur. amamelide oleolito
alcoolati non nominati amamelide T.M.
alcoolato di hoffmann amamelide tintura
alcoolato di melissa composto ambroxolo cloridrato FU
alcooli di lanolina Ph.Eur. amido di frumento Ph.Eur.
alcooli di lanolina unguento base amido di mais Ph.Eur.
aldeide benzoica RPE amido di patata
aldeide formica 30% vol. amido di riso pezzi
aldeide glutarica 2% amido di riso polvere Ph.Eur.
aldeide glutarica 50% amido glicerolato
alfa alfa E.S. amido pregelatinizzato Ph.Eur.
alfa alfa pianta TT amido riso fermentato
alfa alfa polvere amigdalina
alfa alfa succo conc. amilasi 1000 FCC/g
alfa amilasi inibitore amile acetato 'iso'
alfa tocoferolo succinato polv. amile nitrito
alga klamath amile salicilato
allantoina amilocaina cloridrato
allopurinolo Ph.Eur. amiloride cloridrato Ph.Eur.
alloro bacche amilosio
alloro foglie TT Aminoacidi essenziali
alloro O.E. Aminoacidi Opercoli mg.500
allume Ph.Eur. Aminoacidi Ramificati Polv.
allume usto aminofenazone FU
alluminio acetato basico polvere aminofillina Ph.Eur.
alluminio acetato basico sol. amiodarone cloridrato Ph.Eur.
alluminio acetato liquido amitriptilina cloridrato Ph.Eur.
alluminio aceto tartarico ammi visnaga frutti
alluminio cloruro 6H2O Ph.Eur. ammoniaca soluz. conc. Ph.Eur.
alluminio cloruro anidro ammonio bicarbonato
alluminio idrossido GEL secco Ph.Eu ammonio bromuro Ph.Eur.
alluminio ossido idrato Ph.Eur. ammonio carbonato
alluminio solfato Ph.Eur. ammonio citrato tribasico
aloe del Capo pezzi Ph.Eur. ammonio cloruro Ph.Eur.
aloe del capo polvere ammonio difluoruro
aloe E.F. ammonio diidrogeno fosfato
aloe E.G. ammonio glicirizzinato Ph.Eur.
aloe estratto secco tit.Ph.Eur. ammonio ioduro puro
aloe tintura ammonio lattato
aloe vera polv. liofilizzata ammonio nitrato
Negli ultimi anni si è assistito ad un impiego sempre più ampio di preparati a base di piante officinali medicinali, da sole o in associazione. Il Ministero della Salute, con la circolare n.3 del 12 agosto 2002, ha inteso disciplinare il settore classificando i prodotti in questione come integratori alimentari e stabilendo che gli ingredienti erboristici impiegati devono presentare una composizione compatibile con unazione salutistica e non terapeutica e fornire le necessarie garanzie in termini di sicurezza. In particolare viene subordinata la commercializzazione di tali prodotti alla procedura di notifica della etichetta come previsto dallart.7 del DL 27 gennaio 1992 n.111 in materia di alimenti destinati ad una alimentazione particolare.
Il Ministero della Salute, inoltre, è tenuto a pubblicare lelenco da aggiornarsi periodicamente, degli ingredienti erboristici ammessi negli integratori.
Lelenco, consultabile sul sito del Ministero, riporta per ciascuna pianta il nome botanico, specifica la droga (parte della pianta avente proprietà terapeutiche), un riferimento degli effetti terapeutici e infine delle note riguardanti peculiarità ed avvertenze supplementari da porre in etichetta.
In seguito ad alcuni quesiti formulati dalla Federfarma, dalla Fofi e dalla Sifap con nota congiunta del 22 novembre 2002, il Ministero ha chiarito che gli adempimenti introdotti dalla Circolare n.3 non si applicano alle farmacie che possono quindi allestire e dispensare ai propri clienti preparazioni a base di piante incluse nella lista delle piante ammesse senza ricetta medica e senza adempiere agli obblighi per gli integratori alimentari.
Tali prodotti ottenuti secondo le norme di buona preparazione previste dalla Farmacopea Ufficiale, devono essere preparati nelle farmacie fornite di un laboratorio galenico autorizzato dalla ASL competente e periodicamente ispezionato. Devono essere, inoltre, realizzati in maniera estemporanea e destinati direttamente ed unicamente ai clienti della farmacia. Resta inteso che le preparazioni realizzate non in maniera estemporanea ma in multipli, devono rispettare i limiti previsti dalla normativa che regola le preparazioni dei medicinali officinali, partendo da una materia prima non superiore a 3kg.
La galenica rappresenta un'antica arte farmaceutica e si basa sulle capacità del singolo farmacista di creare preparazioni o medicinali, nel laboratorio della propria farmacia, non disponibili nella grande distribuzione.
I vantaggi offerti da questa pratica farmaceutica sono molteplici e svariati; innanzitutto rappresentano un vantaggio per il consumatore finale in quanto può accordarsi direttamente con il produttore e modificare il prodotto finale a seconda delle proprie esigenze, si possono variare e personalizzare i dosaggi pro dose, si possono variare gli eccipienti (in caso qualcuno vi fossero particolari allergie), posso modificarne la veicolazione sostituendo la forma farmaceutica con un'altra o ancora se possibile si possono unire più principi attivi in un unica dose e quindi diminuire il numero stesso di somministrazioni; spesso poi capita di andare a visite specialistiche ove il medico prescrive preparati particolari non disponibili come specialità medica in commercio. Ecco dunque che per tutte queste situazioni non c'è altra cosa da fare che rivolgersi ad un professionista, un dottore la cui preparazione ed esperienza son dedite alla creazione e manipolazione di sostanze in grado di svolgere al meglio il lavoro indicato dal medico; il Farmacista.
Documentazione spese sostenute per lacquisto preparazioni galeniche ai fini della detraibilità fiscale Ris. Ag. Entrate n. 218/E del 12/8/2009.
lAgenzia delle Entrate ha chiarito che anche per la detrazione delle spese sostenute per lacquisto di preparazioni galeniche in farmacia è necessaria la documentazione da cui risulti natura, qualità e quantità delle stesse, e codice fiscale del relativo destinatario. Secondo lAgenzia, qualora non fosse possibile indicare tali elementi sullo scontrino fiscale, la farmacia può emettere fattura contenente tutti i predetti requisiti.
lAgenzia delle Entrate , il 12 agosto2009 , ha diramato la Risoluzione n. 218/E (all. n. 1), avente ad oggetto Interpello ai sensi dellarticolo 11 delle legge n. 212 del 2000 - acquisto di preparazioni galeniche certificazione della spesa sostenuta art. 15, comma 1, lett. c) , del Tuir , lett. c) , del Tuir
Con tale risoluzione lAgenzia, in risposta ad un interpello formulato da un contribuente, ha affrontato la problematica della documentazione necessaria ai fini della deduzione/detrazione dalle imposte delle spese sostenute per lacquisto di preparazioni galeniche.
LAgenzia ha rammentato come la documentazione necessaria ai fini della detrazione dimposta per lacquisto di medicinali sia costituita da fattura o da scontrino fiscale contenente la specificazione della natura, qualità e quantità dei beni e lindicazione del codice fiscale del destinatario. Al riguardo è stata altresì richiamata la risoluzione n. 156/E diramata dallAgenzia il 5 luglio 2007, nella quale sono stati forniti primi chiarimenti in merito ai requisiti informativi che tali documenti di spesa devono soddisfare.
Con la recente risoluzione n. 218/E del 12 agosto scorso lAgenzia afferma che i predetti obblighi documentali devono essere soddisfatti anche nellipotesi in cui si intenda beneficiare della detrazione dimposta per lacquisto di medicinali preparati in farmacia. Pertanto anche per questa tipologia di medicinali è necessario che la spesa sostenuta sia certificata con documenti contenenti natura, qualità e quantità delle preparazioni galeniche acquistate, e codice fiscale del destinatario delle stesse.
Conseguentemente la farmacia potrà indifferentemente emettere scontrino fiscale o fattura da cui risulti per lindicazione della natura del prodotto venduto la dicitura farmaco o medicinale e per la qualità dello stesso la dicitura preparazione galenica, trattandosi di un farmaco privo di AIC.
RISOLUZIONE N. 218/E
Roma, 12 agosto 2009
OGGETTO: Interpello ai sensi dellarticolo 11 della legge n. 212 del 2000 acquisto di preparazioni galeniche - certificazione della spesa sostenuta art. 15, comma 1, lett. c), del Tuir.
QUESITO
Listante ha acquistato delle preparazioni galeniche, certa di poter beneficiare della detrazione dimposta prevista per lacquisto di medicinali, ai sensi dellart. 15, comma 1, lett. c), del Tuir. Gli scontrini fiscali che documentano la spesa risultano privi però di alcune delle specificazioni espressamente richieste dalla norma agevolativa sopra citata, quali la natura e la qualità delle preparazioni acquistate, e il codice fiscale del destinatario del farmaco. Al riguardo, è stato fatto presente allistante che gli strumenti elettronici in dotazione delle farmacie consentono lemissione di scontrini fiscali parlanti solo per medicinali già confezionati. Ciò in quanto lindividuazione della natura e della qualità dei prodotti venduti avviene mediante lettura ottica del codice a barre apposto sulle singole confezioni. Tenuto conto delle difficoltà incontrate dai farmacisti nel riportare la natura e la qualità delle preparazioni galeniche sugli scontrini fiscali, listante chiede di sapere se possa comunque beneficiare della detrazione dimposta di cui allart. 15, comma 1, lett. c), del Tuir per le spese sanitarie sostenute.
SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE
Listante, constatata la difficoltà da parte dei farmacisti di rilasciare scontrini fiscali contenenti natura e qualità delle preparazioni galeniche, ritiene di poter beneficiare della detrazione dimposta di cui allart. 15, comma 1, lett. c), del Tuir, anche se la spesa sostenuta risulta certificata da scontrini fiscali non parlanti.
PARERE DELLAGENZIA DELLE ENTRATE
Lart. 15, comma 1, lett. c), del Tuir, così come modificato dallart. 1, comma 28, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria per il 2007), dispone che la detrazione dimposta prevista, ai fini dellIrpef, per lacquisto di medicinali spetta a condizione la spesa sia certificata da fattura o da scontrino fiscale contenente la specificazione della natura, qualità e quantità dei beni e lindicazione del codice fiscale del destinatario. In merito ai requisiti informativi che i documenti di spesa sopra citati devono soddisfare, la scrivente ha fornito chiarimenti con risoluzione 5 luglio 2007, n. 156. In particolare, col predetto documento di prassi è stato precisato che per quanto concerne lo specifico requisito dellindicazione della natura del prodotto acquistato, si ritiene sufficiente che il documento di spesa rechi la dizione generica di farmaco o di medicinale, mentre, per quanto attiene allindicazione della qualità del prodotto acquistato, è necessario che il documento di spesa riporti la denominazione del farmaco. La menzione delle predette specificazioni consente di individuare esattamente il bene oggetto della cessione, e, conseguentemente, di escludere dal beneficio della detrazione lacquisto di prodotti attinenti ad altre categorie merceologiche disponibili in farmacia.
I predetti obblighi documentali devono essere soddisfatti anche nellipotesi cui si intenda beneficiare della detrazione dimposta di cui allart. 15, comma 1, lett. c), del Tuir per lacquisto di medicinali preparati in farmacia. Anche per questa tipologia di medicinali, come per quella dei medicinali di origine industriale, è necessario quindi che la spesa sostenuta sia certificata con documenti contenenti natura, qualità e quantità delle preparazioni galeniche acquistate, e codice fiscale del destinatario delle stesse. In merito alle possibili difficoltà che i farmacisti possono incontrare nellemettere scontrini fiscali parlanti per medicinali privi del codice a barre, si rammenta che è sempre possibile ricorrere allemissione di fattura. Tale modalità di certificazione è, infatti, prevista espressamente dallart. 15, comma 1, lett. c), del Tuir quale alternativa allo scontrino fiscale parlante. In relazione alla fattispecie in esame, si ritiene, pertanto, che il farmacista, ove incontri delle difficoltà nel riportare la natura e la qualità delle preparazioni galeniche sullo scontrino fiscale, possa emettere fattura riportando per lindicazione della natura del prodotto venduto la dicitura farmaco o medicinale e per la qualità dello stesso la dicitura preparazione galenica. Resta fermo che, per poter beneficiare del diritto alla detrazione dimposta in discorso, dovranno risultare in fattura anche la quantità di prodotto acquistato e il codice fiscale del destinatario dello stesso. Considerato quanto sopra, si ritiene che listante, non essendo in possesso di documenti di spesa che soddisfino i requisiti informativi richiesti dallart. 15, comma 1, lett. c), del Tuir, non possa beneficiare della detrazione dimposta in discorso.
Le Direzioni Regionali vigileranno affinché le istruzioni fornite e i principi enunciati con la presente risoluzione vengano puntualmente osservati dagli uffici.
Come detrarre un farmaco galenico, cioè preparato in farmacia: ci vuole la fattura
Capita a volte di farsi preparare un farmaco direttamente dal farmacista. Per detrarlo dalle tasse, in casi come questo, occorre farsi redigere dal farmacista una fattura ...
Capita a volte di farsi preparare un farmaco direttamente dal farmacista. Per detrarlo dalle tasse, in casi come questo, occorre farsi redigere dal farmacista una fattura, in cui viene indicata:
la dicitura "farmaco" per la natura del prodotto;
la dicitura "preparazione galenica" per la qualità dello stesso;
il numero di confezioni acquistate;
il codice fiscale dell'acquirente.
Risposta dell'Agenzia delle entrate
L'Agenzia delle entrate lo ha precisato, rispondendo al quesito posto da una cittadina, che ha comprato dei medicinali preparati direttamente dalla farmacia (galenici), certa di poter usufruire della detrazione della spesa al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi. Ma gli scontrini fiscali relativi ai medicinali acquistati non riportavano tutte le indicazioni richieste ai fini della detraibilità, in pratica non erano scontrini farmaceutici "parlanti": essendo preparati nel laboratorio interno della farmacia non possedevano infatti il codice a barre e di conseguenza non consentivano la lettura ottica da parte del registratore di cassa.
La signora si è rivolta alla Agenzia delle Entrate, che ha precisato che cosa bisogna fare in questi casi.
Vademecum dell'Agenzia delle Entrate: come detrarre i farmaci
È corretto che un contribuente debba sempre conoscere a posteriori il comportamento che avrebbe dovuto tenere?
Visto che il prossimo gennaio entrano in vigore le nuove regole per l'emanazione degli scontrini parlanti, chiediamo che l'Agenzia delle Entrate provveda quanto prima a stilare un vademecum, con l'indicazione completa di tutti i documenti che il contribuente deve chiedere quando si reca in farmacia per non perdere lo sconto fiscale
La Galenica è l'arte più antica del farmacista.
In ogni farmacia, il Laboratorio Galenico è indispensabile per realizzare, su prescrizione medica, i farmaci personalizzati per dose, forma farmaceutica, eccipienti o che l'industria non produce.
E' possibile confezionare capsule, lozioni, creme, pomate, sciroppi e compresse.
Il laboratorio galenico è indipendente dal resto della farmacia ed adibito solo a questo uso. Oltre alle apparecchiature e gli utensili previsti dalla legge, è dotato di moderne apparecchiature, che permettono un'esecuzione più rapida ed un controllo dei preparati.
Nella nostra farmacia si realizzano "preparazioni magistrali" su prescrizione medica, "preparazioni officinali" (che non necessitano di prescrizione medica e si rifanno a formule certificate su testi officinali), "preparazioni cosmeceutiche" (prodotti a metà strada fra il cosmetico ed il farmaco) e "preparazioni fitoterapiche" (a base di piante loro estratti).
Queste ultime, pur non avendo finalità terapeutiche, hanno chiara valenza salutistica, ottimizzando lo stato nutrizionale, favorendo la condizione di benessere e coadiuvando le funzioni fisiologiche dell'organismo.
Farmaco Galenico
Il farmaco galenico è un medicinale tradizionale preparato dal farmacista in farmacia secondo le indicazioni della farmacopea ufficiale della Repubblica Italiana. In Italia è anche possibile preparare farmaci galenici tratti dalle farmacopee degli altri paesi dell'Unione Europea.
I farmaci galenici di largo consumo vengono frequentemente messi a disposizione dall'industria farmaceutica, ed in questo caso si parla, più correttamente, di galenico officinale. Tra questi ultimi, la tintura di iodio ed il talco mentolato, giusto per citarne due tra i più comunemente utilizzati. Generalmente, quando è disponibile il galenico industriale la produzione di tali farmaci nel laboratorio di farmacia perde di significato a causa della maggiore economicità del preparato industriale, a meno di non richiederne quantitativi superiori che potrebbero giustificare l'impiego del tempo di un farmacista preparatore.
Il termine è anche utilizzato in contrapposizione a "farmaco magistrale", anch'esso preparato dal farmacista, ma secondo le indicazioni di un medico (magister), in base alle conoscenze del medico stesso ed esulando dalle preparazioni considerate tradizionali.
Affinché una particolare formula venga inclusa in farmacopea, oltre all'uso tradizionale, vengono fatte da un'apposita Commissione anche valutazioni riguardo l'importanza terapeutica della formula, cosicché capita che alcune formule vengano eliminate in successive stesure della farmacopea.
Preparazioni galeniche
Claudio Galeno, medico dell'antica Grecia, usava adoperare numerose erbe medicinali o loro estratti come farmaci, miscelandoli ed adattandoli al singolo paziente. Da qui deriva la dicitura 'galenico' che caratterizza le preparazioni estemporanee.
Oggi la maggior parte delle preparazioni galeniche si trova in commercio pronta all'uso. Ma alcune volte si ha l'esigenza di un farmaco personalizzato.
La nostra farmacia dispone di un laboratorio attrezzato con le migliori apparecchiature per la preparazione estemporanea di galenici magistrali (preparati secondo quantità e qualità di ogni componente indicati nella prescrizione medica) e galenici officinali (preparati secondo le formule previste dalla farmacopea ufficiale e commercializzati con lo stesso nome).
La preparazione dei medicinali nelle farmacie aperte al pubblico garantisce il diritto alla salute dei cittadini, permettendo loro di usufruire di formulazioni e dosaggi personalizzati nonché di farmaci orfani (farmaci non più reperibili in commercio poichè non remunerativi per le industrie farmaceutiche) altrimenti irreperibili in commercio.
A differenza di quanto sta accadendo nel mondo dei cosiddetti farmaci da banco (OTC) o di quelli che non richiedono obbligo di prescrizione medica (SOP) l¡¯attività preparativa di laboratorio sarà sempre indissolubilmente legata alla professione di farmacista, qualunque evoluzione le esigenze di mercato vorranno produrre nel settore dei medicinali industriali.
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Per garantire e poter confrontare la qualità dei medicinali allestiti, il farmacista deve operare secondo le Norme di Buona Preparazione della F.U. XI Ed. l¡¯ottemperanza delle quali consente di far crescere l'affidabilità del galenico e la fiducia nel farmacista preparatore.
Il termine "preparato galenico" deriva dal nome di Galeno (129 d.c. ¨C200/16) un medico dell'antica Grecia che diffuse la pratica di comporre i rimedi medicamentosi miscelando varie sostanze di base. |
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I documenti della storia della farmacia testimoniano che sino a tutto il 18° secolo ed ai primi trent'anni del 19°, la maggior parte dei rimedi venduti in farmacia venivano allestiti direttamente dal farmacista, conferendo così allo stesso la figura professionale di preparatore tecnico piuttosto che dispensatore di farmaci.
A partire dagli anni successivi alla fine della seconda guerra mondiale, con lo sviluppo dell'industrializzazione, la pratica della preparazione galenica, che da sempre costituiva l'aspetto caratterizzante la professione del farmacista, ha subìto una progressiva riduzione sino a diventare residuale. |
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Ciò nonostante, il farmacista ha conservato il suo ruolo di preparatore di prodotti medicinali, seppure nell'ambito di disposizioni legislative piuttosto rigorose.
In particolare il farmacista può ancora disporre di un laboratorio, che è allestito con apparecchi, strumenti e sostanze indicati nella tabella 6 della Farmacopea Ufficiale,.adeguati al numero e alla natura delle preparazioni abitualmente eseguite.
Preparazioni galeniche magistrali (Art.1 D.Lvo178/91; artt.37, 38 R.D.1706/38; art.87 Legge 388/2000)
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Le preparazioni galeniche magistrali sono quelle preparazioni che il farmacista esegue estemporaneamente in farmacia "secundum artem" seguendo la prescrizione del medico che indica espressamente qualità e quantità di ogni componente adattando la formulazione alle specifiche necessità del suo paziente e, comunque, attenendosi alle recenti disposizioni sul "consenso informato" e alle limitazioni e agli obblighi introdotti con la recente Legge 08.04.98 n.94. |
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Preparazioni galeniche officinali
Le preparazioni galeniche officinali sono quelle preparazioni farmaceutiche allestite secondo le formule previste dalla FU e non possono essere commercializzate con nome diverso da quello riportato sulla FU.
Si tratta di preparazioni la cui composizione quantitativa è espressamente prevista dal Formulario Nazionale della F.U. che riporta, tra l'altro, note relative al modo di preparazione, all'identificazione delle sostanze, alla loro conservazione e, in taluni casi, al tempo di validità terapeutica (scadenza).
Tali formulazioni sono frequentemente mutuate da farmacopee estere o codificate ufficialmente perché legittimate da un utilizzo tanto frequente e diffuso da essersi di fatto consolidato nel tempo.
In ottemperanza a quanto stabilito nelle Norme di Buona Preparazione (NBP) i farmacisti annotano sulle etichette che appongono sui recipienti o sugli involucri dei medicinali:
la data della spedizione;
l¡¯indicazione qualitativa e quantitativa del rimedio, secondo quanto riportato sulla ricetta;
la dose di somministrazione;
il prezzo praticato, indicando specificamente:
l¡¯importo complessivo delle sostanze;
l¡¯importo complessivo degli onorari professionali;
il costo del recipiente, quando sia fornito dal farmacista.
farmacisti inoltre indicano chiaramente se il rimedio serve per uso esterno, interno, ipodermico o endovenoso; se deve essere adoperato a gocce; e quando si tratti di sostanze velenose ciò deve viene evidenziato con adatto segno esterno molto visibile.
Infine vengono osservate tutte le specifiche disposizioni stabilite per determinati medicinali, previste dalla FU o da appositi provvedimenti.
Il nostro laboratorio vanta una pluriennale esperienza nel campo delle preparazioni galeniche magistrali e officinali dalle più semplici alle più complesse ed è in grado di allestire in tempi rapidi le preparazioni richieste a PREZZI COMPETITIVI.
Tra tutte le preparazioni quotidianamente allestite dal nostro personale tecnico sotto la supervisione del Dott. Sandro di particolare importanza risultano quelle indicate per REGIMI DIETETICI volti alla riduzione del peso corporeo, o alla supplementazione dell¡¯attività degli sportivi, ecc.; quelle per uso DERMATOLOGICO come creme e unguenti per psoriasi, per ispessimenti cutanei, per micosi, per dermatiti, ecc.; quelle per uso COSMETOLOGICO contro gli effetti dei radicali liberi, dell¡¯inquinamento, dell¡¯invecchiamento; le PREPARAZIONI FITOTERAPICHE, quelle contro la caduta dei capelli; ed inoltre tutte le preparazioni galeniche comprese nella terapia DI BELLA, preparate in farmacia poiché non disponibili nei dosaggi e nelle forme farmaceutiche richieste dalla terapia stessa.
TUTTE LE PREPARAZIONI POSSONO ESSERE PERSONALIZZATE ADEGUANDO LA FORMULAZIONE A CIASCUNA SPECIFICA ESIGENZA TERAPEUTICA INDIVIDUALE
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Il nostro laboratorio è attrezzato con le più avanzate e sofisticate attrezzature con le quali operano farmacisti e tecnici di laboratorio altamente specializzati per la produzione ed il confezionamento sia di forme farmaceutiche solide (capsule, compresse e polveri in genere) che liquide (creme, unguenti, colluttori, tisane, sciroppi, ecc.).
A seconda del tipo di preparazione, del suo grado di complessità e delle attrezzature presenti in farmacia i tempi di attesa per la consegna del farmaco finito e convalidato sono variabili, ma anche in questo caso la qualità ed il rispetto del paziente guidano il lavoro di tutti noi , sempre pronti a soddisfare le vostre richieste di preparati galenici nella stessa giornata e spesso in pochi minuti.
Sembra che questo simbolo abbia origini antichissime. Si farebbe addirittura risalire al 2600 a.C.. Lo si è infatti ritrovato presso gli Assiro-Babilonesi, in alcuni papiri dell'antico Egitto e su una coppa ritrovata nell'antica città mesopotamica di Lagash. Veniva talvolta rappresentato anche sui monumenti egiziani costruiti prima di Osiride. Il Caduceo viene rappresentato da un'asta con due serpenti avvolti intorno ad essa. Nella parte superiore sono posizionate due ali. I latini chiamavano Caduceo (da 'caducus', caduco come un ramo staccato da un albero) la verga di ulivo che contraddistingueva gli araldi nell'esercizio delle loro funzioni. Le ali sono quelle del dio Mercurio, il cui mito racconta che il messaggero degli dei ricevette un bastone da Apollo. Quando giunse in Arcadia, gli si pararono innanzi due serpenti che si divoravano a vicenda. Allora egli gettò il bastone tra loro ed essi si riappacificarono. Il Signore disse a Mosè: "Fatti un serpente e mettilo sopra un'asta; chiunque, dopo essere stato morso, lo guarderà resterà in vita". Mosè allora fece un serpente di rame e lo mise sopra l'asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di rame, restava in vita. (Nm 21,8-9) In tutte le civiltà antiche il serpente è stato considerato positivo e/o negativo: probabilmente per il fatto che può restare immobile, scattare rapidissimamente, uccidere, sparire e rinnovarsi, abbandonando la vecchia pelle. Troviamo un serpente nel copricapo del Faraone, come sinonimo di saggezza e potere. Nella cultura cristiana è simbolo dell'astuzia che incita al peccato. In greco la parola 'farmaco' significa rimedio oppure veleno: è la dose che fa la differenza. Ecco quindi il significato dell'arte farmaceutica, in grado di dominare, rappacificare, le due forze, quella positiva e quella negativa, delle sostanze chimiche (i due serpenti in lotta) per dare salute. Vi è un altro personaggio della mitologia greca, Asclepio, dio della Medicina, che portava il Caduceo. Egli era un semidio, figlio di Apollo e di Coronide figlia del re dei Tessali e fu allevato dal centauro Chirone che ne fece un terapeuta insegnandogli l'arte di guarire. Da adulto divenne un validissimo medico ma, preso dall'ambizione, si mise a resuscitare i morti. Questo modo di agire non piacque alla regina Ade, dea degli inferi, che se ne lamentò con Giove, il quale, irato per tanta presunzione, lo uccise con una saetta. Va sottolineato che il Caduceo usato da Asclepio era rappresentato da un solo serpente attorcigliato al bastone. Bastone di Esculapio, Utilizzare come emblema ufficiale, Fonti, Allegati Il personale o verga di Esculapio o Asclepio è un antico simbolo, associato con l'astrologia e con la guarigione dei malati attraverso la medicina. Si compone di una canna, circondato da un serpente. A volte viene confuso con il caduceo di Hermes, che è un bastone con due serpenti intrecciati e ali sulla parte superiore. Asclepio era il dio romano della medicina e della guarigione. È stato ereditato direttamente dalla mitologia greca, che aveva le stesse proprietà ma con un nome leggermente diverso: Asclepio. Secondo la mitologia greca, Asclepio avrebbe imparato l'arte di guarire con Chirone. Egli è abitualmente rappresentato come un chirurgo sulla nave Argo, costruita con l'aiuto della dea Atena. Asclepio era così abile nelle arti mediche che ha guadagnato una reputazione per portare i pazienti indietro dalla morte. A causa di questo, è stato punito e messo nei cieli come gli Ofiuco costellazione. Questa costellazione si trova tra Sagittario e Bilancia. In diverse sculture provenienti dai templi di Asclepio dio greco-romano della medicina è sempre rappresentata con un bastone con un serpente intorno, che è diventato il simbolo della medicina. L'Organizzazione Mondiale della Sanità, fondata nel 1948, ha adottato il simbolo di Asclepio come parte della sua bandiera. L'Associazione Medica Mondiale, tenutosi a L'Avana nel 1956, ha inoltre adottato un simbolo standard per l'utilizzo di Asclepio medici civili. Organizzazioni mediche di carattere professionale ed a livello nazionale da diversi paesi, che hanno con l'emblema del serpente di Esculapio, provengono da Brasile, Canada, Costa Rica, Inghilterra, Francia, Germania, Svezia, Danimarca, Italia, Portogallo, Sud Africa, Australia, Nuova Zelanda, paesi del Sudest asiatico, Cina e Taiwan. Il personale di Asclepio è un serpente che dà due giri e mezzo attorno al bastone di legno. Tuttavia, erroneamente US Navy adotta il simbolo di Hermes per il loro personale medico e vi è un certo disaccordo circa l'uso di caduceo laici - o bastoni. Il caduceo di Hermes, che ha in realtà una rappresentazione di contabilità, è descritto come una sbarra di ferro con due serpenti e la fine attaccato un paio di ali. Il simbolo medico non deve essere rappresentata con le ali. Ogni simbolo può essere stilizzato, ma non può essere sostituito da un altro. Come stilizzazioni simbolo originale di Asclepio possiamo citare i seguenti simboli e le modifiche in territorio brasiliano. Ci sono diverse fonti per lo sviluppo del simbolismo legato a Bat Esculapio certamente tutti hanno contribuito alla composizione del suo significato. Il simbolo prende il nome da un'antica leggenda greca, e la leggenda, ma il simbolo precede la leggenda. Ci sono riferimenti biblici al personale di Esculapio. "E il Signore disse a Mosè: Fatti un serpente e mettilo sopra un'asta: e chi vivrà, dopo essere stato morso, guardarla." Il passaggio è un riferimento senza costituzione storicamente datato, ma si riferisce all'uso medico del simbolismo del serpente. La datazione è l'Antico Testamento, il che suggerisce la possibilità di essere un simbolo medici caduceo prima di Cristo. Lo scambio di civiltà greca, con il dio egizio Thot della mitologia egizia ed è stato assimilato a Hermes, questo sincretismo ha portato alla designazione di Hermes egiziano o Ermete Trismegisto, dato al dio Thoth, considerato il dio della conoscenza, e la parola magica . Nel pantheon egizio, il dio della medicina Asclepio corrispondente a Imhotep non è Thoth. Tra il III secolo aC e il III secolo dC sviluppato una letteratura esoterica ermetico chiamato in allusione ad Ermete Trismegisto. Questa letteratura si occupa di occulto, astrologia e alchimia, e ha alcun rapporto con il tradizionale Hermes nella mitologia greca. Il sincretismo tra la mitologia greca con Ermete Ermete Trismegisto ha portato alla occupazione delle caduceo come simbolo di quest'ultimo, essendo stato adottato come simbolo dell'alchimia. Secondo Schouten, Alchimia il caduceo sarebbe durata per la farmacia e la medicina per questo. Parlando degli antichi simboli condivisi da differenti culture antiche, dobbiamo sicuramente fare un accenno al simbolo comunemente noto come Caduceo. L’origine mitologica del simbolo lo fa risalire al mito di Ermes (il dio Mercurio dei Romani), figlio di Zeus e della ninfa Maia, il quale, sul monte Citerone, si imbattè in due serpenti che combattevano tra di loro. Quando Ermes, per porre fine alla lotta, gettò tra i due contendenti la verga d’oro regalatagli da Apollo, i due rettili vi si attorcigliarono immobilizzandosi: era nato il Caduceo, successivamente ornato con le ali dei calzari del dio greco. Il Caduceo è uno dei simboli più antichi della storia dell’umanità, comune a civiltà diverse, lo troviamo per esempio a Cartagine presso i Fenici, gli Hittiti, gli Ebrei, gli Egiziani. La sua immagine, raffigurante due serpenti attorcigliati in senso inverso intorno ad una verga ornata d’ali, è stata rinvenuta, oltre che nei templi greco-romani, su tavolette indiane dell’antica civiltà vedica e altrove. Il reperto archeologico più anticoè una coppa appartenuta al re Guda della città mesopotamica di Lagash, alla confluenza dei fiumi Tigri ed Eufrate, sulla quale è nitidamente inciso il simbolo. Il termine caduceo deriva dal greco Karkeion (araldo, messaggero) e rappresentava il simbolo di Ermes o Mercurio,messaggero degli dei, che lo esibiva come simbolo per dirimere le liti. Ma prima che a Mercurio, il magico bastone venne attribuito come emblema a Ermete Trismegisto, mitico progenitore dell’arte magica tradizionale, intesa come sintesi del sapere universale in ogni sua applicazione: medicina, legge morale, filosofia, religione, scienze naturali, matematica, etc. Il mito di Ermete risale alla più remota civiltà egizia, ripreso poi dalla mitologia greca che ne trasse il dio Hermes poi divenuto Mercurio con i Romani. Omero nell’Iliade (canto XXIV) descrive così l’uso che fa Hermes del Caduceo: “La bacchetta mediante la quale il dio incanta al suo piacere gli occhi dei mortali o sveglia coloro che dormono. Negli Inni omerici (III,529) il caduceo ermetico è detto “aureo”, ed ha la virtù di fascinare gli occhi dei mortali e di addormentarli, di attrarre i morti dagli inferi, di cambiare in oro gli oggetti toccati. È simbolo di prosperità e di pace anche presso i Romani. Di questo simbolo si parla anche nella bibbia sempre con il nome di “Caduceo” come bastone di Aronne fratello di Mosé. In lingua greca vuol dire “araldo di pace”. Ancora oggi il pastorale degli archimandriti, che è a forma di T, termina con due serpenti che si affrontano, talvolta sormontati da una crocecaduceo2 È evidente che qualcosa di esoterico ancora sussiste nell’Ortodossia, ma nel tempo il vecchio simbolo ha in alcuni casi subito delle modifiche cambiando sia struttura che significato. Per la Chiesa Romana per esempio ha perso il simbolismo antico delle grandi Iniziazioni, ed è stato sostituito dal pedum (il pastorale romano) che ha cima ricurva alla maniera del pastore. Nel suo “Symbolisme Hermétique“, Oswald Wirth identifica i due serpenti attorcigliati sulla verga d’oro alle correnti di polarità contraria del grande agente magico, conosciuto dagli occultisti sotto il nome di Luce Astrale. L’Iniziato deve saper captare queste forze, allo scopo di utilizzarle a tempo e luogo per dominare la Natura e ottenere effetti che il volgo ritiene miracolosi. Nei riti massonici e cristiani esoterici si attirano con la mano sinistra le forze diffuse nel Tempio (Etere, Mercurio dei Filosofi), e con la mano destra le si concentrano su se stessi (coagulazione e fissazione del Mercurio). In Oriente il simbolo dei due serpenti attorcigliati alla verga trova riscontro nelle due correnti, Pingala e Idâ che si avvolgono al Merudanda: la prima è di colore rosso, calda e secca, paragonata al Sole e allo Zolfo alchemico, mentre la seconda, Idâ, è fredda e umida come il Mercurio alchemico e viene correlata alla Luna per il suo argenteo pallore. marundada Il caduceo è costituito da un bastone dotato di due ali e simboleggia il primato dell’intelligenza che si pone al di sopra della materia per poterla dominare per mezzo dell’intelligenza; i due rettili che si accoppiano sono visti come il simbolo della polarità del bene e del male tenuta in equilibrio dal Dio che ne controlla la forza. Essi sono attorcigliati in senso inverso fino alla sommità e posti l’uno di fronte all’altro. In questo intreccio il serpente maschio, di ascendenza solare, è posto a destra, mentre quello femmina, di ascendenza lunare, è posto a sinistra. Il caduceo indica la capacità di conciliare tra loro gli opposti, creando armonia tra elementi diversi come l’acqua, il fuoco, la terra e l’aria. Per questo motivo ricorre frequentemente anche in alchimia, quale indicazione della sintesi di zolfo e mercurio. Riferito all’Universo, indica la capacità di dominare il caos e di porre ordine in esso, creando armonia tra le diverse tendenze che ruotano intorno all’asse del mondo (Axis mundi).
Metafisicamente, rappresenta la discesa della materia primordiale nella materia grossolana.
Riferito al corpo umano, indica il potere taumaturgico di colui che è in grado di portare armonia in un organismo malato.caduceo
Nei giorni nostri lo vediamo spesso usato al posto del bastone di Asclepio, associando il caduceo con la medicina, specialmente negli Stati Uniti. Il simbolo è invece usato in Italia come emblema dell’Ordine dei Farmacisti, anche se storicamente i due simboli ebbero significati distinti. Secondo alcuni autori, sia il bastone di Asclepio, con un serpente attorcigliato, sia il caduceo di Hermes, con due serpenti, deriverebbero dall’antico metodo, tuttora in uso, di estrazione dai tessuti sottocutanei della femmina adulta di Dracunculus medinensis (metodo diffuso in molte regioni rurali dell’Africa e del Medio Oriente) per arrotolamento su un bastoncino; l’operazione, che poteva durare giorni, doveva essere eseguita da medici molto esperti, perché il verme non si rompesse durante l’estrazione. Il Caduceo è presente anche nell’iconografia cinese dei draghi alati (che a differenza di quelli occidentali hanno accezione positiva e sono simbolo di benessere), nella leggenda azteca di Quetzalcoatl (il Dio che rinasce in forma di serpente piumato), nella filosofia indiana (dov’è associato all’albero della vita) e nell’esoterismo buddista (che accomuna il sacro bastone all’asse della terra).
È significativo che anche l’insegnamento tantrico ponga il simbolo in relazione ai meccanismi sia dell’universo sia del corpo umano: in quest’ottica, i due serpenti rappresentano la forza primordiale (Kundalini) che si leva dal fondo della schiena per innalzarsi su per la spina dorsale attraverso i vari chakra, fino alla fontanella del cranio, sede dell’energia pura da cui scaturisce lo spirito evolutivo dell’uomo.
kundalini
Secondo la cultura orientale il caduceo illustra chiaramente il concetto base del Corpo sottile. Le vorticose energie ascendenti dei serpenti producono un vortice di potenza che viene usato nel Tantra per la trasformazione personale. I due serpenti sono associati con le immense energie solari e lunari e rappresentano la parte destra e sinistra del corpo. Si intersecano tra di loro e attraversano in continuazione il Grande Fiume centrale. Secondo una variante del mito il Caduceo rappresentato con due serpenti avvolti a spirale, è la rappresentazione fisica del bene e del male presenti nell’intero mondo, tenute in equilibrio dalla bacchetta del dio Ermes (oppure Asclepio), che ne controlla l’equilibrio.
Il Doppio Serpente, fra le immagini archetipiche, è tra le più antiche e diffuse. La ritroviamo nell’incisione sopra la coppa libatoria del re Mesopotamico Gudea ( 2000 a.c.), nell’immagine del caduceo alchemico, in quella del caduceo ermetico, compare dipinta su un altare azteco, mirabile esempio di arte precolombiana ( xv sec). Addirittura in una miniatura ( x sec.) raffigurante Adamo ed Eva, nell’immagine di un serpente a due colori che si attorciglia intorno al tronco di un albero. Come rappresentazione della Kundalini che si innalza avvolgendosi lungo i sette chakras.
Per quanto riguarda la presenza dei serpenti va ricodato che gli antichi, come narra Plinio, davano al serpente intelligenza e sentimenti particolari, tanto che certi serpenti di Soria non offendevano quelli del paese mentre erano terribili contro i forestieri. Quest’animale era tenuto dagli antichi in grande considerazione per la sua vita misteriosa e sotterranea, per la sua capacità di secernere veleni mortali e per la sua grande velocità pur senza organi motori, nonché per la sua capacità di ipnotizzare le sue prede. Il serpente è simbolo di potenza: lo troviamo sulla testa dei re d’Egitto, come ornamento e simbolo insieme. Inoltre, il Caduceo è un simbolo che veniva rappresentato sui monumenti egiziani costruiti prima di Osiride: astronomicamente la testa e la coda dei due serpenti rappresentavano i punti dell’eclittica in cui il Sole e la Luna si incontrano, quasi in un abbraccio.
Nella Bibbia il serpente possedeva una doppia valenza, aspetto ambiguo tra i valori simbolici di vita e morte, fecondità e tentazione. Mosè aveva un bastone con serafino in bronzo attorcigliato dotato di poteri tali da consentire di ridare vita ai moribondi. Nel libro dei Numeri è riportato che il popolo di Israele, per l’insofferenza a cibarsi di manna nel deserto, fu punito da Dio con il morso di serpenti velenosi. Dietro mediazione di Mosè, poi Dio stesso suggerì un rimedio:”Fatti un serpente, e mettilo sopra un’asta: e accadrà che, chiunque sia morso, se lo guarda vivrà. E Mosè fece un serpente di rame, e lo mise su un’asta, e accadde che, se un serpente aveva morso qualcuno, quando questi osservava il serpente di rame restava in vita” (Num. 21:8-9). Si sviluppa così la prerogativa duplice del caduceo: il bastone inteso come mediatore e il bastone che salva dal male e dal pericolo ridonando la vita a chi era in procinto di perderla
E’ leggittimo pensare alla reminiscenza di un contatto con esseri anguiformi: tale interpretazione è stata propugnata da vari studiosi. Credo, però, che, se concentrassimo l’attenzione non tanto sul serpente, i cui significati sono numerosi ed anche antitetici, ma sul materiale con cui fu costruito, il bronzo (o rame), e su come questi materiali sono stati impiegati, si potrebbero scoprire interessanti correlazioni, ad esempio con l’oro che secondo la Torah, rivestiva sia all’interno sia all’esterno, il legno di cedro con cui era stata costruita l’Arca dell’Alleanza. Il collegamento con l’Arca è individuabile pure in una tradizione, secondo la quale in origine la cassa conteneva un serpente, poi l’effigie di un dio serpente. Questo animale ricorda, per i suoi movimenti sinuosi e repentini, la folgore. Quindi è lecito pensare che si tratti di manufatti che hanno lo scopo di operare con la corrente…
Nelle antiche scritture e nelle rappresentazioni figurative di molte cultura, appare sovente il caduceo che, per il genere umano rappresenta l’antenna di comunicazione con “DIO” che è l’universo ordinato.
Si racconta che Dio disse a Mosè di avvolgere sul suo bastone dei fili di rame intrecciato, ma Mosè essendo un uomo poco pratico ed ammalato affidò il compito al fratello, il grande sacerdote Aronne. Il bastone di Aronne, che era vetusto di anni e consunto dall’uso, dopo tale operazione, germogliò improvvisamente e fece dei prodigi al cospetto del faraone. Questi con lo stesso artifizio riusci a replicare, coi sui maghi, lo stesso prodigio di far intrecciare due serpenti in un bastone alato.
Secondo la leggenda bibblica Mosè aprì le acque del mar morto con quel bastone caduceo, che quando veniva battuto o sulla roccia faceva sgorgare acqua pura dalla roccia viva. Un bastone prodigioso che Dio o chi per lui ha voluto fosse interloquitorio coll’ordine dell’universo e che è il più antico, primordiale simbolo della rozza comunicazione tra l’universo e gli animali viventi. Il simbolo rappresenta in se stesso una simmetria bilaterale pari e contraria che andrebbe interpretata come riordino del caos universale, l’autentica comunicazione di Dio con le intelligenze da lui dispensate alle forme viventi. Il povero Shmitt a distanza di migliaia di secoli riprodusse la “caduceus coil”, una riproduzione efficiente di riordino di ciò che abbiamo perso coi nostri pensieri in ogni frazione di millesimi di secondo in pensieri ordinati spesso recepiti sotto forma telepatica da altri individui che fanno parte di quella stessa intelligenza. Pensieri che involontariamente o volontariamente trasmettiamo e comunichiamo e che viene volgarmente interpretata come forma di magia.
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Nella leggenda biblica si trova un’altro passo di un bastone parzialmente scortecciato (a formare un caduceo?) che Dio chiese a Giacobbe di costruire e gettare nella fonte dove si sarebbero abbeverate le pecore pregne, facendo in modo che le stesse pecore vedessero quel bastone. Quelle pecore pregne che avevano visto quel bastone immerso nell’acqua partorirono agnelli chiazzati che spettavano a Giacobbe mentre gli agnelli bianchi al suocero Labano. Con questo stratagemma pare che nascessero tutti agnelli chiazzati. Ora trattiamo questi eventi tratti da testi antichisimi quindi prendiamo il racconto nel suo complesso per il suo valore semantico non certo per la sua scientificità.
Su una statuina in oro, raffigurante il Faraone Ramsete II, così come in alcune incisioni della cultura fenicia, cartaginese, greca e romana, si può osservare una strana sfera sormontata da due “antenne”, che per l’archeologia tradizionale svolgerebbe una “funzione esclusivamente rituale”. Va ricordato, tuttavia, che sia presso i Sumèri (epopea di Gilgamesh) che presso i Romani (il dio Mercurio) la “sfera con le antenne” veniva stilizzata nel caducéo, il magico bastone con due serpenti avvinghiati, che consentiva ai possessori di accedere ad altri “mondi” e ad altre “dimensioni”. Per questi motivi, Mario Pincherle ha ipotizzato che il caducéo fosse in realtà una “bussola pelasgica” , così come appare in alcune raffigurazioni provenienti dall’antico recinto cartaginese di Tanit e oggi ricostruita con materiali moderni, perfettamente funzionante (link).
L’interpretazione del caduceo come strumento di navigazione, (una vera e propria bussola ante litteram), deriva dall’interpretazione di alcuni reperti, come per esempio una stele Cartaginese, dove troviamo il Caduceo montato come strumento di navigazione a prua di una nave punica. Dalla struttura della nave raffigurata sembra poter dedurre che essa è databile tra il V e il IV secolo a.C, avendo la prua ricurva in avanti e il ponte molto alto, come nelle navi di quel periodo. Il rostro posto davanti ai paramezzali farebbe poi pensare ad una vera e propria trireme da guerra. Ma quel che più ci interessa è la ‘sfera’ sormontata da una sorta di ‘corna’ e munita di due ‘nastri ‘ fluttuanti al vento.
Secondo l’interessante ipotesi avanzata da Pincherle, la ‘sfera’ rappresentava un sensibilissimo ‘giunto girevole’ che permetteva la rotazione dell’elemento magnetico della bussola, una vera e propria ‘calamita’, le cui ‘espansioni polari’ erano raffigurate appunto come ‘corna’.La sfera munita dell’elemento sensibile al campo magnetico terrestre poteva, sotto l’effetto del vento, trascinare in deriva di qualche grado la bussola ma veniva riportata nella corretta posizione proprio grazie ai due nastri avvolti a spirale sul calamo, l’asse meccanico della bussola, che agivano come molla di ritorno..
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Una interpretazione fuori dal coro ma che vale la pena di considerare rispetto alla simbologia del caduceo la troviamo nel concetto di terza forza che abbiamo trattato in questo articolo. I due serpenti rappresentano le due forze contrapposte che generano la terza forza e il caduceo è il mezzo in grado di intercettarla. Questa energia che sembra nascere spontaneamente dal nulla, che sembra quindi avere una valenza divina, ha affascinato i popoli antichi e ha fatto nascere la mitologia legata ai poteri del caduceo.
Secondo la tradizione ebraica il “verme divino” era considerato un attrezzo di origine celeste; raramente veniva affidato agli umani; ad essi il Signore “dovette trasmettere saggezza e conoscenza perché fossero in grado di eseguire i lavori”. Di esso il trattato Abot, che fa parte del Talmud babilonese, ci dice che fu creato da Dio nei sei giorni della creazione del mondo e che venne portato dal cielo agli uomini dal “guardiano del cielo Ashmedai” (un Vegliante poi demonizzato con il nome di Asmodeo), e che Mosè lo utilizzò nel deserto per costruire l’Efod, il pettorale di Aronne (munito dei misteriosi Urim e Tummim di cui si parla nel secondo capitolo).
Lo Shamir era custodito nel Tempio di Gerusalemme (e prima, prevedibilmente, nell’arca dell’alleanza); secondo lo Zoar, spaccava e tagliava ogni cosa, tant’è che “per la costruzione del Tempio di Gerusalemme, grazie al suo utilizzo, durante i lavori, non si udì rumore di martelli, scalpelli, picconi o di altri utensili (1 Re 6,7 e Talmud babilonese). Come un moderno strumento laser, effettivamente, non produceva rumore; adoperato per tagliare e forare, se ne conoscevano di diverse grandezze. Re Salomone ne cita uno piccolo “come un chicco di grano”. Questa tecnologia rivoluzionaria andò peraltro perduta. Nel trattato Mishnajot si dice che “quando il Tempio di Gerusalemme fu distrutto, lo Shamir sparì…”. – Nelle mitologie della Mesopotamia, dell’Egitto e della Grecia, l’albero, con il serpente accanto o attorcigliato ad esso, era l’Albero della Vita della Grande Madre Dea, e il serpente era la sua forma manifesta nel tempo, che ininterrottamente muore e si rinnova, simile alla luna che esce dalla sua ombra come il serpente sguscia dalla sua pelle. Su entrambi i lati di questo Albero della Vita, Axis Mundi, siedono o si ergono, in numerose opere d’arte, le incarnazioni femminili e maschili di questo mistero centrale: la dea stessa in riconoscibile forma umana, e il suo consorte, che, come il serpente e la luna, muore suo amante e rinasce suo figlio, in un rituale raffigurante il processo continuo alla base dei cicli visibili di vita e morte. sumerian2 Nella Figura 1, la femmina seduta è la Dea Madre sumera dell’Età del Bronzo e il serpente in spire verticali dietro di lei è l’immagine del suo potere rigenerativo. Dall’altro lato dell’albero, in identica postura, siede il figlio-amante, detto “Figlio dell’Abisso: Signore dell’Albero della Vita”, il cui ruolo di fecondatore della fonte di vita è rappresentato dalle corna taurine sulla sua testa. Poiché il serpente e il toro posti ai due lati del sigillo sono entrambi immagini delle manifestazioni di vita e morte incarnate dalla dea, si crea un’autentica immagine speculare, di unificazione degli opposti in un’unica visione. Inoltre, sia la madre che il figlio-amante tendono la mano verso il frutto che pende dall’Albero della Vita, offrendo contemporaneamente i doni, lei dell’immortalità e lui dell’illuminazione. E’ la storia perenne del matrimonio sacro di zoe e bios, rappresentato in molteplici forme – Inanna e Dumuzi, Ishtar e Tammuz, Iside e Osiride, Afrodite e Adone, Cibele e Attis –, tutte immagini di riconciliazione e di affermazione. Scrivo non per i miei, ma per le estreme generazioni future, per gli uomini che verranno”. Cosi’ esordisce, in uno dei libri che prendono il suo nome, il patriarca biblico Enoch. Profeta ebraico, settimo nella discendenza di Adamo e ricordato in numerosi passi della Bibbia, Enoch appare per la prima volta nel libro della Genesi (5,18), ove si dice: “Visse in tutto 365 anni e cammino’ con Dio, poi non fu piu’ veduto perche’ Iddio lo prese”.
Di Enoch non si sa molto. Non conosciamo il periodo esatto in cui visse, ne’ il luogo; con buona probabilità i diversi testi apocrifi a lui attribuiti sono stati scritti da altri, raccogliendo antichissime tradizioni orali. Sappiamo pero’ che in queste opere si parla di un uomo saggio, per cio’ scelto da Dio, al quale viene concesso di salire al cielo e scoprire la storia segreta del mondo. E di tornare sulla Terra con dei misteriosi “libri della saggezza divina” in cui si racconta, in una chiave che oggi definiremmo ufologica, dei primi contatti degli ‘angeli’ con gli esseri umani. La grande attualità di questi scritti, che il lungimirante profeta rivolge proprio alle generazioni future, e’ nell’immediatezza delle descrizioni di Enoch, moderno giornalista, vero e proprio cronista di un’epoca, definito ‘scriba’ nei testi apocrifi, scelto come portavoce dagli angeli perché ‘scrittore e uomo giusto di verita”.
I TESTI ENOCHIANI Tre sono i libri principali attribuiti ad Enoch, in realtà una collezione di scritti a più mani risalenti ad un periodo compreso fra il 170 a.C. ed il IIº sec. d.C., e contenenti anche altri testi apocrifi come il ‘Libro dei Giubilei’ (quest’ultimo narra dettagliatamente la caduta degli angeli ribelli).
Il ‘Libro di Enoch’ etiopico (IIº-Iº sec. a.C.) e’ il più completo e il piu’ conosciuto, tradotto da piu’ antiche versioni ebraiche ora perdute; lo slavo (30-70 d.C.) e’ presumibilmente una rielaborazione del primo; l’ebraico (IIº sec. d.C.) e’ invece un testo meno storico e dichiaratamente mistico, forse una manipolazione, ad opera di un certo rabbino Ismael Ben Elisha, di un antichissimo originale ebraico mai rinvenuto.
Quale sia l’importanza di questi scritti, un tempo accettati dalla Chiesa tra i libri canonici ed in seguito esclusi perche’ non in linea con le Sacre Scritture, e’ presto detto. In essi il patriarca e profeta narra in maniera oltremodo dettagliata i primi incontri, antidiluviani, tra gli angeli del Signore e gli uomini di questo pianeta; la caduta dei primi, corrottisi perche’ innamorati delle donne della Terra; la composizione delle schiere angeliche; l’ordinamento del cosmo e del creato. In pratica in Enoch troviamo spiegati in maniera finalmente comprensibile tutti quegli episodi biblici che nei testi sacri canonici sono a malapena accennati.
IL VIAGGIO DI ENOCH “Io Enoch stavo benedicendo il Signore”, racconta il patriarca nel primo Libro della versione etiope, ” quando gli angeli mi chiamarono e mi presero. E mi portarono in un mondo i cui abitanti erano come fuoco fiammeggiante e, quando lo desideravano, apparivano come uomini”. “Una visione mi apparve”, aggiunge Enoch in un’altra parte, “e nubi mi avvolsero e persi conoscenza. E divenni sempre piu’ veloce, come una stella cadente e come i fulmini. E nella visione un vento impetuoso mi sollevò e mi porto’ in cielo. Io vidi l’aria, l’etere ancora piu’ in alto. E mi portarono nel primo cielo, e mi indicarono un mare piu’ grande del mare della Terra. E i venti, nella visione, mi facevano volare e mi portarono su, sino a un muro di cristallo, circondato da lingue di fuoco. Cio’ comincio’ ad incutermi spavento. Io entrai nelle lingue di fuoco e mi avvicinai alla Grande Casa che era costruita di cristallo. E le pareti di quella casa erano come mosaico di una tavola pittorica in pezzetti di cristallo; e il pavimento era di cristallo. Il soffitto era come il corso delle stelle e dei fulmini: e in mezzo a loro, cherubini di fuoco; e il loro cielo era acqua. E vi era fuoco che bruciava intorno alle parti e le porte ardevano per il fuoco…E io vidi un’altra cosa, costruita con lingue di fuoco. Il pavimento era di fuoco e, su di esso, il fulmine. Io guardai e, all’interno, vidi un alto trono.
E io vidi i Figli dei Santi camminare sul fuoco ardente; i loro abiti erano bianchi e i loro volti trasparenti come cristallo”. Questa narrazione, verbalizzata oltre duemila anni or sono da persone totalmente digiune di conoscenze scientifiche, e’ a dir poco sorprendente, se messa a confronto con i racconti dei moderni rapiti dagli UFO. In Enoch troviamo la stessa meraviglia, lo stesso stupore di chi oggi racconta di essere stato sollevato in aria da un fascio di luce e portato all’interno di una strana macchina volante con sedili, combustibili e congegni elettrici (“il fuoco e il fulmine”), al cospetto di esseri scafandrati, “dal volto di cristallo”.
L’INTERVENTO DEGLI ANGELI RIBELLI Fra i primi studiosi che hanno sottolineato questa somiglianza c’e’ lo scrittore francese Robert Charroux, che negli anni Settanta commentava: “Onestamente questi ‘angeli’ hanno pensieri e comportamenti tipicamente umani, assolutamente inconciliabili con una natura divina. Se ad essi attribuiamo la natura dei cosmonauti, di esseri provenienti da un altro pianeta, tutto si chiarisce”.
L’esperienza a bordo della strana macchina volante, che in alcuni passi viene indicata come ‘la Gloria del Signore’, e’ per Enoch sconvolgente. Il patriarca scopre che l’universo e’ abitato e ricco di pianeti, sorvegliati da angeli detti Veglianti o Vigilanti. In una delle tante versioni derivate dal testo etiopico, il testo ‘Libri segreti di Enoch’, il profeta racconta: “Mi fecero vedere i Capitani e i Capi degli Ordini delle Stelle. Mi indicarono duecento angeli che hanno autorita’ sulle stelle e sui servizi del cielo; essi volano con le loro ali e vanno intorno ai pianeti”.
Qualcosa di simile raccontano alcuni moderni rapiti dagli UFO, molti dei quali insistono su certe conoscenze astronomiche fornite dagli alieni. Lo stesso avviene con Enoch, al quale vengono mostrate “le stelle del cielo”. “Vidi come venivano pesate”, racconta, “a seconda della loro luminosita’, della loro lontananza nello spazio e del giorno della loro comparsa”. Utilizzando, quindi, il medesimo sistema in uso alla moderna astronomia. Ma e’ forse un caso che in ebraico Enoch significhi ‘il conoscitore’?
E a bordo della macchina volante Enoch apprende direttamente dal ‘Signore’, colui che sedeva su un grosso trono, della ribellione dei veglianti della Terra. Questo episodio viene brevemente accennato anche nella Genesi (6,2), ma Enoch e’ molto più accurato. La versione etiope cosi’ descrive l’accaduto: “Fra i figli dell’uomo vi erano figlie belle e seducenti. E gli angeli, i figli del cielo, le videro e le desiderarono e dissero tra loro: ‘Andiamo, scegliamoci delle mogli che ci partoriscano dei figli’. E Semyaza, il loro capo, e tutti e duecento scesero, nei giorni di Jared, sulla cima del monte Hermon. E tutti presero delle mogli e cominciarono a unirsi a loro e a sollazzarsi con loro. Ed insegnarono loro vezzi ed incanti e a tagliare radici e a conoscere e distinguere le piante. Ed esse vennero fecondate e partorirono grandi giganti, che si volsero contro gli uomini e divorarono l’umanita'”.
CORRUZIONE DELL’UMANITA’ Rileggendo con occhi moderni l’episodio biblico della Creazione, citato nel precedente articolo, si ha l’impressione di trovarsi dinnanzi ad una razza di colonizzatori, i Veglianti o Vigilanti, che tradiscono l’iniziale obiettivo, presumibilmente la mera osservazione a distanza della Terra, e si mescolano agli uomini, offrendo conoscenze e tecnologie per le quali la razza umana e’ impreparata. Quest’idea e’ ribadita nel pezzo che segue, allorché un Vigilante insegna agli uomini una forma primitiva di tecnologia, sino ad allora sconosciuta, e l’arte della guerra. ” E Azazel”, riferisce il testo, “insegno’ agli uomini a far spade e pugnali e scudi e corazze e fece loro conoscere i metalli”.
Questa vera e propria ‘civilizzazione’ dall’esterno si risolve di fatto in cio’ che i sociologi chiamano ‘shock culturale da confronto’. In pratica assistiamo alla contaminazione di una razza umana incapace di assimilare conoscenze per le quali e’ impreparata, che da quel momento perde la propria identità. E comincia a conoscere i mali del mondo, come la guerra.
La stessa unione fra umani e Veglianti genera mostruosita’. I ‘figli degli angeli’ sono delle creature abnormi che mettono in pericolo l’esistenza stessa della Terra. Costoro non necessariamente sono frutto di un rapporto sessuale. In un passo del Libro di Enoch si accenna chiaramente alle manipolazioni genetiche che i Vigilanti, come i moderni alieni Grigi, sperimentano. “E Kas, il figlio del serpente, insegno’ ai figli degli uomini tutte le punture degli spiriti e le trafitture dell’embrione nell’utero”.
E’ interessante notare, inoltre, la qualifica di ‘figlio del serpente’. Essa, al di la’ della tradizionale rilettura in chiave satanica, ci riporta all’interpretazione ufologica della Bibbia realizzata nel 1960 dallo studioso inglese Lord Clancarty che, nel libro ‘The sky people’, giunge alla conclusione che gli antichi patriarchi ebraici ebbero contatti con un popolo dello spazio che aveva come simbolo un serpente, il cui culto ricorre nelle mitologie antiche di tutto il mondo. Quasi a supporto di questa ardita tesi valga la straordinaria somiglianza del nome del capo degli angeli ribelli, Semyaza, con Semjase, l’astronauta extraterrestre con cui si dicono in comunicazione diversi medium americani ed un contattista svizzero. Semjase proverrebbe dalle Plejadi; curiosamente lo stesso gruppo stellare al cui centro, secondo alcuni credo di derivazione ebraica come il culto mormone, vivrebbe Dio con i suoi angeli.
Se, come molti studiosi di clipeologia, concordiamo sul fatto che i Veglianti fossero in realta’ visitatori spaziali la cui natura venne misinterpretata (e divinizzata) dagli antichi ebrei, notiamo forzatamente un altro punto. Gli angeli caduti di Enoch hanno ben poco in comune con i diavoli con corna e coda dell’iconografia cristiana, come pure con l’episodio biblico della ribellione degli angeli. Essi, e questo tradisce la loro natura umanoide, sono solo degli osservatori affascinati dalle bellezze della Terra, che non hanno saputo resistere alle debolezze della carne e che si sono contaminati, contaminando a loro volta. Cio’ e’ successo, spiega Enoch, in quanto, a differenza dei Cherubini e dei Serafini, “essi non possedevano tutte le conoscenze dell’Universo”. La natura umanoide dei Veglianti si ricava anche dall’esame di altri brani,
allorche’ Enoch, rapito in cielo, inizia a descrivere altre creature. Alcune spirituali, quali gli arcangeli, i giusti, gli eletti e i ‘non dormienti’, che stanno dinnanzi a Dio; altre infernali, come i ‘Grigori’, i diavoli che hanno rinnegato Dio; altre non meglio identificate, come “gli uomini dalla testa bianca”, frutto dell’unione con i “figli del Signore”. Fra questi ultimi vi sarebbe anche Noe’ che, nella versione slava del Libro di Enoch, si vede costruita dagli angeli – e non dai propri figli – la celebre arca che lo salvera’ dal diluvio mandato per distruggere i giganti.
LA MISSIONE DEGLI OSANNINI Rileggendo oggi il Libro di Enoch in chiave moderna, e alla luce delle ultime conoscenze sui fenomeni di rapimento UFO, notiamo di avere a che fare con una narrazione mitizzata di eventi ben noti nella casistica ufologica. Il primo dato che salta all’occhio, da un’attenta lettura del testo, e’ che nell’universo mistico di Enoch esistono due categorie ben distinte di ‘angeli’. I primi sono creature tipicamente bibliche, esseri di luce superiori all’uomo per natura e per saggezza, in diretto contatto con l’Altissimo; sono chiamati Cherubini, Serafini e ‘Osannini’ (Osannes, termine affine agli Oannes, gli ‘spaziali’ sumeri portatori di civilta’) e sono soliti fornire messaggi rapendo in cielo le persone o, come precisa la versione slava del Libro, “penetrando in camera da letto”. I secondi, detti Veglianti o Vigilanti, sono una razza decaduta che il Libro di Enoch definisce “un tempo santi, puri spiriti, viventi di vita eterna, contaminatisi con il sangue delle donne”, padri di una stirpe di “giganti, esseri perversi chiamati spiriti maligni”, sterminati dal diluvio. Circa questi ultimi non si puo’ fare a meno di notare come il loro nome, Veglianti o Vigilanti, risulti identico al termine ‘Watchers’ (Guardiani), utilizzato dai moderni rapitori alieni nel presentarsi ai terrestri sequestrati in camera da letto e portati a bordo di un UFO.
Se da una parte il comportamento degli antichi Vigilanti ricorda straordinariamente quello dei Grigi, nella casistica sulle abduction, dall’altra gli Osannes o Osannini corrispondono alla perfezione ai maestri cosmici dei contattisti. Queste entita’ di luce, la cui esistenza e’ stata messa in dubbio dagli ufologi proprio per questa natura cosi’ palesemente angelica, sarebbero incaricate di rimediare alla contaminazione antica ristabilendo un’evoluzione spirituale, persa dai terrestri dopo il contatto con i Vigilanti. E’ quanto sembra voler sottolineare Enoch stesso, dedicando il proprio libro ai posteri, come “discernimento della verita'”.
IL CADUCEO DEGLI DEI Ma l’intervento di questi esseri non si e’ limitato ad ammaestramenti spirituali, lo abbiamo visto. Spesso la loro tecnologia e’ stata in qualche modo copiata dai primitivi abitanti della Terra.
Ricordo che una volta mi fu chiesto: “E’ mai possibile che in migliaia di anni di visite aliene sulla Terra non sia mai stato identificato un manufatto extraterrestre?”. La risposta potrebbe essere si’ e no. No, in quanto non ci risulta essere nelle mani degli ufologi alcun oggetto o materiale di tipo sicuramente non terrestre (i vari frammenti di UFO recuperati dal ’47 ad oggi sono sempre stati fatti ‘sparire’ misteriosamente da ‘qualcuno’); si’, visto che in molte raffigurazioni artistiche protostoriche diversi archeologi non ortodossi hanno identificato la presenza di manufatti impossibili per l’epoca. Iin molti sono a conoscenza delle strane incisioni a forma di razzo in Giappone, degli aerei nelle tombe dei faraoni, delle raffigurazioni di lampadine a Dendera, dell’esistenza di pile irakene vecchie di 2000 anni e di mappe turche mostranti la Terra cartografata dall’alto. Tutti questi ‘indizi’ sottintendono un’antica forma di contatto fra i visitatori spaziali e i nostri progenitori.
LA SFERA CON LE ANTENNE Passando al vaglio le centinaia di rappresentazioni insolite risalenti all’inizio della civilta’, una spicca particolarmente, la ‘sfera ad antenne’, un simbolo continuamente presente nelle culture mediorientali.
Gia’ Erich Von Daeniken, nel suo illustratissimo ‘Enigmi dal passato’ (Sugarco, 1973), aveva notato la stranezza di questa rappresentazione in una statuina in oro alta 7,2 cm e raffigurante il faraone Ramsete II. “Che cos’e’ la strana sfera che il faraone regge sulla testa?”, si domandava lo scrittore svizzero. “E’ certo che la sfera sopra una testa eminente simboleggia sempre il sole, ma e’ incerto il significato delle protuberanze a forma di antenna che si dipartono da questa. Esse simboleggiano forse un antico contatto dei sovrani con il cosmo?”.
In realta’ il significato simbolico di queste rappresentazioni e’ evidente. Si pensi agli strani copricapo egizi indossati da Osiride e Iside, simboleggianti il sole e la luna, ovvero il principio maschile e quello femminile, dalla cui unione e’ nato l’universo. Entrambe le divinita’ portano, sopra la testa, la sfera con le due antenne. Curiosamente questo ‘simbolo’, la cui funzione per l’archeologia ufficiale e’ esclusivamente rituale, ricorre in molte culture antiche, presso i fenici, i greci, i romani; e questo induce ad ipotizzare una funzione differente rispetto ad un banale simbolo.
Presso i romani la sfera con le antenne veniva stilizzata nel caduceo di Mercurio, un magico bastone con due serpenti avviticchiati che serviva al dio per entrare nel regno dei morti, nell’altra dimensione. Sempre in relazione all’idea di un viaggio, lo stesso simbolo compare in alcune incisioni cartaginesi.
Di quest’idea e’ l’archeologo bolognese Mario Pincherle che, nel 1979, ha sostenuto che il caduceo di Mercurio era in realta’ un’avveniristica bussola pelasgica (ovvero atlantidea), la cui funzione venne in seguito dimenticata dalle civilta’ che si sostituirono agli abitatori dell’antica isola atlantica. Nel volume ‘E li chiamarono divini’ (Filelfo Editrice), Pincherle riproduce alcune raffigurazioni provenienti dall’antico recinto cartaginese di Tanit, ove si vede il caduceo, come una sfera con due serpenti montata su un bastone, sulla tolda di una nave. “Si trattava di una bussola perfezionata”, commenta Pincherle. “Correggeva automaticamente la ‘deriva’ dovuta ai venti grazie a due nastri che, mossi dalla brezza, sembravano due serpentelli. La sfera era in realta’ un giunto girevole sensibilissimo, che permetteva la rotazione della bussola causata dal flusso magnetico. La bussola dei pelasgi, nel correre dei millenni, si e’ trasformata nell’appariscente ed inutile caduceo di Mercurio. Il suo ricordo venne deformato. Greci e romani non ne intuirono la reale utilita'”.
Questa tesi e’ stata recentemente ripresa e autenticata dalla rivista scientifica ‘Teknos’, nel numero di dicembre 1996; si tratta di un evento clamoroso, dato che per la prima volta una pubblicazione legata a Piero Angela e al gruppo ultrascettico CICAP attinge a materiale ‘esoterico’ (ovviamente nell’articolo ci si ‘dimentica’ di dire che Pincherle sostiene l’esistenza di Atlantide, del paranormale e dei poteri della Grande Piramide).
LA BUSSOLA DEGLI DEI Chi non la pensa come Pincherle sono i fantarcheologi, come il tedesco Ulrich Dopatka, che ritengono la sfera divina una sorta di bussola extraterrestre utilizzata dagli dei. In questo senso l’accostamento simbolico con il viaggio sottintende non già il passaggio da una dimensione all’altra, ma da un pianeta all’altro. Dopatka fa notare come Mercurio venisse identificato dai romani con la stella Sirio, per inciso uno dei luoghi di provenienza degli alieni, secondo diversi ufologi e contattisti. A Mercurio-Sirio era dedicata l’antica cerimonia egizia della mummificazione del faraone. “Essa durava 70 giorni ed era in rapporto con la scomparsa di Sirio sotto l’orizzonte”, ha scritto Dopatka nel suo ‘Lexikon der Prae-Astronautik’ (Verlag 1979). “Quanto ai greci, Luciano di Samostata raccontava di una sanguinosa battaglia combattuta anticamente da 5000 guerrieri dal muso di cane provenienti da Sirio a cavalcioni di ghiande volanti, gli UFO storici…”
Se vogliamo seguire la tesi dei fantarcheologi, secondo cui il caduceo rappresentava il ricordo distorto di un tramite per altri mondi, non possiamo non sottolineare il fatto che la sfera pelasgica ricordi molto la sezione di uno dei motori antimateria studiati dal fisico Bob Lazar nella famigerata Area 51. In questa base militare del Nevada i servizi segreti americani custodirebbero un motore alieno ricavato da un disco volante precipitato e capace di alterare la materia e di creare un varco fra due dimensioni, come il mitico caduceo. Quest’ultimo oggetto e’ il frutto di un ricordo mitizzato e deformato dell’esame di una tecnologia aliena, osservata e non compresa dai nostri progenitori, primi testimoni di un contatto extraterrestre? E’ un’ipotesi da considerare attentamente.
Forse non solo gli alieni sono tra noi, ma, interferendo cosi’ pesantemente nella nostra cultura, lo sono da tanto, tanto tempo… |
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